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Newsletter settembre 2008

10/09/08
Molte ormai le evidenze scientifiche: gli Ogm producono meno e costano di più
Due governi chiedono un'Irlanda libera da Ogm
Fonte: Gm-free Ireland Network
I ministri dell’Agricoltura della Repubblica di Irlanda e dell’Irlanda del Nord hanno confermato l’intenzione di trasformare l’isola in una zona libera da Ogm [1].
Durante la conferenza “Terra madre Irlanda 2008”, il ministro dell’Agricoltura Trevor Sargent ha dichiarato:
“La questione degli Ogm è per me, come per molti dei presenti, al cuore della sostenibilità e della capacità delle persone di produrre cibo. Se eliminiamo questa capacità – e la propaganda delle aziende del biotech tende a presentare gli Ogm come una soluzione miracolosa – raggiungeremo un punto da cui sarà molto difficile fare ritorno. La nostra generazione, pertanto, ha davanti a sé una grossa responsabilità. E quando guardiamo all’esperienza dei coltivatori - e credo sia importante interpellare loro piuttosto che le multinazionali loro padrone e gli spin-doctor di professione a pagamento - gli agricoltori ci dicono che gli Ogm non sono una panacea. Anche le università che hanno fatto studi sull’argomento – in Kansas e Nebraska, dall’Iowa all’India - lo confermano: gli agricoltori hanno ottenuto rese minori, non maggiori e hanno perso denaro e quote di mercato. Esattamente il contrario di quanto vanno dicendo le multinazionali.
E ciò ancor prima di considerare i rischi per la salute, la nascita delle infestanti super resistenti e la dipendenza dai carburanti fossili che come ha eloquentemente spiegato Colin Sage deve essere assolutamente superata”.

L’Irlanda è inoltre il maggior importatore di mangimi animali gm utilizzati per produrre carne non biologica, pollame e prodotti lattiero-caseari (venduti senza etichette di riconoscimento).
Contrariamente a quanto diffuso dalla propaganda dell’industria biotecnologica, i mangimi non gm sono ancora disponibili, economicamente convenienti e ampiamente utilizzati dalla maggior parte degli stati membri dell’UE e dalle 43 regioni dell’Unione europea che hanno adottato strategie agricole di qualità [2].
Secondo Michela O’ Callaghan, coordinatore della “Rete per un Irlanda Libera da Ogm”, l’Irlanda non deve competere contro le im portazioni di carne gm a basso prezzo ma puntare a diventare leader del mercato europeo di carne e prodotti lattiero-caseari di qualità.

1. La Commissione europea si rifiuta di riconoscere agli stati membri il diritto di proibire la coltivazione dei transgenici mediante la creazione di “zone libere da Ogm”. Tuttavia dieci stati membri, 143 regioni UE e 4.500 aree minori di 22 stati membri l’hanno già fatto (tra questi, anche Scozia e Galles).
Mappa delle zone libere da Ogm in Irlanda: http://www.gmfreeireland.org/map/
e in Europa http://www.gmfreeireland.org/EUmap.php.
Il 24 e 25 aprile 2009, la Rete europea delle regioni libere da Ogm terrà a Lucerna la sua quinta conferenza annuale dal titolo “Cibo e democrazia”. Per scaricare il programma:
http://www.genet-nfo.org/fileadmin/files/genet/Lucerne_2009/Food_and_Democracy. Pdf
2. A dicembre 2007 il Comitato delle regioni UE e la Rete europea delle regioni libere da Ogm hanno ospitato a Bruxelles la “Conferenza sui mangimi animali liberi da Ogm”.
La conferenza ha dimostrato che l’Europa produce un surplus di mais convenzionale ed è in grado di soddisfare la domanda estera di mangimi contenenti soia libera da Ogm ma che questa sicurezza di approvvigionamento richiede coordinamento e pianificazione a livello regionale.

08/09/08

Il ritorno della soia convenzionale: alta resa a minor costo

Fonte: Università del Missouri

Nell’illustrare il proprio programma per la riproduzione di soia convenzionale al Delta Research Center dell’Università del Missouri, l’agronomo Grover Shannon ha ricordato che un numero crescente di agricoltori è tornato a coltivare soia convenzionale poiché quella gm presenta, a fronte di una resa agricola pari o minore, costi maggiori.

