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Newsletter sperimentazione animale aprile- maggio 2012

 Aprile 2012
Furetti salvi all’Università di Washington
FONTE: PFRM (Physician for responsabile medicine)

L’Università di Washington informa che ha sostituito l’uso dei furetti con simulatori medici basati sull’uomo nell’insegnamento pediatrico.
Questo cambiamento è il risultato della campagna PCRM e del duro lavoro del gruppo della Lega di Difesa Animale di Seattle.
Per questo obiettivo 59000 sostenitori della PCRM hanno inondato gli amministratori della scuola di e-mail e petizioni. I furetti erano sottoposti a multiple intubazioni endotracheali e usati per più sezioni, la loro fine dopo tante sofferenze era spesso la morte. Fortunatamente la scuola ha aderito al 95% dei programmi americani pediatrici che utilizzano il metodo
antivivisezionista, con risultati superiori sia a livello umano che educativo.
Il prossimo obiettivo della campagna sarà l’Università di Virginia che ancora utilizza i gatti nella prova di intubazione endotracheale.

26 aprile 2012
Il marchio cosmetico della Lush ci apre gli occhi sui test di bellezza
FONTE: All4animals

Non è solo una metafora in questo caso, il famoso marchio di cosmetici che nasce proprio come brand antivivisezionista decide di mettere in vetrina una ragazza vestita solo di una tuta color carne in un suo negozio a Londra.
Jacqueline Traide, la modella, si è sottoposta a dieci ore a sevizie che, in modo molto più “soft” e ovviamente non dannose per la salute della vittima, riproducessero quello che ogni giorno le cavie da laboratorio sono costrette a subire.
Questo è davvero un appello a tutti i consumatori di prodotti sia di igiene per la casa che di cosmetici (dal dentifricio al rossetto) che la Lush produce, spesso totalmente naturali, per coloro che non vogliono rinunciare alla cura di se stessi senza però sacrificare altri esseri viventi. Oltre alla Lush, potete conoscere il nome delle aziende cosmetiche crueltly-free consultando la lista resa pubblica dall’ICEA.
Vogliamo ricordare in una nota che questa idea è stata progettata per la campagna mondiale (che include 47 Paesi tra cui Canada,U.S.A. e Australia) della Lush durante la settimana mondiale per gli animali, e che questa marca ha vinto premi prestigiosi, per la sua attenzione al rispetto dei diritti animali, tra cui il premio RSPCA di buon business e il premio indetto dalla PETA.

aprile 2012
Il Manifesto per un’etica interspecifica ha vinto
FONTE: G.L.E.A. (Gruppo di lavoro per l’etica antispecista)

Il Manifesto per un’etica interspecista, a cui Equivita ha aderito, è arrivato al risultato di 40 adesioni con l’ultima sottoscrizione dell’associazione ARCA 2000 onlus (Diritti dell’animale malato) in data 16 aprile 2012.
Tale documento è stato sviluppato in sostituzione della Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali del 1978, specista e poco coerente ed è stato sottoscritto da personalità del calibro di: Tom Regan, Margherita Hack, Stefano Cagno, Bruno Fedi, Valerio Pocar e Giulio Tarro. La versione del 1 febbraio del 2002 verte su cinque punti:

1) Gli animali umani e non- umani –in quanto esseri senzienti, ossia coscienti e sensibili-hanno uguali diritti alla vita, alla libertà, al rispetto, al benessere ed alla non discriminazione nell’ambito delle esigenze della specie di appartenenza.

2) Nei confronti delle altre specie gli umani,come potenziali”agenti morali”, sono tenuti a rispettare i suddetti diritti rinunciando ad ogni ideologia antropocentrica e specista.

3) Eventuali alimenti o prodotti che debbano derivare da altre specie vanno ottenuti senza causarne la morte, sofferenze alterazioni biologiche, o pregiudizio delle esigenze etologiche. Ove possibile vanno sostituite con sostanze di origine vegetale.

4) Uccidere o far soffrire individui delle altre specie, ovvero sperimentare su individui sani e/o nell’interesse di altre specie o altri individui, causare loro danni fisici o psicologici, detenere specie naturalmente autonome o danneggiare il loro habitat naturale, o eccedere in legittima difesa, è una violazione dei suddetti diritti e va considerata un crimine.

