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Newsletter marzo 2005
1/03/05
Gli ambientalisti salvano la Russia dagli ogm.
Fonte: Reuters, di Aleksandras Budrys.
In Russia produttori agricoli e scienziati hanno confermato che è proprio l’aggressiva campagna di opposizione agli ogm che permetterà alla Russia di restare fuori dal gruppo dei paesi che li coltivano. A tutt’oggi nel paese non esiste alcun bando sulla produzione degli ogm tuttavia, ogni tentativo di avviarne la coltivazione è fallito miseramente grazie al fatto che il permesso di coltivare tali sementi è estremamente difficile da ottenere.
3/03/05
In Brasile la battaglia contro gli ogm si combatte ancora una volta in tribunale.
Fonte: Genet.
In Brasile, la battaglia contro gli ogm dovrà ora continuare in tribunale dato che la legge sulla biosicurezza recentemente approvata è totalmente anticostituzionale. L’ IDEC, l’Istituto Brasiliano per la Difesa dei Consumatori, ha infatti annunciato di voler adire alle vie legali nel tentativo di revocare la decisione del congresso. La nuova legge stabilisce che le procedure per l’ottenimento dell’autorizzazione a coltivare ogm e a compiere ricerche sulle cellule staminali dovranno essere enormemente facilitate. Tuttavia, ciò contravviene ad uno dei principi fondamentali della costituzione brasiliana adottata nel 1988 secondo cui prima che una qualsiasi legge venga approvata è necessario compiere specifici studi per verificarne l’impatto ambientale.
7/03/05
Incerta la sorte del nuovo mais gm nonostante l’approvazione dell’EFSA.
Fonte: Reuters, di Jeremy Smith.
L’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, si è espressa a favore della coltivazione del 1507, l’ultima novità della Pioneer e della Dow AgroSciences in fatto di mais transgenico. Tuttavia, ci vorranno ancora molti mesi prima che la decisione dell’EFSA venga sottoposta all’esame dei comitati specialistici in Europa. Prima di allora, una commissione di esperti scelti nei vati stati membri si dovrà riunire per decidere sull’autorizzazione delle importazioni del prodotto il cui impiego non riguarderebbe la coltivazione ma verrebbe limitato alla produzione industriale, compresi i mangimi animali. Intanto Greenpeace ha sottolineato che il nuovo mais contiene la bellezza di sette frammenti di geni modificati e che il numero e la struttura di tali frammenti rendono altamente probabile il verificarsi di mutazioni impreviste nel genoma del prodotto. Ne consegue che la probabilità che si presentino rischi per la sicurezza alimentare umana è altissima. C’è anche da ribadire che tre membri tedeschi dell’EFSA sono stati aspramente criticati dai media per aver spudoratamente cooperato con l’industria biotecnologica e che due di essi hanno persino preso parte agli spot pubblicitari delle aziende pro-gm.
8/03/05
Prima vittoria mondiale contro la bio-pirateria!!
Fonte: Genet.
In quella che può essere definita una vittoria senza precedenti, l’Ufficio Brevetti Europeo ha revocato nella sua interezza il brevetto su un funghicida derivato dalla manipolazione genetica dei semi del Neem, un albero tipico del patrimonio vegetale dell’India. La disputa risale a dieci anni fa quando l’attivista Vandana Shiva, insieme a Magda Aelvoet, l’allora presidente dei Verdi al Parlamento Europeo e all’IFOAM, la Federazione Internazionale delle Associazioni per l’Agricoltura Biologica, diedero inizio ad una battaglia legale affinchè venisse riconosciuto il fatto che le proprietà funghicide del Neem sono conosciute in India da molti secoli. Pertanto la pretesa di un brevetto su di esse non era altro che uno dei numerosi esempi di come le multinazionali del gene facciano abuso del diritto internazionale per consentire ad un gruppo di corporazioni, scienziati e paesi del nord di appropriarsi delle ricchezze biologiche naturali del sud.
11/03/05
La Bulgaria bandisce gli ogm.
Fonte: Reuters.
