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Newsletter 1/07

Editoriale
La questione della sperimentazione animale non riguarda solo gli animali, ma anche gli uomini e ciò più di quanto si pensi. I prodotti e i farmaci che usiamo quotidianamente, infatti, giungono a noi dopo essere stati sperimentati sugli animali ma la sperimentazione animale non produce risultati predittivi per l’uomo. Citando Pietro Croce: ‘nessun risultato ottenuto su di una specie può essere estrapolato ad altra specie, uomo incluso’ (da ‘Vivisezione o scienza, una scelta’). Ne discende un duplice danno: da una parte l’uomo può essere esposto a sostanze nocive perché studi condotti su altre specie le hanno giudicate innocue, dall’altra, è possibile che sostanze e terapie utili all’uomo vengano messe da parte perchè studi condotti su specie diverse le hanno giudicate nocive.

Molti scandali farmacologici, più o meno recenti e spesso causa di numerosi decessi, sono imputabili all’adozione di un errato metodo di sperimentazione. Risale allo scorso marzo la vicenda dei sei giovani inglesi ridotti in fin di vita per l’assunzione a fini sperimentali del TgN1412, farmaco risultato innocuo da precedenti esperimenti animali, ed è di poco anteriore il caso del Vioxx, antinfiammatorio che ha causato negli USA 7.000 decessi e 170.000 infarti.

Se ci chiediamo quale sia l’origine di questa metodica, dobbiamo ricordare che essa è una pratica molto antica che ha vissuto una fase di espansione nell’ottocento, complice il clima positivista, per opera del fisiologo francese Claude Bernard. Egli per primo pensa di poter prevedere gli effetti indotti nell’uomo da una determinata sostanza studiando quelli provocati negli animali. Alla fine del diciannovesimo secolo, il gabinetto di Claude Bernard ricorda quello del creatore di Frankenstein. Tutto è giustificato, l’importante è provare e sperimentare, mentre la validità scientifica dei risultati raggiunti è questione secondaria.

Da quel momento il sistema non fa che perpetuarsi. Si tenta di trovare modalità meno cruente e più confacenti la sensibilità popolare che nel frattempo, mutata, non riconosce la centralità esclusiva dell’uomo nell’universo. Emerge la teoria delle 3R (Raffinare, Rimpiazzare, Ridurre gli animali utilizzati) e si conserva inalterato il principio secondo cui il sacrificio degli animali è necessario alla salvaguardia della vita umana. Nulla di più sbagliato, si scopre infine ora: sperimentare sugli animali serve solo a salvare la sperimentazione animale, i suoi falsi risultati e i suoi danni quotidiani, contropartita di interessi esercitati per via indiretta.

Eppure la semplice osservazione della vita intorno a noi dovrebbe farci riflettere. Analizziamo gli effetti indotti dai farmaci da noi usati sul nostro gatto. Trattato con aspirina, il nostro amico rischia di morire dissanguato. Nutrito con l’Amanita phalloides, fungo per noi fatalmente velenoso, responsabile con pochi grammi della morte di intere famiglie, conserva ottima salute. Allo stesso modo, se siamo allevatori, sappiamo che la stricnina può essere somministrata alle pecore in tutta tranquillità e che farà loro bene, mentre per noi è un veleno, e tra i più potenti.

Esempi che servono solo a far comprendere quanto uomo e animali siano dissimili per caratteristiche fisiologiche e genetiche, e quanto fuorvianti possano essere, per l’uomo, i risultati di esperimenti condotti sugli animali. Fuorvianti e legati alla fortuna al punto che il lancio della monetina potrebbe risultare più predittivo. Uno studio britannico (Pubmed) conferma: solo il 18% dei risultati ottenuti sugli animali sono uguali a quelli ottenuti sull’uomo.

La sperimentazione dunque è errata oltre che per le ben note obiezioni di ordine etico (ma anche chi sostiene ‘eticamente’ la sperimentazione animale si pretende che i test producano risultati attendibili) in quanto rende gli uomini stessi delle cavie.