5) La ricerca scientifica va sottoposta a severi controlli per assicurare l’aderenza ai suddetti          

5 aprile 2012
Israele: novanta scimmie potrebbero salvarsi
FONTE: The Jerusalem post

Un “carico” di novanta macachi lunga-coda femmina destinati ai laboratori di ricerca USA rimarranno in Israele per le prossime settimane in quanto l’Autorità della Natura e dei Parchi si è avvalsa della possibilità di riesaminare infatti la licenza di esportazione della Mazor Farm (allevamento di scimmie vicino Petah Tikva).
A seguito delle pressioni del gruppo animalista “Let the Animals Live”.
Nella sua risposta formale il procuratore generale informa che 70 dei 90 macachi sono stati catturati nel loro stato naturale e quindi è necessario bloccare il loro commercio perché illegale, senza contare il fatto che non si ha nessuna informazione sul loro utilizzo futuro nei laboratori statunitensi.
Robert Fishman avvocato della Mazor Farm, invoca il tempo come prezioso alleato della ricerca, per fortuna il giudice Melcer gli ricorda che l’azienda che rappresenta si sta muovendo nell’illegalità.

24 aprile 2012
In Inghilterra (come in Italia) i fondi pubblici per la medicina sono a favore degli esperimenti sugli animali
FONTE: Lifestyle

Anche se si utilizzano fondi pubblici, non è affatto pubblico che la London Medical Research per cercare soluzioni al Parkinson inietta ogni giorno, per cinque giorni, un potente veleno su 22 scimmie cercando di ricreare una così orribile malattia degenerativa in animali sani, che alla fine della terapia per essere alimentati vanno imboccati perché completamente rigidi nelle loro gabbie.
Questo è solo uno dei centri di ricerca a cui arrivano i fondi, ma ce ne sono altri: British Heart Foundation, Cancer Research UK, the Alzaimer’s Society, nomi altisonanti in Inghilterra.
I soldi pubblici inglesi dove vanno? Finanziano esperimenti dentro queste società per centinaia di migliaia di pounds, test che l’82% degli inglesi non vuole e che nemmeno sa di finanziare con le nostre tasse.
Purtroppo sì, avete letto bene, non ci sono resoconti pubblici sui risultati di queste ricerche, non ci sono numeri, dichiarazioni d’intenti, morti, risultati, nulla, tutto viaggia nell’oscurità.
Animal Aid ha richiesto a tale proposito la creazione di un tavolo comune per parlare, commentare, discutere i risultati ma nessuno si è degnato di rispondere all’invito.
L’informazione è necessaria per combattere l’ignoranza, soprattutto quando in gioco ci sono troppe vite, non solo degli animali cavia, ma anche le nostre.

aprile 2012
A Trieste i fondi devono andare alla ricerca, quella vera però
FONTE: www.thepetitionsite.com

A Trieste studenti e laureati nel campo della scienza biomedica raccolgono firme per una petizione contro l'utilizzo dei fondi pubblici per l'ampliamento del reparto sulla sperimentazione animale (per il nuovo stabulario). Propongono invece di investire tale somma (459,458 Euro) per metodi di ricerca alternativi, (per contatti: [email protected])
La petizione popolare ci ricorda che la sperimentazione animale non è un metodo scientifico tollerabile nel 2012 perchè mai validato, è fuorviante per la ricerca umana così come testimoniano ricercatori, medici e veterinari e tanti,troppi danni alla salute umana causati da catastrofi farmaceutiche che hanno da sempre basato i loro risultati su test animali (in Unione Europea solamente nel 2008 si contano 197000 decessi per reazioni avverse al farmaco). Tale errore non è solo fonte di danni così terribili ma anche ostacolo all'avanzamento biomedico. Chiedono inoltre che nel rispetto della loro attività di ricerca e per la tutela della salute umana i fondi previsti per lo stabulario siano invece destinati ai metodi sostitutivi (che sono una realtà scientifica dal 1959) quali modelli informatici, organi bioartificiali, microchip al DNA e microcircuiti con cellule umane che si sono dimostrati veloci, affidabili e decisamente meno costosi. Inoltre lo stabulario piuttosto che rinnovato dovrebbe essere riconvertito in un vero luogo di ricerca.

aprile 2012
La GAIA chiede che i Machachi vengano salvati dal Corpo Forestale
FONTE: GAIA

