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ATTIVITA'
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COMUNICAZIONE

Pur non avendo mai ritenuto che il tavolo di lavoro promosso  dall'On. Schmidt potesse portare all'abolizione della sperimentazione  animale, abbiamo accettato di parteciparvi in quanto speravamo  che esso potesse essere almeno un primo passo nella giusta direzione.

Nel corso dei lavori, avendo costatato che le bozze che ci  venivano presentate erano nettamente peggiorative rispetto  al DLgs 116/92, abbiamo espresso - in modo del tutto trasparente  - i nostri dubbi, prima a tutti gli altri animalisti (associazioni  e singoli) nel corso di una riunione (da noi promossa il 9/1/04)  e successivamente all'On. Schmidt, evidenziando (in una riunione  tenutasi il 6/2/04) le nostre perplessità e quelli che  erano i nostri principi fondamentali per un miglioramento del  DLgs116/92.

 Abbiamo, in quell'occasione, comunicato all'On. Schmidt che avremmo  proseguito nelle "trattative" fino alla presentazione  della bozza successiva, per vedere se ci sarebbe stato un segnale  positivo rilevante per il benessere degli animali, in mancanza  del quale non avremmo potuto proseguire i lavori.

 Giunti praticamente alla fine (al contrario delle false notizie  divulgate in rete, non siamo a "metà strada":  questa è la terza e ultima bozza prima dell'approvazione  finale, ed i suoi capisaldi - dopo sette mesi di lavoro sugli  otto previsti - sono ormai fermi), riteniamo che quest'ultima  bozza, non solo non è migliorativa del DLgs 116/92, ma è nettamente peggiorativa e che la situazione attuale  sia priva di possibilità di miglioramento.

 Le ragioni del nostro abbandono del tavolo di lavoro sono chiaramente  espresse nella lettera rivolta all'On. Schmidt, letta a tutti in data 2/4/04, e QUI allegata.

 Il nostro dissociarci, inoltre, non è assolutamente rilevante  ai fini del prosieguo del tavolo di lavoro e riteniamo, anzi,  possa divenire uno stimolo ad intensificare, per coloro che ne  abbiano l'intenzione, la difesa degli animali nell'elaborazione  degli ultimi testi. Da parte nostra non vi è mai stata,  né vi sarà, una critica nei confronti di coloro  che decidono autonomamente di proseguire i lavori, né  azioni di boicottaggio per affossarli.

Ciò nonostante, riteniamo che proseguire i lavori sarebbe  stato, ed è, un pericoloso avallo di una legge che:

 - E' controproducente per il benessere degli animali, a causa  dei gravi e numerosi punti peggiorativi (per ragioni di riservatezza,  volute dall'On.Schmidt, non ci è attualmente possibile  divulgare il testo della bozza di revisione). Basti dire che,  seppure sia stato introdotto il regime di autorizzazione per  ogni esperimento da condurre, vale per tutti il principio del  silenzio-assenso: anche sugli esperimenti che nel DLgs 116/92  erano in deroga come gli esperimenti su cani, gatti e scimmie,  gli esperimenti con forte dolore, gli esperimenti senza anestesia.  Una altro esempio di peggioramento riguarda la libertà  di movimento e la soddisfazione dei bisogni fisiologici e comportamentali  degli animali, che sono subordinate agli scopi del progetto:  un grave limite, non presente nel DLgs116/92.

- si potrà vantare di aver messo d'accordo Animalisiti  e Vivisezionisti (questa "strategia" si evince anche  dalle dichiarazioni di Gemma Perretta, partecipante al tavolo,  apparse sul Corriere Salute del 14/3/04)

- Rilancia la sperimentazione animale, fossilizzandone i principi  e l'intero apparato con una nuova e peggiore legge, mentre ci  saremmo aspettati, ancor più dopo la recente uscita, su  due importanti riviste scientifiche, di due articoli che contestano  la validità della sperimentazione animale (New Scientist  vol 181 issue 2436 - 28 February 2004- British Medical Journal  28 febbraio 2004, n. 328), una precisa richiesta di valutare  la scientificità di ciascun esperimento sugli animali.

Non riteniamo accettabile il principio che sia giusto "salvare anche un solo animale", se ciò comporta il futuro  sacrificio di milioni di altri.

Adottare un simile atteggiamento significherebbe, infatti,  tornare indietro di trent'anni rispetto alle lotte del movimento antivivisezionista - come se Hans Ruesch e Pietro Croce non fossero mai esistiti!

 È indecente che un compromesso strategicamente insensato  e disastroso per le sorti degli animali venga presentato come  segno di "maturità politica" e che la nostra  ragionevole opposizione sia presentata come "infantile e  immatura".

Non accettiamo, inoltre, la posizione di chi accetta che venga considerata un tabù qualsiasi discussione sulla validità  scientifica della vivisezione, di chi permette che i limiti ad  una revisione della legge siano fissati dai vivisezionisti, di  chi considera questi limiti insuperabili, e di chi si accontenta  di aggiustamenti, di carattere essenzialmente verbale o burocratico,  circa la gestione degli animali da laboratorio.

Un'ultima considerazione: i vivisettori attualmente sono felicissimi  di come sta andando la revisione e per questo nessuno di loro  si é sognato di abbandonare il tavolo!

 Non sembra curioso che, nell'approvare l'attuale bozza ci si  venga a trovare dalla stessa parte dei vivisettori? Non è  assurdo, per un'antivivisezionista, farsi rappresentare da chi  sostiene una posizione indistinguibile da quella dei vivisettori?

Le nostre intenzioni non sono mai state quelle di prenderci  i meriti, ma solo di raggiungere degli obiettivi utili per gli  animali, che non saranno MAI da noi abbandonati: cercheremo,  infatti, altre e più efficaci strade per raggiungere i  nostri obiettivi.

Comitato Scientifico EQUIVITA

ANIMALISTI ITALIANI

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