Il 2005 sembra aver segnato l’inizio di un nuovo corso del pensiero scientifico. Pensiamo soprattutto all’articolo pubblicato su “Nature” il 10/11/05 in cui la vivisezione viene definita “falsa scienza”. Un risultato importante per chi ne auspica l’abolizione, e con essa il miglioramento dell’intera cultura scientifica. Anche se le attestazioni di “Nature” e di numerose altre pubblicazioni scientifiche non sono ancora riuscite a fermare la sperimentazione animale, una rivoluzione si sta pacatamente svolgendo. Del resto, gli interessi delle industrie chimiche che ieri tendevano al mantenimento del modello animale, si stanno spostando sul fronte della riduzione dei costi. I nuovi metodi di ricerca, basati su nuove conoscenze di biologia e genetica e sull’uso di cellule umane, oltre a dare riposte di gran lunga più precise, sono infinitamente più rapidi ed economici, e non espongono ad azioni di risarcimento danni da parte dei danneggiati.

Vi proponiamo una sintesi delle notizie più importanti del 2006 sperando che il 2007 veda il rapido progredire di questo nuovo pensiero.

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“Avviene spesso che la credenza universale di un’epoca, dalla quale nessuno era libero senza uno sforzo straordinario di genialità o coraggio, diventi in un’epoca successiva un’assurdità talmente evidente che l’unica difficoltà è di capire come tale idea fosse mai potuta apparire credibile”.

John Stuart Mill

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Le traduzioni dall’inglese sono a cura della dott.ssa Veronica Bianchini

14/02/06

VIVISEZIONE: UNA BUONA PROPOSTA DELL'UNIONE

Comunicato Stampa EQUIVITA

Il Comitato Scientifico EQUIVITA accoglie con grande soddisfazione il PROGRAMMA DELL’UNIONE, i cui firmatari, con una capacità di giudizio e lungimiranza che non si sono riscontrate in altri  programmi politici, scrivono:

“Proponiamo che, in linea con la normativa comunitaria ed alla luce dei più recenti studi scientifici in materia, si promuova e favorisca la ricerca effettuata con metodi alternativi all’utilizzo di animali e progressivamente si abolisca la ricerca e la sperimentazione che ne facciano uso”…

Per leggere tutto il comunicato: http://www.equivita.it/comunicato140206.htm

15/03/06

Nuovo dramma dovuto alla sperimentazione animale

Comunicato Stampa EQUIVITA

La drammatica vicenda dei giovani inglesi oggi in fin di vita per essersi prestati sotto pagamento (di 2000 sterline) alla sperimentazione del farmaco TGN1412, notoriamente già testato su animali senza arrecare ad essi alcun danno, dimostra ancora una volta, se mai fosse stato necessario, che, come sostiene Fabrizia Pratesi coordinatrice di EQUIVITA, Comitato Scientifico Antivivisezionista:

- La sperimentazione su animali non fornisce alcuna previsione dei rischi per l’uomo;

- la sperimentazione su animali è un alibi per sperimentare successivamente nell’uomo senza le dovute garanzie;

- che, come afferma anche la rivista scientifica più accreditata al mondo “Nature” (10/11/05), il metodo di sperimentazione su animali va prontamente sostituito con metodi scientifici, che abbiano reale predittività per l’uomo.

Le aziende farmaceutiche che continuano a non arrendersi a questa evidenza perseguono dichiaratamente in un metodo erroneo per una logica di profitto.

29/06/06

Vivisezione. Pecoraro Si Schiera Con Cavie: Superare Test Impegno Del Governo Nella Tutela Dei Diritti Degli Animali

Fonte: DIRE

Futuro roseo per le cavie da laboratorio. E se non proprio roseo, le cose- e' innegabile- miglioreranno. Almeno a giudicare dalla dichiarazione d'intenti che il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha fatto durante l'audizione di oggi in commissione Ambiente. L'impegno del governo e del dicastero di via Cristoforo Colombo va in una direzione specifica: "superare la vivisezione come strumento scientifico e sviluppare tecnologie piu' avanzate ed innovative". Ma la XV legislatura, stando sempre alle parole del ministro, avra' un'attenzione particolare per le cavie da laboratorio ma anche per tutti gli animali. "Ho gia' chiesto- ha spiegato oggi Pecoraro-la piena applicazione della dichiarazione dei diritti degli animali dell'Unesco". Accanto a cio', il capo del dicastero ambientale ha rassicurato anche sulla 157/'92, la legge sulla caccia: la tutela della fauna selvatica verra' garantita dalla corretta applicazione dell'attuale normativa. Una legge messa a rischio nella passata legislatura e per il cui mantenimento erano scesi in campo- assieme- cacciatori ed ecologisti.