In Bulgaria il parlamento ha approvato una legge che vieta la produzione e la vendita di alcuni Ogm. Tra questi, il grano, il tabacco, l’uva, il cotone, le rose e tutti i tipi di frutta e di verdura. L’elenco include anche tutti gli Ogm vietati nell’EU di cui la Bulgaria diverrà membro nel 2007. Gli Ogm che non sono nell’elenco continueranno ad essere strettamente regolamentati e dovranno essere chiaramente etichettati come tali.
11/03/05
In Australia gli ogm perdono popolarità.
Fonte: Reuters, di Michael Byrnes.
In Australia la recente opposizione dei consumatori agli Ogm ha costretto i tre maggiori produttori di pollame a porre fine all’utilizzo dei mangimi gm importati. La decisione è stata provocata dalle migliaia di lettere, fax e telefonate da parte di consumatori infuriati grazie alla campagna anti-Ogm portata avanti da Greenpeace.
15/03/05
In Tanzania gli agricoltori si battono contro gli ogm.
Source: The Guardian, Tanzania.
Due associazioni di agricoltori hanno invitato il governo federale della Tanzania a rielaborare le politiche sugli Ogm in quanto le proposte fin’ora discusse contravvengono all’Accordo di Cartagena. Il governo dovrebbe rinunciare all’adozione delle biotecnologie e concentrarsi invece sullo sviluppo di pratiche di agricoltura sostenibile allo scopo di migliorare la sicurezza alimentare.
15/03/05
Kraft e Campbell determinate a contaminare la Cina.
Fonte: China Daily.
Greenpeace ha accusato la Kraft e la Campbell di avvalersi di standard differenti nelle proprie politiche sugli Ogm. Tra dicembre e gennaio scorso un totale di 28 prodotti acquistati nei mercati di Beijing e Guangzhou, la capitale della provincia meridionale di Guangdong, sono stati sottoposti a test di controllo dalla GeneScan sotto l’egida di Greenpeace. I risultati dei test hanno dimostrato che i cracker Ritz della Kraft e le minestre di granturco della Campbell contengono ingredienti a base di soia gm. Mentre entrambe le multinazionali hanno promesso di non utilizzare Ogm in Europa, nulla è stato garantito per i prodotti che vengono commercializzati in Cina. Greenpeace ha invitato le due aziende a fermare le vendite di prodotti a base di Ogm in Cina in quanto i consumatori hanno diritto agli stessi standard di sicurezza alimentare in tutti i paesi. Ciò anche alla luce di alcuni recenti sondaggi che hanno dimostrato che il numero di consumatori cinesi che si oppongono agli Ogm è in vertiginosa crescita. Per la precisione, il 57% degli intervistati ha dichiarato di preferire prodotti convenzionali, ciò rappresenta ben il 40% in più rispetto alle cifre registrate nei sondaggi precedenti.
16/03/05
La Monsanto conferma: niente grano gm.
Fonte: Reuters, di K.T. Arasu.
Nel corso di un comunicato recente la Monsanto ha dato conferma dell’alta improbabilità che il progetto di produrre semi di grano transgenici venga riesumato.
16/03/05
I consumatori nigeriani insistono: “No agli ogm!”.
Fonte: Angola Press.
Nel corso di un seminario tenutosi nella città di Lagos in occasione della Giornata per i Diritti dei Consumatori nel Mondo, l’Unione dei Consumatori Nigeriani ha ribadito la propria opposizione agli Ogm e ha esortato il governo federale a modificare le proprie politiche su tali “pericolosi prodotti”.
17/03/05
Il cotone BT delude ancora una volta.
Fonte: Genet.
Stando alle conclusioni di un recente studio, la performance del cotone Bt peggiora di anno in anno. La ricerca è stata condotta in India, nelle province di Andhra Pradesh, Warangal, Guntur, e Prakasam e ha coinvolto un totale di 209 aziende agricole a conduzione familiare. L’analisi dei campioni prelevati ha innanzi tutto confermato che varietà non approvate si sono diffuse con rapidità senza che ciò abbia tuttavia suscitato alcuna reazione da pare delle istituzioni. Inoltre, la caduta prematura delle balle di cotone ha determinato il seccarsi delle radici e, in conseguenza, la resa del prodotto è stata assai bassa. Ancora, la qualità della fibra è scadente e ciò ha provocato un valore di mercato necessariamente basso. Ma soprattutto: agricoltori e scienziati locali hanno affermato di poter provare che gli esperti impiegati dal Ministero dell’Agricoltura per raccogliere dati sulla produttività del cotone Bt stanno falsificando le cifre sia per quanto riguarda la resa che la quantità di pesticidi utilizzati.