A Correzzana ( di nuovo la Brianza) il 21 marzo 2012 un tir anonimo ha scaricato le casse di legno che trasporteranno i 104 machachi dalla Harlan ai laboratori italiani ed europei per la vivisezione,dopo il periodo di quarantena. La GAIA insieme ad altre associazioni si sta muovendo e ha già depositato denunce con richieste di sequestro.
Intanto Edgar Meyer, presidente dell’associazione, ha presentato al Corpo Forestale dello Stato di Milano un intervento urgente per l'accertamento della salute degli animali, la regolarità della struttura e dei permessi, la presenza dei visti per l'ingresso in Italia. La lettera, oltre a presentare i motivi scientifici per cui l'umanità intera si dovrebbe indignare di fronte all'utilizzo di animali nella sperimentazione, ricorda che i primati provengono dalla Cina e dall'Isola di Mauritius, Stati ai quali non sono applicate le norme vigenti nell'UE.
Proprio a tale proposito è necessario sottolineare che la multinazionale era già stata controllata dai NAS ministeriali pochi mesi fa e durante l'ispezione sono state riscontrate irregolarità al suo interno. Inoltre l'associazione in caso di sequestro da parte dell'autorità è già in contatto con strutture che potrebbero prendersi cura degli animali.

aprile 2012
Le lobby americane filo-sperimentazione attaccano, “Fermare Green Hill” risponde
FONTE: Fermare Green Hill

Purtroppo sì, esattamente lo stesso giorno della fatidica manifestazione a Montichiari contro il lager Green Hill, ci giunge la notizia che al Senato italiano è arrivata una missiva che mette in guardia il nostro Paese dal non creare precedenti incoraggiando le leghe anti-vivisezione a manifestare il loro dissenso, con la possibilità inoltre che ciò produca un'eco in altri Paesi.
La notizia è arrivata al Coordinamento “Fermare Green Hill” che imputa lo scritto alla Foundation for Biomedical Research (che sostiene il ruolo centrale della sperimentazione animale nella ricerca biomedica), ricordando quali siano oggi i risultati di tale pratica, tra l’altro, scientificamente mai validata.

30 maggio 2012
A Milano la vivisezione è praticata anche dai dentisti
FONTE: Nemesi Animale 
Gli attivisti di “Nemesi Animale”, dopo aver documentato nel dossier “Vivisezione nei laboratori di Milano” gli esperimenti che avvengono nel capoluogo lombardo presso il Dipartimento di Odontoiatria dell’Ospedale Policlinico, invitano tutti gli oppositori della vivisezione giovedì 7 giugno per un presidio a Milano, in via della Commenda 10 (dove sorge il centro di ricerca).
Il documento presentato (che potete trovare su www.issuu.com/nemesianimale/docs/dossier_vivisezione <http://www.issuu.com/nemesianimale/docs/dossier_vivisezione> ) è un lungo elenco di atrocità: asportazioni di denti, mascelle trapanate, inserimenti di impianti dentari o di collagene, infine soppressione e autopsia. Ai conigli gli impianti dentari vengono inseriti nelle ossa delle zampe, fino a 8 per zampa per testare la ricrescita dell’osso.
Una notizia che insospettisce i ragazzi ( ed anche noi) è che il team che si crea per questi test  non cambia quasi mai: dentisti, odontoiatri e chirurghi plastici di note e stimate cliniche.

appuntamenti giugno 2012
*Nemesi Animale:
 presidio contro le torture praticate dai dentisti
 Milano 7 giugno:
 ore 16.00/17.30- Policlinico di Milano,Via della commenda 10, Milano
 ore 18.00/19.30- Foro Buonaparte 59, Milano ( davanti la clinica AestheticsOrthodontics)
 
*Coordinamento Antispecista del Lazio e Occupy Green Hill:
 manifestazione nazionale contro la vivisezione
Roma 16 giugno:
 ore 15.00 Piazza della Repubblica, Roma
 
*Fermare Green Hill:
corteo nazionale contro la vivisezione
Montichiari (BS) 30 giugno
ore 15.30 luogo da definire
e-mail: [email protected] per permettere il coordinamento dell’organizzazione degli spostamenti e della mobilitazione. Qualora verranno organizzati pullman saranno pubblicati i riferimenti sul sito e sulla pagina facebook del coordinamento Fermare Green Hill.

 

 

 



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