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Notiziario n° 15 (2005)
Roma, dicembre 2005
Cari amici,
questo Notiziario vuole innanzitutto annunciarvi una importante notizia e dividere con voi una grandissima gioia.
Il lungo e paziente, spesso oscuro, lavoro che gli scienziati e le associazioni (la nostra e le altre sparse in tutto il mondo) hanno portato avanti per molti decenni - in particolare dopo le rivelazioni sulla vivisezione di Hans Ruesch nel suo straordinario saggio “Imperatrice Nuda” del 1976 e dopo la preziosa testimonianza di Pietro Croce in“Vivisezione o scienza” del 1974 - ha raggiunto oggi, finalmente, un importante successo. Un successo che una così lunga attesa ci fa sembrare improvviso, ma che svariati articoli (come quelli dell’anno scorso del British Medical Journal e del New Scientist), avevano recentemente preannunciato.
“Avviene spesso che la credenza universale di un’epoca, dalla quale nessuno era libero senza uno sforzo straordinario di genialità o coraggio, diventi in un’epoca successiva un’assurdità talmente evidente che l’unica difficoltà è di capire come tale idea fosse mai potuta apparire credibile”.
Sì: come ha potuto apparire credibile, per la ricerca medica, la sperimentazione su altri organismi, su altre specie, cioè la “sperimentazione animale”? Oggi la sua credibilità è crollata: la rivista ”Nature”, organo della scienza più accreditato nel mondo, che mai aveva accettato una critica al modello animale, pubblica il 10/11/05 un lungo articolo che, svelando infine le verità nascoste, sposa quasi interamente le nostre posizioni sui metodi di sperimentazione. L’articolo è firmato da Alison Abbott e porta il seguente titolo:
“Oltre l’intervento di cosmesi. Le pressioni commerciali e politiche spingono l'Europa a mettere fine all'uso della sperimentazione animale in tossicologia. Un cambiamento che porterà ad una scienza migliore”:
Vi riportiamo alcune parti del testo, precisando che sono nostre le sottolineature.
“I test di tossicità sui quali fanno affidamento i legislatori per raccogliere informazioni (sulle sostanze da autorizzare nell’UE, ndt) sono bloccati su metodi da tempo superati che si basano in grande maggioranza sulla sperimentazione animale, dispendiosamente inutile e spesso ben poco predittiva.” (…)
L’Europa è impegnata per cambiare tutto ciò, e l’uomo incaricato di far entrare la tossicologia nel XXI° secolo è un tedesco che parla con molta chiarezza: Thomas Hartung (direttore del ECVAM, European Centre for the Validation of Alternative Methods). Hartung, pur se consapevole della grande sfida che ha davanti a sé, considera che oggi abbiamo (con l’ elaborazione del progetto europeo REACH, per la valutazione e regolamentazione delle sostanze chimiche nell’UE, nonché con la prossima applicazione della direttiva che vieta la sperimentazione animale per la produzione di cosmetici, ndt) “una opportunità per far diventare la tossicologia finalmente una scienza rispettabile” (…)
Thomas Hartung aggiunge: “I test di tossicità che abbiamo utilizzato per decenni sono semplicemente ‘cattiva scienza’. Oggi abbiamo la possibilità di ripartire da zero e di sviluppare dei test basati su prove evidenti, che forniscono un reale valore predittivo”. (…)
Sulla predittività dei test Alison Abbott scrive: “ (…) malgrado sia riconosciuta la cattiva qualità della maggior parte dei test su animali, che non sono mai stati sottoposti ai rigori della validazione oggi imposta ai metodi alternativi in vitro. La maggior parte dei test su animali sovrastimano o sottostimano la tossicità, o semplicemente non sono in grado di fornire dati precisi sulla tossicità riferita all’uomo.” (…)
Horst Spielman (tossicologo del Federal Institute for Risk Assessment, Berlino) dichiara: “I test di tossicologia embrionale fatti su animali non sono affidabili per la previsione nell’uomo: quando scopriamo che il cortisone è tossico per gli embrioni di tutte le specie testate, eccetto quella umana, cosa dobbiamo fare?”
L’articolo di Nature è stato inoltre ripreso da un articolo di Franca Porciani su ben tre pagine del Corriere Salute (4/12/05), intitolato “Stop agli animali-cavia”.
E’ stato dunque molto gratificato il nostro intenso lavoro degli ultimi anni, teso a spiegare ai legislatori ed alle Istituzioni dell’Unione Europea che il progetto REACH:
1) Comporterà il più grande sperpero di energie e di risorse mai organizzato dall’Unione Europea se la valutazione di tossicità delle tante sostanze chimiche fino ad oggi non testate (che sono causa prima di un crescente danno alla salute ed all’ambiente) verrà fatta sul modello animale.