17/03/05
Applicati in India gli standard agricoli europei.
Fonte: Financial Express, India, di Ashok B. Sharma.
In India, la Ficci, Federazione delle Camere di Commercio e dell’Industria, in collaborazione con la Norad, l’Agenzia Norvegese per lo Svilupppo e la Cooperazione, ha stabilito che gli stessi standard vigenti nella regolamentazione della produzione agricola nei mercati europei verranno applicati alle aziende orticole del paese. Lo scopo di tale mossa è quello di tenere gli agricoltori lontani il più possibile dagli Ogm. L’insieme di tali standard, denominato Eurepgap, specifica chiaramente che la coltivazione di qualsiasi prodotto derivato da modificazione genetica in India dovrà conformarsi alla normativa europea.
17/03/05
L’Argentina critica l’arroganza della Monsanto sulle royalty.
Fonte: Dow Jones, di Taos Turner.
Il governo argentino ha aspramente criticato l’atteggiamento arrogante della Monsanto nella conduzione della propria battaglia per la riscossione delle royalty sui semi della soia gm. La Monsanto continua infatti ad insistere di avere il diritto di pretendere il pagamento delle royalty sulle esportazioni argentine una volta che queste raggiungono i paesi che ne riconoscono il brevetto. Tuttavia, la multinazionale non possiede alcun brevetto sulla soia Roundup Ready coltivata in Argentina, per cui il governo ha ribadito che le minacce di “trascinare in tribunale” gli esportatori argentini sono del tutto ridicole e inaccettabili.
21/03/05
È la fine per gli ogm in Gran Bretagna: troppo alti i rischi per l’ambiente.
Fonte: The Independent, UK.
È il colpo di grazia. I risultati dei quattro anni di sperimentazione in campo aperto degli Ogm hanno confermato che essi presentano alrissimi rischi per l’ambiente. In breve, essi mostrano che i potentissimi erbicidi tollerati dagli ogm danneggiano gravemente una flora e una fauna già devastate dale pratiche di agricoltura intensive. Il destino degli Ogm in Gran Bretagna è dunque segnato, almeno per il prossimo futuro.
21/03/05
È illegale il documento ufficiale sulla co-esistenza degli ogm in Europa.
Fonte: Genet.
Ambientalisti e associazioni di consumatori hanno ribadito che il documento ufficiale contenente le linee guida sulla regolamentazione degli ogm e pubblicato dalla Commissione Europea non ha validità legale. Pertanto le ONG hanno chiesto che esso venga ritirato e rivisto. Secondo quanto stabilito nella direttiva, la regolamentazione della coesistenza tra ogm e varietà convenzionali e biologiche, deve attenersi alle misure stabilite nella direttiva sull’etichettatura, che attualmente stabilisce dei livelli di contaminazione accettabili fino allo 0,9%. Il documento stabilisce inoltre che le misure preventive non devono assolutamente tenere in considerazione i rischi per l’ambiente ma devono soltanto concentrarsi sulle implicazioni economiche. È ovvio che se gli stati membri si baseranno su tali linee guida, la contaminazione in larga scala da parte degli Ogm non sarà più un rischio ma una realtà!
21/03/05
Gli ogm fuori dall’Africa, protestano le ONG.
Fonte: Genet.
In Nigeria, l’associazione Environmental Rights Action/Friends of the Earth ha esortato il governo africano a non aprire le porte agli Ogm. Nel corso di una conferenza regionale a cui hanno partecipato scienziati, rappresentanti del governo e della società civile provenienti da oltre dieci nazioni africane, gli ambientalisti hanno presentato un nuovo studio in cui viene dimostrato che la pressione affinchè l’Africa accetti gli Ogm è vertiginosamente aumentata nel corso degli ultimi dieci anni e che, al contrario, i loro rischi non sono affatto diminiutiù. Lo studio fa inoltre riferimento ad una fuga di informazioni sulle intenzioni della Monsanto di contaminare le forniture alimentari con Ogm. Il testo della ricerca è disponibile nella sua interezza al sito http://www.eraction.org/publications/eragmoreport.pdf
22/03/05
I Verdi criticano la Commissione Europea ma mancanza di spirito democratico e prudenza.
