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Newsletter gennaio 2007
18 gennaio 2007
Gli Ogm perdono terreno. Il bilancio di Greenpeace
Fonte: Greenpeace
Il rifiuto nei confronti degli Ogm continua a crescere. Lo afferma Greenpeace in un rapporto reso noto oggi che evidenzia come sia in continua crescita l'opposizione a queste coltivazioni da parte di agricoltori, consumatori e governi. Nelle prossime ore anche l'Isaaa (International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications), un organismo finanziato dall'industria biotech, diffonderà il proprio rapporto annuale.
Leggi tutto: http://www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/comunicati/riso-soia-cotone-ogm
15 gennaio 2007
Create le prime galline ogm. Nelle loro uova proteine speciali. Serviranno a curare i tumori
Fonte: Quotidiano.net
L'istituto Roslin di Edimburgo ha manipolato il dna dei volatili con l'aggiunta di geni umani: dal loro albume si possono estrarre proteine preziose per la produzione di medicinali. In futuro le sostanze potrebbero essere impiegate per produrre farmaci costosissimi
Leggi tutto l’articolo: http://qn.quotidiano.net/chan/salute:5456390:/2007/01/17:
9 gennaio 2007
Uno a uno sugli Ogm
Fonte: Il Salvagente, 4-11 gennaio 2007-01-11
Uno pari: è il bilancio nell’ultima battaglia europea sugli Ogm. I paesi più interessati alla coltivazione massiccia di organismi geneticamente modificati (come Inghilterra, Olanda, Svezia e Repubblica Ceca) hanno ottenuto il permesso di assegnare il marchio Bio anche agli alimenti che contengono fino allo 0,9 per cento di Ogm, come previsto per l’agricoltura tradizionale (lasciando sbiadire, di fatto, il marchio biologico). In compenso, è stata bocciata la proposta che mirava ad annullare, in Austria, il divieto per le coltivazioni Ogm. Gli Stati, quindi, possono scegliere, in completa autonomia, di applicare le regole che preferiscono, comprese le più restrittive. Con soddisfazione di Austria, Belgio, Grecia e Ungheria. E magari, in futuro, dell’Italia.
4 gennaio 2007
Ogm. De Petris: no a bistecche biotech, scelta avventata
Fonte: Dire
“La proposta dell'Aduc di autorizzare la vendita di bistecche biotech in Italia ci sorprende. E' singolare che proprio un'associazione che difende i consumatori dimentichi che il morbo della mucca pazza e' stato causato dalla violazione delle regole naturali. Tra l'altro i consumatori italiani hanno gia' ampiamente espresso in maniera molto netta la loro contrarieta' agli organismi geneticamente modificati". Lo afferma la senatrice dei Verdi Loredana De Petris, capogruppo in commissione Agricoltura. In Italia- prosegue De Petris- "non si pone il problema di incentivare gli allevamenti biotech, ma di tutelare la qualita', vera garanzia per i consumatori. E' necessario, inoltre, applicare il principio di precauzione onde evitare rischi per la salute delle persone e per garantire la qualita' dei nostri prodotti". Le bistecche geneticamente modificate - conclude la capogruppo dei Verdi in commissione Agricoltura - "non sono una scelta saggia per la salute, l'ambiente e l'economia. Sono solo un regalo agli interessi delle grandi multinazionali del biotech".
4 gennaio 2007
L'ape OGM
Fonte:Blog di Beppe Grillo, www.beppeglillo.it
Le api che si nutrono di prodotti OGM non li apprezzano. Sono rimaste indietro. Non si sono evolute. E’ difficile stare al passo con la razza umana. Il loro scarso apprezzamento è tale che, dopo un po’, muoiono. Ma prima passano il messaggio. E sui campi OGM non si vede più un’ape. Le api, prima di morire, producono miele OGM. Noi mangiamo miele OGM senza saperlo. Ci farà bene? Lo scopriremo solo morendo. E’ il bello dell’OGM. Stupisce sempre. Come fanno gli apicoltori a sapere che le loro api sconfinano in campi OGM? Le api si muovono senza precauzioni. Vanno di fiore in fiore. Di coltivazione OGM in coltivazione OGM. Anche in quelle sperimentali. Di prodotti OGM non ancora approvati.
Per leggere tutto il post: http://www.beppegrillo.it/2007/01/lape_ogm.html