2) Permetterà alle industrie, se i test saranno fatti sul modello animale, di mantenere lo “status quo”,: i produttori potranno ancora, come spesso hanno fatto, ottenere la risposta desiderata (con la scelta di una specie animale appropriata) ed evitare la responsabilità civile (per i numerosi disastri chimici e farmacologici, vedi i casi Lipobay, Vioxx, ecc…) conservando ancora oggi l’”incertezza della prova”.
3) Costituisce un obbligo primario, non più procrastinabile, per la tutela della salute umana e dell’ambiente
4) Costituisce una opportunità unica per ridare dignità alla tossicologia (che, a dire di un gran di scienziati, è immersa in un oscurantismo medievale). Come oggi dice anche “Nature” ….
La divulgazione di questi principi è stata, dopo i due seminari già realizzati nel 2003 e nel 2004 a Parigi e a Londra, il fine principale della nostra attività dall’inizio del 2005. Ecco le principali iniziative ed i maggiori interventi di Equivita su “REACH e sperimentazione animale”:
* 25-27/02/05: Conferenza programmatica dei Verdi a Napoli, con i Verdi Europei (F. Pratesi)
* 28/2/05: Conferenza organizzata insieme ai Verdi Europei e Verdi del Piemonte al Parlamento Europeo di Bruxelles (G. Tamino, E. Moriconi, C.Reiss, F. Pratesi, con i Parlamentari Europei Monica Frassoni, Caroline Lucas, Dagmar Roth-Behrend e Chris Davies)
*16/5/05: Conferenza sul tema “ Zanzare e disinfestazioni” al CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche, di Roma (C. Reiss e F. Pratesi)
* 15/06/05: Incontro con il relatore della legge REACH, On. Guido Sacconi, a Bruxelles (C. Reiss e F. Pratesi). Lo studio sulla tossicogenomica presentato da Reiss a Sacconi e l’emendamento alla bozza di REACH proposto da EQUIVITA tramite i Verdi, hanno fatto in modo che, nella stesura finale votata in Parlamento in prima lettura, fosse indicata la tossicogenomica come metodo da usare nella ricerca tossicologica.
* 4/10/05: Conferenza di EQUIVITA a Roma, nella sala del Cenacolo in Parlamento, insieme ai Verdi italiani: con Alfonso Pecoraro Scanio, C. Reiss, F. Pratesi e l’On. Luana Zanella, prima firmataria della proposta di legge n°6034”Disposizioni concernenti il divieto di sperimentazione sugli animali”.
Il Presidente dei Verdi ha inserito la lotta alla vivisezione tra i primi punti del programma dei Verdi per l’Unione. Questo rappresenta una importante novità nello scenario politico, non solo nazionale. La conferenza è stata ripresa da TG1, TG Parlamento, Radio Rai, Repubblica Salute, altre testate e svariate altre radio.
* 19/10/05: Partecipazione (C. Reiss, F. Pratesi) all’audizione della Camera sulla proposta di legge 5442 di modifica alla legge sulla sperimentazione animale (116/92) che aveva visto l’anno scorso il nostro ritiro dal tavolo di lavoro, insieme a Animalisti Italiani, Movimento UNA e successivamente al Movimento Antispecista.
* 11/11/05: Conferenza stampa con i Verdi Europei al Parlamento di Bruxelles, per un ultimo appello affinchè il metodo di sperimentazione che verrà usato nell’applicazione di REACH escluda il modello animale, prima del voto in plenaria del 17 novembre (C. Reiss, F. Pratesi, On. Monica Frassoni, copresidente del Gruppo Verde al Parlamento Europeo)
* 18/11/05: Conferenza alla Facoltà di Veterinaria a Napoli (M. Mamone Capria)
In ognuna di queste occasioni Claude Reiss, direttore di ricerca emerito del CNRS parigino e presidente del Comitato Scientifico francese “Antidote”, ha potuto illustrare un nuovo metodo di ricerca tossicologica che offre risultati eccellenti per la predittività nell’uomo, la velocità dei risultati ed anche la forte riduzione dei costi: la tossicogenomica. Essa si vale delle nuove conoscenze genetiche per leggere le reazioni del genoma della cellula umana quando messo a confronto con le sostanze tossiche. Reiss ha di recente pubblicato sulla rivista internazionale “Biogenic Amines” uno studio di tossicogenomica su 28 sostanze chimiche, che dimostra la validità di questo metodo, che sta prendendo piede ovunque, ma in particolare negli USA. E’ stato infatti adottato dai due principali organi di controllo statunitensi: il Food and Drug Administration (FDA) e la Environment Protection Agency (EPA).
