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Newsletter 1/08
31/3/08
Vaccino anti-infarto; cardiologi italiani scettici
Fonte: ANSA
I cardiologi italiani si dicono molto scettici circa il fatto che un vaccino anti-infarto come quello la cui sperimentazione e' stata avviata sui topi, possa essere utilizzato e avere effetto in futuro anche sull' uomo. La notizia dei primi risultati, che sembrerebbero positivi, della sperimentazione del vaccino sui topi, hanno infatti aperto il dibattito tra gli esperti riuniti a Chicago per il congresso dell' American College of Cardiology e secondo gli specialisti
italiani la prospettiva di poter trasferire sull' uomo un vaccino come quello sperimentato sui topi e' molto difficile.
''E' un approccio che si sta tentando da anni - ha commentato il direttore della cattedra di cardiologia dell' universita' Tor Vergata di Roma Francesco Romeo - ma che finora non ha ancora dato risultati a livello clinico. Non penso sia possibile trasferire il processo testato dagli animali all' uomo. Il vaccino anti-infarto - ha proseguito lo specialista - si basa su presupposti sperimentali validi, ma il problema e' che nell'uomo le cause alla base del processo di aterosclerosi sono molteplici mentre nell' animale tali meccanismi sono molto piu' semplici da bloccare''. Nell'uomo, spiega Romeo, ''si tratterebbe di intervenire sul sistema immunitario, il che e' davvero molto difficile. Penso quindi che questo sia uno studio utile per identificare i meccanismi che portano a tali patologie, ma vedo molto improbabile una futura applicabilita'
sull' uomo''. Della stessa opinione anche il presidente della societa' italiana di cardiologia Francesco Fedele, il quale esprime molte perplessita': ''sono scettico perche' nei topi stiamo dinanzi a meccanismi molto semplificati mentre nell' uomo bisogna considerare tantissime variabili. Si tratta - conclude - di una prospettiva molto mprobabile''.
19/2/08
La tossicologia prepara la sua “rivoluzione cellulare”
Testando la nocività dei composti chimici su cellule umane in vitro invece che su animali, la tossicologia consentirà contemporaneamente di aumentare la rapidità degli studi e di ridurne i costi
Le Monde – Stéphane Focart
La tossicologia sta per entrare in una nuova era: essa passerà dall’artigianato all’industria.
La nuova tossicologia, denominata “tossicologia cellulare” o “tossicogenomica”, renderà in un futuro prossimo enormemente più rapida l’analisi tossicologica dei composti immessi sul mercato e consentirà di valutare le decine di migliaia di molecole di sintesi diffuse nell’ambiente senza reali studi preliminari.
Il segnale dell’imminente rivoluzione metodologica è stato dato da tre agenzie di ricerca federali statunitensi tra cui l’EPA (Environmental Protection Agency). Il 15 febbraio scorso le tre agenzie hanno annunciato in occasione del congresso annuale dell’Associazione americana per l’avanzamento scientifico (AAAS) tenutosi a Boston (Massachussets), la stipula di un accordo per la creazione di un grande progetto di tossicologia cellulare.
Per leggere la notizia: http://www.equivita.it/Larivoluzionedellatossicologiacellulare.htm
18/2/08
NIH collabora con l’EPA per rendere più efficace la valutazione di tossicità delle sostanze chimiche
La nuova strategia mira a ridurre il ricorso ai test su animali
Fonte: EPA – comunicato stampa
Secondo gli scienziati federali del National Institutes of Health (NIH) e dell’Environmental Protection Agency (EPA), che hanno oggi annunciato la sigla di un nuovo accordo per la valutazione della tossicità chimica, i test di sicurezza delle sostanze chimiche, dai pesticidi ai detersivi per la casa, beneficeranno positivamente delle nuove tecnologie e di un programma di collaborazione.
La concezione alla base dell’accordo è illustrata nell’edizione del 15 febbraio 2008 della rivista Science.
Due istituti del National Institutes of Health (NHI) hanno stretto una collaborazione con l’EPA (Environmental Protection Agency) per utilizzare i robot di screening automatici ad alta velocità del NIH Chemical Genomics Center (NCGC) e testare la tossicità dei composti chimici su cellule e target molecolari isolati, invece che su animali da laboratorio.
Questa nuova collaborazione tra agenzie potrà generare dati più attinenti per l’uomo, accrescere il numero delle sostanze testate e ridurre il tempo, il denaro e il numero degli animali utilizzati nei test. La piena implementazione di questo auspicato mutamento di paradigma nella valutazione di tossicità richiederà la validazione delle nuove metodiche, un impegno notevole che può durare molti anni.
Per leggere la notizia: http://www.equivita.it/AccordoNIHeEPApervalutazionetossicit.htm
5/2/08
Giustizia per la nostra SALUTE
Fonte: Antidote Europe - Comunicato stampa
E’ stato presentato al Mediatore europeo un ricorso per malagestione da parte della Commissione europea. Il ricorso riguarda un progetto della Commissione (PL037712) che, in cinque anni e per un costo superiore ai dieci milioni di euro, intende valutare il potenziale cancerogeno delle sostanze chimiche.
Il fine del progetto è la validazione del metodo (cancerogenomica) utilizzato nel PL037712.
Antidote Europe si oppone a questo progetto in quanto i metodi in questione già sono disponibili e lo studio dell’UE determinerà uno spreco di tempo e risorse preziose nella battaglia contro il cancro. Il progetto riguarda specificamente metodi di screening che, avvalendosi della scienza della genomica (risposta dei geni) o cangerogenomica, consentirebbero di individuare il cancro.
Questi test, tuttavia, sono già usati negli Stati Uniti e in Giappone e sono disponibili da 10 anni.
Per leggere la notizia: http://www.equivita.it/Ricorso_AE_al_Mediatore_europeo.htm
24/1/08
SOS contro la sperimentazione animale
Fonte: Blog di David Hammerstein (Deputato al Parlamento europeo, Spagna) http://www.davidhammerstein.com/
Nonostante accordi politici europei e una pressione popolare crescente a favore della sostituzione degli esperimenti su animali con nuovi metodi di ricerca, il progresso verso la fine della sperimentazione animale continua a essere eccessivamente lento e a incontrare molti ostacoli sul suo cammino.
Ne’ lo stato regolatore, ne’ la mentalità scientifica, ne’ le industrie e i laboratori, ne’ il traffico di animali favoriscono la validazione dei metodi sostitutivi.
Lo scorso 22 gennaio, insieme agli altri deputati europei che compongono l’Intergruppo sul benessere degli animali, ho incontrato il Commissario per la Scienza e la Ricerca Janez Potocnik e i responsabili del Centro Comune di Ricerca della Commissione europea (Joint Research Centre - JRC) per fare il punto della situazione sul processo di validazione dei metodi di sperimentazione non basati su animali (ad esempio quelli basati su cellule e tessuti umani). L’istituzione che propone la validazione dei nuovi metodi è un organo del Centro Comune di Ricerca denominato Centro Europeo per la Validazione dei Metodi Alternativi (European Centre for the Validation of Alternative Methods –ECVAM).
Il processo con cui si attesta che un nuovo metodo di sperimentazione è scientificamente valido è arduo e costoso. La validazione di un solo nuovo metodo costa, infatti, intorno ai 300.000 euro.
Per leggere la notizia: http://www.equivita.it/SOScontrolasperimentazioneanimale.htm