Gli agricoltori che scelgono di coltivare soia transgenica, infatti, sono diffidati per contratto dal conservare e seminare nuovamente il prodotto ricavato dalla prima semina e sono dunque costretti a comprare nuove sementi ogni anno. Inoltre il costo dell’erbicida Roundup cui la soia gm è resistente, è passato nel giro di pochi anni da 15 a 40-50 dollari al gallone e la diffusione di erbe infestanti resistenti al glifosato ha obbligato molti agricoltori a dotarsi anche di un erbicida convenzionale.

Di contro, l’aumento della domanda estera di soia convenzionale ha permesso ai rivenditori di praticare buoni incentivi sui prezzi.

03/09/08

I MEP chiedono la messa al bando della clonazione animale a scopo alimentare

Fonte: Parlamento europeo

Il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione UE di proibire la clonazione degli animali a scopo alimentare e l’importazione di animali clonati, della loro progenie e dei prodotti da essi derivati.

In una risoluzione adottata con 622 voti a favore, 32 contrari e 25 astensioni, i membri del Parlamento hanno ricordato che la Direttiva UE 98/58 sulla protezione degli animali da allevamento, vieta di ricorrere a metodi di riproduzione naturali o artificiali che causino danni o sofferenza agli animali e che, come recentemente confermato dall’Autorità per la sicurezza alimentare (EFSA), i cloni animali presentano un elevato tasso di mortalità, malattia e malformazioni.

I MEP hanno inoltre messo in evidenza il rischio che la perdita di diversità genetica intrinseca alla clonazione animale aumenti la vulnerabilità degli animali e che il ricorso a questa tecnica di riproduzione danneggi in modo irreparabile l’immagine di un’agricoltura europea di qualità.

Il Commissario della Sanità Androulla Vassiliou ha dichiarato che le leggi del commercio globale consentono agli stati di sospendere l’importazione di beni alimentari da paesi terzi nel caso vi sia grave rischio per la salute animale o pubblica e che la Commissione considererà sulla base degli studi degli esperti e del parere dell’EFSA se imporre delle restrizioni.

La vendita di prodotti derivati da cloni non è attualmente consentita in nessun paese del mondo ma gli esperti ritengono che essa potrebbe essere autorizzata entro il 2010 e la Food and Drug Administration ha impugnato la moratoria vigente negli Stati Uniti dal 2001 sostenendo che la carne e il latte derivati da cloni animali sono sicuri quanto quelli convenzionali.

03/09/08

Dichiarazione del ministro dell’Agricoltura tedesco: gli stati membri devono poter respingere le colture gm

Fonte: Forbes, USA

Secondo il ministro dell’Agricoltura tedesco Horst Seehofer la Commissione europea dovrebbe continuare a decidere se gli Ogm possono o meno essere utilizzati in Europa ma la facoltà di scegliere se aprire loro le porte entro i confini nazionali dovrebbe essere lasciata ai singoli stati e in particolare alle autorità locali. Seehofer ha fatto notare che le autorità locali decidono in materia di sviluppo immobiliare, zone industriali e infrastrutture e devono poter decidere anche sulle coltivazioni.

Attualmente, il compito di valutare la sicurezza dei prodotti gm e di autorizzarne la coltivazione spetta alla Commissione europea ma alcuni stati membri hanno annunciato di voler mettere al bando alcuni dei prodotti gm approvati per il perdurare dei dubbi sulla loro sicurezza.

12/09/08

I maggiori produttori di cereali del Brasile lanciano un consorzio non-gm per conquistare l’Europa

Fonte: Brazzil Magazine, USA

Cinque grandi società cerealicole brasiliane hanno costituito un consorzio per incrementare la produzione di cereali non gm e far fronte alla richiesta di prodotti convenzionali certificati proveniente dall’Europa.

