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Newsletter 3/07

Istituito premio intitolato alla memoria di Pietro Croce

Fonte: Comitato Scientifico Antivivisezionista EQUIVITA, Animalisti Italiani, Movimento Ecologico Nazionale UNA
Per tutelare la salute umana e di ogni essere vivente, per salvare l’ambiente ed il pianeta, le associazioni Comitato Scientifico EQUIVITA, Animalisti Italiani e Movimento Ecologico Nazionale UNA istituiscono il Premio Pietro Croce che destinerà un contributo al miglior progetto per il raggiungimento del loro fine istituzionale: l’abolizione della sperimentazione animale e la promozione di metodi di ricerca scientificamente validi.

Per leggere il bando del premio: http://www.equivita.it/PremioPietroCroce.htm

Lettera aperta all’on. Benedetto Della Vedova
Fonte: Comitato Scientifico Antivivisezionista EQUIVITA, Animalisti Italiani, Movimento Ecologico Nazionale UNA

Gentile On. Della Vedova,
dopo avere  assistito alla conferenza della LAV “Metodi sostitutivi alla sperimentazione su animali” dello scorso 22/03/07, in cui è stata nuovamente da Lei presentata la proposta di legge 2157 sull’ “Utilizzo degli animali a fini scientifici e tecnologici” (ex pdl 5442 dell’On. Schmidt) come legge che, Lei ha detto, rappresenterebbe “un passo avanti” (verso l’abolizione della sperimentazione animale), ci preme spiegarLe nuovamente quanto segue, nella convinzione che  una corretta informazione sia indispensabile per qualsiasi atto legislativo.

Per leggere la lettera: http://www.equivita.it/LetteraapertaonorevoleDellaVedova.htm

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Per una rassegna di articoli scientifici di critica alla sperimentazione animale visitare il sito:
http://www.animalexperimentfacts.info

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14/04/07

Deputato irlandese presenta proposta di legge contro gli esperimenti sui primati. Cresce la speranza per un provvedimento di portata europea

Fonte: NAVS (National Anti-Vivisection Society)

Il deputato verde Eamon Ryan ha presentato in Parlamento una proposta di legge (Restriction on Animal Testing Bill 2007) che prevede l’abolizione di tutti gli esperimenti sui primati non umani effettuati a fini medici o commerciali.

Secondo l’organizzazione ADI (Animal Defenders International), impegnata in un’intensa attività di lobbying presso i parlamentari irlandesi ed europei, la messa al bando degli esperimenti sui primati in Europa nell’ambito della revisione della Direttiva 86/609/CEE è altamente probabile.

Con il nuovo anno ha toccato quota 88 il numero dei deputati al Parlamento europeo firmatari della Dichiarazione scritta n° 64 promossa da ADI sull’argomento, mentre l’80% dei cittadini interpellati in occasione della consultazione pubblica lanciata dalla Commissione europea nel 2006 ha giudicato inaccettabile l’uso dei primati a fini sperimentali.

12/04/07
Gran Bretagna:
L’abuso degli animali nella ricerca sulle droghe ricreative

Fonte: BUAV (British Union for the Abolition of Vivisection)
Il nuovo rapporto della BUAV, ‘Creatures of habit. Animals in Recreational Drug Research’, denuncia l’impiego di cavie di laboratorio in studi tesi ad accertare gli effetti della dipendenza da droghe ricreative. Secondo il rapporto, a partire dal 2000 ratti e topi di almeno sei università britanniche si sono visti somministrare sostanze stupefacenti come cocaina, cannabis, ecstasy e anfetamine nell’ambito di progetti di ricerca sterili per impianto e intenti. Insormontabili differenze di specie, infatti, minano la scientificità degli esperimenti animali nelle loro stesse fondamenta, mentre esistono e sono state utilizzate in studi contemporanei a quelli denunciati dalla BUAV, metodiche di indagine incentrate sull’uomo (tecnologie per immagini, tecniche in vitro ecc …) in grado di condurre alla comprensione dei meccanismi della dipendenza a breve e lungo termine.