13/06/06

Il Computer Salva Il Topo

Fonte: Galileo, Giornale Di Scienza E Problemi Globali - http://www.galileonet.it

Articolo di Giovanna Dall'Ongaro I farmaci del futuro si realizzeranno al computer. Grazie al Rational drug design (Rdd), una tecnica che consente lo screening virtuale dei composti con potenzialità terapeutiche, l'iter della sperimentazione farmaceutica potrebbe presto cambiare aspetto, rinunciando ai test sulle cavie e riducendo così i tempi e i costi del processo tradizionale. Secondo i ricercatori dell'Istituto di Biofisica (Ibf) e dell'Istituto per i processi chimico-fisici (Ipcf) del Cnr di Pisa che ci lavorano, il nuovo sistema computazionale permetterà anche di immettere sul mercato farmaci più sicuri con minori effetti collaterali.

Per leggere tutto l’articolo: http://www.equivita.it/ilcomputersalvailtopo.htm

28/07/06

Biogem: quando la scienza procede al contrario

Comunicato stampa EQUIVITA

L’inaugurazione dell’Istituto G. Salvatore della Biogem, che vede l’alleanza fra CNR, Stazione Zoologica A. Dohrn di Napoli, Università Federico II di Napoli ed enti locali, dà corpo a tutte le vecchie preoccupazioni manifestate dal nostro Comitato nel 2001 quando si iniziò a parlare del progetto. Fu appunto nel 2001, durante una conferenza stampa alla Stazione Zoologica di Napoli che tentammo di opporci alla consegna della prestigiosa Stazione nelle mani delle aziende biotech. Volevamo impedire che essa, anziché continuare nella direzione di una ricerca mirata al progresso ed al benessere umano, finisse col servire interessi privati delle industrie biotech.

Per leggere tutto il comunicato: http://www.equivita.it/comunicato280706.htm

31/07/06

Dalla rivista SAPERE (agosto ‘06) sulla Sperimentazione Animale: “QUEL MODELLO SUPERATO. Cruenta, antieconomica e, soprattutto, poco affidabile. Il tossicologo francese Claude Reiss ci spiega perché la sperimentazione animale è una pratica obsoleta”

Comunicato stampa EQUIVITA

Allineandosi con le numerose altre riviste scientifiche che negli ultimi tempi hanno sovvertito il “dogma” della sperimentazione animale fino ad oggi impostoci dalle scienze biomediche, l’importante rivista scientifica SAPERE pubblica il dossier “In Vitro Veritas” facendone la sua “cover story”. Infatti una porta di laboratorio con la scritta EXIT si spalanca, nel disegno di copertina, davanti ad un topo che, ritto sulle zampe posteriori, sembra folgorato ed incredulo… Per leggere tutto il comunicato: http://www.equivita.it/comunicato310706.htm

2/10/06

Mai fidarsi del topolino

Fonte: l'Espresso, articolo di Fulco Pratesi

Il sistema più efficace per essere avvelenati dai funghi è, secondo gli esperti, quello di farli assaggiare al cane o al gatto di casa. Questo perché sostanze velenose per l’uomo sono del tutto innocue per altri animali.Tant’è vero che la mortifera Amanita phalloides è mangiata impunemente da gatti e conigli, così come la cicuta, che portò a morte Socrate, è gradita dalle allodole (vi sono casi di cacciatori avvelenati per avere mangiato allodole che se ne erano cibate) e l’arsenico non danneggia le pecore. Eppure, il metodo universalmente usato per testare l’eventuale nocività di medicinali o la tossicità di prodotti chimici si basa ancora sugli animali.