Un nuovo contributo importante, sostanziale, ci è giunto, ancora una volta, da Paolo Savignano, autore di tutte le nostre precedenti campagne pubblicitarie. La nuova campagna contro la vivisezione, elaborata per Equivita ha avuto un grande successo editoriale in quanto subito pubblicata, su pagina gratuita, da: l’Espresso, il Venerdì, Internazionale, Modus, Tribe, e … altre testate che seguiranno.
Per non trascurare il tema Ogm e brevetti sul vivente, abbiamo preso parte anche ad altri incontri:
* 15/1/05: Conferenza a Torino dei Verdi del Piemonte su “Ogm: cosa sta succedendo qui e altrove” (G.Tamino e F.Pratesi)
* 22-23/1/05: Grande Conferenza Europea a Berlino “GMO free regions, biodiversity and rural development in Europe”, organizzata da “Genet” con la “Assemblea delle Regioni Europee” e la “Foundation on Future Farming”.(F. Pratesi sui brevetti)
* 24/3/05: Conferenza dell’Associazione Vegetariana Animalista (F. Pratesi).
Svariati interventi alla Radio.
Abbiamo seguito anche, per quanto possibile, le tematiche legate alla globalizzazione:
* Fine gennaio ’05: 5° Forum Sociale Mondiale a Porto Al egre, in Brasile (F. Pratesi)
*16/11/05: conferenza di Jeremy Rifkin, sul tema“Il sogno europeo”, organizzata con e per l’associazione culturale “Ambiente-Scienza” di Cremona, durante la quale è stato inaugurato l’”Osservatorio Internazionale per la sostenibilità dello sviluppo”.
Equivita ha aggiunto a ciò un costante lavoro di informazione ai legislatori, con interviste, lettere e documenti.
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Come avete potuto vedere, è stato un anno veramente denso di lavoro e di grandi soddisfazioni.
Se tante cose sono state realizzate, lo dobbiamo a tutti quelli che ci hanno generosamente sostenuto fino ad oggi. A loro va il nostro più caloroso ringraziamento.
Ma il 2005 si chiude tuttavia con un problema di bilancio più grave degli altri anni, un problema che rischia di “tarparci le ali” per le molte, importanti attività future.
Siamo dunque costretti a ricordarvi di versare, se potete, un contributo per l’anno entrante: nel 2006 vorremmo continuare ad impegnare ancora una volta tutte le nostre energie nella difesa delle nostre cause. Perchè un momento così favorevole all’abolizione della vivisezione deve essere sfruttato al massimo! Perchè la nostra battaglia “per un mondo migliore” non si deve fermare.
SI PUò CONTRIBUIRE IN TRE MODI:
alla posta: con un versamento sul c/c postale n° 88922000 intestato a FONDO IMPERATRICE NUDA - COMITATO SCIENTIFICO ANTIVIVISEZIONISTA
in banca: con un bonifico sul conto BancoPosta n° 88922000 intestato a FONDO IMPERATRICE NUDA - COMITATO SCIENTIFICO ANTIVIVISEZIONISTA (ABI: 7601, CAB: 3200, CIN: N)
con un assegno non trasferibile inviato per posta a: "Fondo Imperatrice Nuda, Comitato Scientifico Antivivisezionista EQUIVITA" via P.A. Micheli, 62 - 00197 Roma (meglio se accompagnato da telefonata allo 06.3220720 dalle 9.00 alle 13:30)
Prima di chiudere questo 15° Notiziario è molto importante per noi ringraziare l’amica (e dott.).Federica Barbera, per la preziosa collaborazione con Equivita durata tre anni, interrotta purtroppo dalla sua partenza per l’Inghilterra. Per tre anni Federica ha svolto un lavoro di grande impegno, mostrando molte capacità e permettendoci, inoltre, di godere della sua sempre amabile e sempre sorridente presenza. Ci consola un poco sapere che continuerà a sostenere Equivita da Londra.
La dott. Elena de Concini ha preso il posto di Federica Barbera.
Vi lasciamo con l’invio dei nostri auguri più affettuosi per un felicissimo Natale ed Anno Nuovo e con la speranza che il 2006 rechi un po’ di pace in tutto il mondo e tra tutti i viventi.
Fabrizia Pratesi de Ferrariis