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Newsletter sulle biotecnologie e la loro diffusione nel Mondo
aprile 2012
18 aprile 2012
Turchia: i prodotti derivati da animali nutriti con OGM saranno etichettati
Fonte: http://www.hurriyetdailynews.com/gmo-labels-for-products-coming.aspx
Fino ad ora non era prevista nessuna etichetta per i prodotti derivati da animali alimentati con OGM, ma presto, assicura il Ministro dell’Agricoltura turco, ciò sarà realtà.
Per carne, uova, latte, formaggi e altri prodotti sarà presto necessaria un’etichetta in cui si evidenzi la provenienza delle materie prime quando si tratta di animali alimentati con soia o grano transgenici. In questo modo i consumatori sapranno cosa stanno comprando e potranno scegliere consapevolmente.
17 aprile 2012
La National Biodiversity Authority decide di perseguire la Monsanto per il caso delle melanzane transgeniche
Fonte: http://indiatoday.intoday.in/story/bt-brinjal-row-monsanto-to-pay-for-biodiversity-violation/1/184824.html
Durante un meeting della National Biodiversity Authority (NBA), tenutosi il 28 febbraio 2012 in India, è stata approvata a maggioranza la decisione di agire contro la Monsanto, accusata di aver utilizzato varietà di melanzane senza permesso. La decisione ha ottenuto l’assenso anche del Ministro dell’Ambiente e delle Foreste.
La legge indiana afferma, infatti, che chiunque voglia utilizzare prodotti alimentari per fini commerciali debba ottenere l’assenso dell’NBA: l’autorizzazione è necessaria anche se, come nel caso Monsanto, il materiale è stato geneticamente modificato dalle università indiane.
17 aprile 2012
Nuove norme sugli OGM in Polonia
Fonte: http://www.poland.pl/news/article,GMM_and_GMO_in_Poland,id,470898.htm
La posizione della Polonia sugli OGM è scettica: secondo la politica governativa presentata nel 2008 le intenzioni polacche sono quelle di rimanere un Paese OGM-free. Nonostante questo, però, vanno tenute in conto le leggi europee che, al momento, non prevedono la possibilità di rinunciare totalmente agli OGM: questo è possibile, infatti, solo nei casi di rischi tangibili alla salute umana, animale e ambientale.
Il Ministro dell’Agricoltura polacco si è, finora, avvalso proprio di questa facoltà per bandire la coltivazione del mais GM, adducendo come scusante il rischio di contaminazione delle aree in cui viene raccolto dalle api il nettare utilizzato per la produzione di miele. Per ciò che concerne, invece, la coltivazione della patata GM Amflora non ci sono evidenze sulla sua pericolosità così che la sua coltivazione non può essere vietata.
Queste non sono, però, le sole azioni intraprese dal Governo della Polonia: all’inizio di aprile è stata, infatti, preparata una bozza di legge concernente le tecniche correlate all’uso di OGM e GMM (Genetically Modified Micro-organism). Lo scopo è quello di assicurare che, una volta adottata tale provvedimento, si avranno norme in linea con le disposizioni europee. La Polonia ha, in effetti, bisogno di modificare la propria legislazione in quanto questa non regola tutti gli aspetti legati agli organismi transgenici come, ad esempio, il modo in cui questa tipologia di coltivazione deve essere portata avanti, registrata e supervisionata.
11 aprile 2012
Pubblicato un nuovo parere scientifico sul mais MON810
Fonte: http://www.efsa.europa.eu/en/press/news/120411.htm
L’EFSA (European Food security Authority) ha pubblicato un parere scientifico sul Post-Market Environmental Monitoring (PMEM) con riferimento alla coltivazione del mais transgenico MON810 nell’anno 2010.
Il rapporto ha concluso che la coltivazione del mais non ha avuto effetti negativi sulla salute umana, animale e sulla sicurezza ambientale.
Nonostante l’EFSA abbia riscontrato alcuni errori e mancanze per ciò che riguarda la metodologia usata nel monitoraggio, questo non ha influito negativamente nelle sue conclusioni finali.
26-04-2012
Il governo del Gujarat interrompe la distribuzione di semi di mais Monsanto
FONTE: http://m.indianexpress.com; http://daily.baskhar.com;www.krisanswaraj.in www.genet-info.org
Il Governo Statale del Gujarat, Stato nord occidentale dell’India, ha deciso di interrompere la distribuzione di semi di mais Monsanto presso gli agricoltori tribali, visto che questi potrebbero causare sterilità maschile e femminile. La decisione è stata presa in seguito alle proteste degli stessi agricoltori. Il Governo ha deciso quindi di permettere agli agricoltori di comprare qualsiasi seme purchè certificato dallo Stato. Monsanto perderà quindi il monopolio della vendita di sementi al Governo, che aveva precedentemente speso circa 500 milioni di rupie per procurarseli, in favore di una più sana concorrenza. Il Governo ha preso la decisione di rompere gli accordi con Monsanto in seguito alle proteste di agricoltori e ONG che non volevano che venissero imposte le sementi della famigerata multinazionale. Il Ministero Statale dell’Agricoltura non ha potuto far altro che ascoltare le proteste, ritirarsi dalla distribuzione di sementi e permettere agli agricoltori di scegliere cosa acquistare.In un comunicato Monsanto ha affermato che non era a conoscenza della decisione del Governo Indiano e che numerosi test avevano affermato che non era stato riscontrato alcun effetto negativo relativo alla fertilità del mais. Tuttavia scienziati indiani hanno dimostrato come il Prabal (il marchio del mais Monsanto) rispetto ad altri tipi di mais abbia bisogno di maggiore acqua, di un uso eccessivo di fertilizzanti e come questo sia adatto solo a terreni profondi. Il Governo statale era stato accusato di non aver tenuto conto di questi fattori nell’acquisto del mais.