Per leggere tutto l’articolo: http://www.equivita.it/articoloespresso51006.htm

4/10/06

Vivisezione: Delusione e sdegno per la sentenza del Consiglio di Stato da parte del Comitato Scientifico EQUIVITA

Comunicato Stampa EQUIVITA

Il Comitato Scientifico EQUIVITA (organo del “Fondo Imperatrice Nuda contro la Sperimentazione Animale”) esprime profondo rammarico per una inattesa sentenza del Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato ha ribaltato una sentenza democratica ed innovativa emessa dal TAR del Lazio che riconosceva al Comitato Scientifico EQUIVITA il diritto di accesso ai dati sulla sperimentazione animale negatogli dal Ministero della Salute. Mentre con la sentenza del TAR si era visto infine uno spiraglio di luce nelle tenebre che avvolgono il modo in cui viene applicato il “Decreto Legislativo del 27 gennaio 1992 n. 116,  per la protezione degli animali da laboratorio”, oggi con la sentenza del Consiglio di Stato, che ricorre ad un rigore meramente formalistico, prevale nuovamente l’interesse delle aziende chimico-farmaceutiche accorse tutte in sostegno del Ministero della Salute.

9/10/06

E’ in libreria il nuovo libro di Hans Ruesch “La Figlia dell’Imperatrice”

Comunicato stampa EQUIVITA

Il libro “Imperatrice Nuda” è l’indimenticabile documento di denuncia contro la sperimantazione animale comparso nel 1976 in Italia, che ha dato il nome alla nostra associazione, “Imperatrice Nuda contro la sperimentazione animale”, di cui il Comitato Scientifico EQUIVITA è organo operativo. Nel ’76 Hans Ruesch fu il primo a dare nascita, con una solida ed inattaccabile documentazione storica e scientifica, al movimento scientifico antivivisezionista, ed a dimostrare che la vivisezione non giova ma è di ostacolo al progresso.

Per leggere tutto il comunicato: http://www.equivita.it/Comunicato91006.htm

11/10/06

UNA VITTORIA CONTRO LA SPERIMENTAZIONE ANIMALE, una vittoria di tutti i cittadini europei

Comunicato stampa EQUIVITA

Con grande gioia il Comitato Scientifico EQUIVITA comunica l’esito del voto per la seconda lettura del Regolamento REACH avvenuto ieri in Commissione Ambiente del Parlamento Europeo. L’emendamento 152, in base al quale i test su animali dovranno essere abbandonati in tutti i casi in cui sono disponibili metodi senza animali, indica anche la tossicogenomica tra le metodologie da seguire. Questo dovuto riconoscimento alla tossicogenomica sarà determinante per un rapido rinnovamento, da tempo auspicato (vedi le dichiarazioni di Thomas Hartung, direttore ECVAM, riportate da “Nature” del 10/11/05) nei metodi di indagine tossicologica.

Per leggere tutto il comunicato: http://www.equivita.it/Comunicato11.10.06.htm

16/10/06

VIVISEZIONE, NUOVA ANALISI LAV:27 STABILIMENTI IN SICILIA DOVE SI PRATICA SPERIMENTAZIONE SU ANIMALI (Università di Messina e Catania, ditte 'Wyeth Lederle' e 'Sifi' di Catania)

Fonte: LAV, Comunicato stampa

Aumentano gli stabilimenti autorizzati in italia a fare uso di oltre 900.000 animali. Piu' esperimenti in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Toscana e Veneto, al sud Campania e Sicilia. 1 su 5 gli esperimenti in deroga. La LAV sollecita un'indagine: "troppi punti interrogativi, troppa discrezionalita'. Italia inadempiente sull'uso di metodi alternativi".Vivisezione meno segreta: la LAV ha elaborato i dati raccolti dal Ministero della Salute relativi ai nuovi stabilimenti utilizzatori autorizzati a effettuare test su animali negli anni dal 2002-2005, all'utilizzo di cani, gatti e primati non umani, all'utilizzo di qualsiasi specie animale a fini didattici e al non ricorso all'anestesia negli anni 2003-2005.