Punto dolente dell’inchiesta è anche l’alto costo dei progetti di ricerca esaminati dalla BUAV. Un’indagine conoscitiva indirizzata al Medical Research Council ha reso infatti possibile appurare che la sola Università di Cambridge ha ricevuto tra il 2000 e il 2005 fondi per un ammontare di 1,643,051.00 sterline. Benché l’importo complessivo dei finanziamenti erogati dal Governo non sia ancora conosciuto, è facile immaginare come questo ecceda i 10 milioni di sterline.

La BUAV invita il Governo a porre termine a questi studi allo stesso modo in cui non consente la sperimentazione animale per altri prodotti non essenziali come alcol, tabacco, cosmetici e armi.

03/07
Gran Bretagna: studio contesta efficacia della ricerca sugli scimpanzé

Fonte: EMP (Europeans for Medical Progress)

Un gruppo di ricercatori ha sottoposto a verifica il principio della necessità della ricerca su scimpanzé per il progresso della scienza biomedica misurando la percentuale in cui i dati da essa generati sono stati citati in successive pubblicazioni e valutando il contributo da essa apportato allo sviluppo di metodi di contrasto delle patologie umane.

Dall’analisi del campione selezionato, è emerso come gli studi su scimpanzé abbiano svolto un ruolo del tutto marginale se non nullo rispetto allo sviluppo di metodi profilattici, diagnostici e terapeutici e come, al contrario, sia stato determinante l’apporto di metodiche incentrate sull’uomo.

Sintesi dello studio

12/03/07
Gran Bretagna: nuova mozione parlamentare sollecita confronto sulle attività dell’APC (Animal Protection Committee)
Fonte: BUAV (British Union for the Abolition of Vivisection)

Il deputato Frank Field ha presentato una mozione parlamentare in cui si sollecita l’apertura di un dibattito sulle attività dell’APC, la commissione di esperti incaricata di consigliare il Ministero degli Interni sulle questioni che concernono l’applicazione dell’Animal Scientifc Procedures Act 1974.

L’APC esercita funzione di controllo sull’operato del Ministero portando un elemento di indipendenza nella politica governativa sulla sperimentazione animale. E’ perciò di vitale importanza che il Parlamento sottoponga a verifica le sue attività e valuti la misura in cui le sue indicazioni sono effettivamente recepite. Ciò è apparso in modo evidente quando il Ministero degli Interni, in netto contrasto con quanto raccomandato dalla Commissione, ha annunciato una proposta di consultazione sulla possibile riduzione dei dati inviati dagli enti che praticano la sperimentazione per la stesura delle statistiche annuali sull’uso degli animali.

Testo della mozione (Early Day Motion 811):

‘La Casa dei comuni evidenzia come, sebbene dal 1979 siano stati effettuati 90 milioni di esperimenti animali, non un singolo dibattito sia stato tenuto sull’argomento in questa sede, mentre dal solo 1997 oltre 250 ore sono state destinate al dibattito sulla caccia con cani. La Casa fa notare, inoltre, che nelle Business Questions dell’11 gennaio 2007 il presidente della Camera si è impegnato a fare il possibile per riservare una sessione dei lavori all’esame dell’ultimo rapporto dell’APC e si rivolge al Governo affinché conceda del tempo per il primo dibattito mai svoltosi sull’operato della Commissione”.

8/03/07
Gran Bretagna: presto l’intervento dell’Alta Corte nella controversia tra BUAV e Ministero degli Interni
Fonte: BUAV (British Union for the Abolition of Vivisection)

Il 23 luglio prossimo l’Alta corte inizierà l’esame delle prove presentate dalla BUAV nell’ambito della controversia legale che vede contrapposti l’organizzazione antivivisezionista e il Ministero degli Interni.

Secondo la BUAV, il Governo è colpevole di applicare in modo inefficace la legge nazionale sugli esperimenti animali (Animal Scientific Procedures Act, 1986) e di travisarne il contenuto, privando gli animali di laboratorio della debita tutela.

L’accusa si basa su materiale video e incartamenti raccolti dall’organizzazione nel corso di un’inchiesta clandestina realizzata tra il 2000 e 2001 presso il laboratorio di primati per le neuro-scienze di un’università di Cambridge. L’inchiesta ha portato all’attenzione del pubblico il caso di alcune scimmie marmosette sottoposte a esperimenti altamente invasivi e poi lasciate senza alcuna cura per oltre 15 ore, nonostante la legge preveda per le 24 ore successive all’intervento la garanzia di un servizio veterinario continuato.