L’India è stata presa d’assalto dalle multinazionali del settore agro-alimentare che spesso bypassano i pareri scientifici per imporre i loro prodotti, con promesse di raccolti molto fruttuosi. Queste promesse da molti Stati Indiani non sono state ascoltate, infatti 8 Stati non permetteranno agli OGM di inquinare i loro suoli.
30-03-2012
Nuovi studi sono i primi a mostrare come i pesticidi possano causare danni agli animali vertebrati, come afferma un ricercatore dell’Università di Pittsburgh.
FONTE: www.news.pitt.edu www.genet-info.org
L’esposizione dell’erbicida più famoso al mondo può causare cambiamenti fisici negli anfibi. Rick Relyea, professore dell’Università di Pittsburgh ha dimostrato come una certa concentrazione di pesticida Roundup, della Monsanto, abbia modificato la morfologia di anfibi esposti ad esso. Relyea ha riempito dei serbatoi d’acqua, contenenti componenti di zone umide e predatori che attraverso processi chimici inducono naturalmente cambiamenti nei girini, ed in altri serbatoi i girini sono stati esposti anche al pesticida Roundup. I risultati, dopo 3 settimane, sono stati sorprendenti, in entrambi i casi le code dei girini sono ingrossate, nel serbatoio dove questi erano esposti sia ai componenti naturali con i predatori che al Roundup le code erano ingrossate del doppio. Questi cambiamenti suggeriscono che il pesticida potrebbe interagire con gli ormoni dei girini, e probabilmente anche con quelli di altri animali.
Relyea afferma come i pesticidi possono avere effetti imprevisti su specie che non sono il loro “obiettivo”, come l’interazione con ormoni che causano, poi, cambiamenti fisici. Questi effetti, verificati sugli anfibi, potrebbero verificarsi anche su altri esseri, inclusi gli umani.
03-04-2012
Frenare l’Ufficio Europeo dei Brevetti ora!
FONTE: www.genet-info.org
Oggi la coalizione internazionale di “No Patents on Seeds” ha pubblicato un rapporto sui brevetti, riguardanti piante e animali, concessi dall’ EPO (European Patents Office). I brevetti, come risulta dal rapporto, sono concessi anche a costo di scavalcare le leggi Europee. L ’industria e gli esaminatori dell’ EPO utilizzano molto spesso cavilli legali per rilanciare brevetti su piante, metodi agricoli e prodotti finiti.
Cristoph Then ha affermato che i brevetti limitano l’accesso alla biodiversità, ostacolano l’innovazione, riducono le scelte degli agricoltori e portano a nuove dipendenze di produttori di cibo e consumatori. Then continua dicendo che l’Unione Europea e la Commissione Europea devono assumere una leadership per fermare la vendita di risorse necessarie alla vita quotidiana. Devono fermare quest’emergenza ora. Il rapporto mostra come sia necessario fermare l’EPO, disposta soltanto a servire le multinazionali dell’alimentazione. Sono stati emessi circa mille brevetti riguardanti la selezione convenzionale delle piante, e almeno cento di questi nel 2011. In totale, sono stati emessi 1200 brevetti soltanto nell’ultimo anno.
Negli ultimi mesi agricoltori e produttori di cibo hanno manifestato il loro disappunto in merito agli ultimi sviluppi riguardo i brevetti. Il Parlamento Tedesco e il Parlamento Olandese si sono espressi contro i brevetti su piante e allevamenti animali. Molti aspettano un segnale chiaro dalla Commissione Europea che nel 1998 ha adottato una direttiva sui brevetti che esclude i processi essenzialmente biologici di riproduzione di animali e piante. Tale direttiva oggi non è rispettata dalla stessa EPO, per questo “No Patents on Sedds” chiede a tutti i costi un chiarimento sulla legge vigente da parte di Parlamento Europeo e Commissione Europea.
30-03-2012
La celiachia non sarebbe una malattia, ma il risultato di una modificazione genetica del frumento
FONTE: www.laleva.org
Il professor Luciano Pecchiai, storico fondatore dell'Eubiotica in Italia e attuale primario ematologo emerito all'ospedale Buzzi di Milano, ha affermato l’ipotesi di una correlazione tra le modificazioni genetiche del frumento e l’aumento di persone affette da celiachia in Italia. Il frumento, generalmente a fusto alto, tende a piegarsi verso terra all’azione del vento e della pioggia, per ovviare a questo inconveniente è stato modificato, creando un frumento “nanizzato”.
Si ipotizza che il problema della celiachia sia dovuto alla modificazione di una sua proteina, in particolare la gliadina e la modificazione di una sua frazione dalla quale si ottiene la frazione III di Frazer, alla quale è dovuto il malassorbimento caratteristico della celiachia. Tuttavia, ammette lo stesso Pecchiai, è necessario dimostrare scientificamente l’ipotesi della differenza nella gliadina geneticamente modificata, rispetto a quella non GM. Dimostrata tale ipotesi sarebbe ovvio togliere dal mercato il frumento “nanizzato”.
I casi di celiachia in Italia sono in vertiginoso aumento. Nonostante la causa non sia ancora accertata, piuttosto che indagare a fondo, si cerca di risolvere il problema generando un frumento “deglutinato”, immettendo in questo caratteristiche proprie di cereali privi di glutine. La ricerca si muove, quindi, nella direzione opposta a quello della limitazione di frumento GM, che sembra essere la causa dell’aumento di celiachia, cercando di ovviare al problema con nuovi prodotti GM.