Per leggere tutto il comunicato: http://www.equivita.it/comunicatoLAV161006.htm

18/10/06

IL COMITATO SCIENTIFICO EQUIVITA ANNUNCIA CON GRANDE DOLORE LA SCOMPARSA DEL PROF. PIETRO CROCE

Comunicato stampa EQUIVITA

La scomparsa di Pietro Croce significa per noi la perdita di un padre fondatore. Pietro Croce è stato lo scienziato che, per primo in Italia ed in Europa, ha saputo liberarsi dai condizionamenti di una scienza riduzionista ed oscurantista; che per primo, incurante dello scandalo che suscitava nel suo mondo, ha denunciato con coraggio l’errore metodologico della sperimentazione animale, dopo averla praticata per anni.

Per leggere tutto il comunicato: http://www.equivita.it/Comunicato18.10.06.htm

14/12/06

Convegno - Conferenza Stampa

L’ eredità di Pietro Croce per attuare In Italia ed in Europa la sostituzione e successiva abolizione della sperimentazione animale

Comunicato stampa EQUIVITA

Le associazioni Comitato Scientifico EQUIVITA, Animalisti Italiani, Movimento Ecologico Nazionale UNA hanno ricordato il professor Pietro Croce padre del movimento antivivisezionista e autore di “Vivisezione o scienza”. Hanno colto quest'occasione per fare una proposta innovativa su come procedere, sia a livello italiano che europeo, affinchè i metodi che si avvalgono della sperimentazione animale vengano definitivamente superati, come previsto anche dal Programma dell'Unione. Le associazioni, insieme al ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio, hanno illustrato le ragioni di questo necessario cambiamento nella cultura scientifica. La conferenza si è svolta giovedì 14 dicembre a Roma, Palazzo Marini via Poli 19, ore 9.00 - 18.00.

Per leggere il comunicato stampa: http://www.equivita.it/Comunicato14.12.06.htm

3/01/07

La sperimentazione dei farmaci sugli animali serve davvero? Una ricerca cerca di verificare l'attendibilità dei test

Fonte: Panorama - articolo di Roberto Verrastro

Da decenni gli animalisti si dibattono: non torturate gli animali in laboratorio per testare nuovi farmaci, è inutile. Da decenni gli scienziati rispondono: lasciateci lavorare, solo così possiamo mettere a punto nuovi farmaci e salvare vite umane. Ora il British Medical Journal pubblica una ricerca che analizza in concreto quanto la sperimentazione sugli animali è stata efficace nel trovare nuove cure per gli esseri umani. Tra i due litiganti, il terzo tenta di comprendere quanto sia fondato il dissidio. È questo, infatti, l'obiettivo di un articolo di sei pagine pubblicato dal British Medical Journal, nel quale un gruppo interdisciplinare di ricercatori, sparsi tra Gran Bretagna e Argentina, chiarisce in termini scientificamente rigorosi l'utilità e l'affidabilità della sperimentazione dei farmaci sugli animali...

Per leggere l’articolo: http://www.panorama.it/scienze/animali/articolo/ix1-A020001039479

6/01/07

La cattiva scienza Blog di Beppe Grillo

Fonte: www.beppeglillo.it

La sperimentazione animale è una risorsa. Non per tutta l'umanità. Ma solo per le industrie chimiche. Il denaro viene prima della nostra salute. E della sofferenza degli animali. La politica è fatta dalle aziende. Dai loro interessi. Dai loro politici. Legioni. Maggioranze parlamentari. I cittadini informati protestano. Gli altri nemmeno quello. Non si possono servire gli interessi delle persone e i profitti delle aziende. Sono incompatibili. Per questo i politici hanno scelto la politica del conto corrente. Quella che li porterà lontano, se non li vivisezionano prima gli elettori.

Pubblico una lettera di Fabrizia Pratesi sul progetto REACH, un’altra sconfitta da cui ripartire…

Per leggere tutto il post: http://www.beppegrillo.it/2007/01/la_cattiva_scie.html



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