Sotto accusa è anche il sistema di erogazione dei permessi per gli esperimenti e il fatto che alcuni siano stati valutati ‘di media intensità’ piuttosto che ‘ad alto impatto’ con conseguente applicazione di un regime di assistenza e di tutela inferiore a quello prescritto dalla legge.

La prosecuzione della battaglia legale è stata resa possibile dall’ordine di finanziamento straordinario emesso lo scorso anno dal giudice Justice Bean con il quale la BUAV potrà, in caso di sconfitta, far fronte alle spese legali del governo stimate per 150.000 sterline.

27/02/07
Incubo etico
Cacciatori di corpi
Fonte: Galileo

Nel libro ‘Cacciatori di corpi’  la rinomata giornalista Sonia Shah alza il velo sui meccanismi della sperimentazione, su quel lungo e controverso processo necessario alla immissione in commercio di un farmaco. Si tratta di un punto nodale per le industrie: dai risultati della sperimentazione dipende il futuro di un farmaco. Ma, in Occidente, sempre meno persone sono disponibili a fare da cavie per i trial. La soluzione geniale è quindi quella di eseguire gli studi clinici più rischiosi su persone che si ritiene non abbiano niente da perdere, per esempio gli abitanti dei paesi in via di sviluppo. I giganti del farmaco bussano quindi alle porte di India, Cina, Russia alla ricerca di cavie umane, a buon mercato e soprattutto che non siano consapevoli dei propri diritti.

Per leggere tutto l’articolo: http://www.galileonet.it/recensioni/7975/incubo-etico

15/12/06

Test validi a metà

Gli effetti delle molecole candidate a diventare farmaci su cavie, cani o scimmie non sono gli stessi di quelli riscontrati negli umani. Almeno per alcune patologie. Uno studio sul Bmj

Fonte: Galileo

Un poco rassicurante 50 per cento. È questo il tasso di affidabilità delle sperimentazioni animali per la validazione dei farmaci che Ian Roberts, della London School of Hygiene and Tropical Medicine, ha riscontrato nel suo ultimo studio. Pubblicata sul British Medical Journal, la ricerca ha preso in considerazione diversi studi eseguiti su animali e trial su umani. In particolare il ricercatore ha analizzato l'efficacia di corticosteroidi per il trattamento di trauma cranici e malattie dell'apparato respiratorio nei bambini, antifibrinolitici per la cura dei sanguinamenti, trombolitici e tirilazad per l'ictus e i bifosfonati per l'osteoporosi.

Per leggere tutto articolo: http://www.galileonet.it/news/7643/test-validi-ameta

Nota della redazione: Il termine ‘50% di affidabilità’ ci pare estremamente ambiguo. Dal momento che, a quanto ci risulta, il 50% si riferisce ai casi in cui i risultati ottenuti dagli studi su animali sono sovrapponibili a quelli ricavati da studi sull’uomo, si dovrebbe parlare di affidabilità uguale a zero, perché uguale alla risposta che dà il lancio della monetina.

17/05/06
I Nas nei laboratori di farmacologia: sequestrati documenti sugli esperimenti effettuati
Test su cani e conigli, blitz dei carabinieri alla Statale

Fonte: Movimento Ecologico Nazionale UNA

Milano - Venti giorni fa il blitz degli animalisti per «liberare» cavie, conigli e beagle destinati alla sperimentazione e rinchiusi nei laboratori di farmacologia della Statale, in via Vanvitelli; ieri all'Istituto sono arrivati i carabinieri del Nas di Milano. Riserbo assoluto sulle indagini. È comunque trapelato che il sopralluogo dei militari sarebbe servito per raccogliere documentazione su tempi e modi degli esperimenti effettuati sugli animali, materiale che sarà inviato al ministero della Salute. Le norme che regolano questo tipo di ricerche, infatti, prevedono che «un animale non possa essere riutilizzato più di una volta in esperimenti che comportino forti dolori, angoscia e sofferenze equivalenti». Ma chi opera all'interno del laboratorio descrive una realtà diversa: i beagle, per esempio, sarebbero stati sottoposti a numerosi test.



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