Il presidente César Borges de Sousa ha dichiarato: “abbiamo costituito ABRANGE perché ci siamo accorti che nel mercato dei prodotti non trangenici c’era una lacuna: fino a quando l’Europa sarà interessata a comprare soia e cereali convenzionali noi saremo in grado di fornirli”.

ABRANGE conta anche sulla richiesta di soia non gm proveniente da paesi asiatici come Corea e Giappone e sulla crescente domanda di carne brasiliana ricavata da animali alimentati con prodotti liberi da Ogm. Come ha spiegato Osíres de Melo, manager dello sviluppo dei mercati di uno degli associati, ABRANGE si è assunta l’importante compito di dimostrare che produrre cereali non gm è ancora possibile.

29/09/08

Approvata in California la prima legge che difende gli agricoltori dai rischi ell’ingegneria genetica

Fonte: Marin Independent Journal – Richard Halstead

Il governatore della California Arnold Schwarzenegger ha approvato il progetto di legge presentato dal deputato Jared Huffman a febbraio del 2007.

La legge, ridimensionata rispetto agli intenti originari ma ancora fondamentale, stabilisce che gli agricoltori entrati in possesso di Ogm in modo non intenzionale – ovvero contaminati - non saranno ritenuti responsabili di violazioni di brevetto. Per gli agricoltori colpiti da cause per violazione di brevetto oltre che dai danni ambientali ed economici

provocati dalla contaminazione è una prima importante vittoria.

25/09/08

La BASF potrebbe smettere di sviluppare prodotti gm per l’Europa

Fonte: Bloomberg – Naomi Kresge e Sheenagh Matthews

Se la Commissione europea non dovesse approvare la patata Amflora, la BASF potrebbe decidere di smettere di produrre Ogm vegetali per il mercato europeo. L’ha dichiarato a Berlino un rappresentante della società, spiegando che l’Europa non è indispensabile per la realizzazione della mission aziendale e che i mercati di Asia e America sono al momento più attraenti. Lo scorso luglio la BASF ha presentato ricorso alla Corte del Lussemburgo accusando la Commissione UE di aver ingiustamente ritardato l’autorizzazione della patata Amflora, suo “prodotto rompighiaccio per l’Europa”.

22/09/08

Agenzia governativa brasiliana approva nuove sementi di grano gm

Fonte: CNN – USA

La Commissione Nazionale di Biosicurezza (CTNbio) brasiliana ha autorizzato la coltivazione di due nuove varietà di sementi di grano gm resistenti al glifosato (Roundup Ready 2 Monsanto e GA21 Syngenta) portando a cinque il numero delle varietà di grano transgenico autorizzate a partire dal 2007.

Secondo Paulo Molinari, analista dei cereali per la società di consulenza Safras & Mercado, gli agricoltori brasiliani semineranno con grano gm solo il 4-5% della terra nel primo raccolto (tra settembre e dicembre) ma passeranno al 40-50% nel secondo (dicembre e gennaio).

In questo modo tra il 2008 e il 2009 quasi 6 milioni di ettari di terra saranno seminati con grano transgenico.

Un documentario da non perdere: “Il mondo secondo Monsanto”

Fonte: Combat Monsanto

“Il mondo secondo Monsanto” di Marie-Monique Robin ricostruisce la storia della multinazionale di St. Louis (Missouri) attingendo a documenti inediti e racconti di prima mano di scienziati, esponenti della società civile, vittime dei suoi prodotti tossici, avvocati, politici e rappresentanti delle statunitensi Food and Drug Administration (FDA) ed Environmental Protection Agency (EPA). Sulla base di un’indagine triennale condotta in Stati Uniti, Sud America, Europa e Asia, il film racconta la storia di un impero industriale che, anche grazie a resoconti fuorvianti, collusione con il governo statunitense, tattiche di pressione e tentativi di corruzione è diventato uno dei maggiori produttori mondiali di sementi. Il film mostra come l’immagine “verde e pulita” trasmessa dalla pubblicità della multinazionale serva da cortina di fumo per la sua ricerca di supremazia sul mercato con grave rischio per la sicurezza alimentare globale e la stabilità ambientale.

http://www.arte.tv/monsanto



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