Fonte: Genet.
L’associazione Amici della Terra ha duramente attaccato la Commissione Europea per aver anteposto gli interessi economici alla sicurezza dei cittadini e dell’ambiente. La Commissione ha infatti recentemente annunciato politiche sugli ogm che costringono gli stati membri ad accettare gli ogm a dispetto della continua e sempre crescente opposizione da parte dei consumatori. Nello specifico, la nuova direttiva prevede che l’approvazione di nuovi Ogm avverrà nonostante la riluttanza degli stati membri per i problemi di sicurezza alimentare; che verranno sottoposte alla commione sull’ambiente proposte di legge che obbligano gli stati membri a revocare le moratorie sugli ogm e che nuovi ogm verranno approvati per la coltivazione anche se una adeguata normativa sulla coesistenza e sui rischi di contaminazione non è ancora stata messa in atto.
22/03/05
Gli USA investigano sulla vendita di granturco gm illegale.
Fonte: Nature, di Colin Macilwain.
La rivista scientifica Nature ha pubblicato un articolo in cui si conferma che negli USA, nel corso degli ultimi quattro anni, è stata commercializzata una varietà di granturco gm non approvata per il consumo alimentare umano. La notizia è stata data alle autorità statunitensi alla fine dello scorso anno dalla Syngenta, l’azienda che produce il prodotto. Tra il 2001 e il 2004 l’azienda ha prodotto e venduto centinaia di tonnellate di semi di granturco Bt10, un prodotto contenente una modificazione genetica non ancora autorizzata. Le autorità federali hanno assicurato che non esiste alcun rischio per l’uomo o per l’ambiente in quanto la varietà è molto simile ad un’altro prodotto già approvato per il consumo e la vendita. Intanto, il Ministero dell’Agricoltura e l’FDA hanno aperto una serie di inchieste e la Syngenta rischia una multa fino a $500,000.
22/03/05
Biowatch si appella contro il pagamento delle spese legali.
Fonte: Cape Times, Sud Africa, di Melanie Gosling.
Nonostante la vittoria di Biowatch SA nella disputa legale contro il governo sudafricano e la Monsanto sull’accesso alle informazioni sugli ogm, il tribunale deliberato che deve essere Biowatch a pagarne le spese legali. La ONG si è appellata alla decisione della High Court di Pretoria adducendo che attribuire le spese al vincitore di una causa è contrario a qualsiasi principio legale.
30/03/05
L’ Iowa approva una legge assurda!
Fonte: DesMoines Register, USA, di Jonathan Roos.
In Iowa, la commissione governativa sull’agricoltura ha approvato una proposta di legge che vieta alle autorità locali di imporre bandi sulla coltivazione degli ogm. La legge dovrà ora passare al Senato per l’approvazione finale. È ovvio che i poteri delle istituzioni locali stanno dunque per essere sacrificati a favore degli interessi delle multinazionali del gene!
29/03/05
Il Brasile si arrende agli ogm.
Fonte: Reuters.
Luiz Inacio Lula da Silva, il primo ministro brasiliano, ha approvato una proposta di legge che legalizza gli Ogm e regolamenta il settore delle biotecnologie e la ricerca sulle cellule staminali. Immediate le proteste di agricoltori, ambientalisti, scienziati e gruppi religiosi. La legge consente al CTNBio, l’organo governativo delle biotecnologie, di autorizzare la sperimentazione e la commercializzazione di nuovi Ogm sui mercati locali. Intanto, la decisione del CTNBio di approvare la coltivazione e la vendita di una varietà di cotone gm è già incorsa nelle obiezioni del Ministero dell’Ambiente in quanto essa contravviene al principio di precauzione, alla normativa brasiliana sull’ambiente e al Protocollo Cartagena sulla biosicurezza. Il Ministero ha in particolare sottolineato che la decisione del CTNBio si basa su studi non ufficiali in cui non è stato accertato l’impatto di tale varietà di cotone sul patrimonio ambientale brasiliano.
31/03/05
Mais illegale: la Syngenta fa il gioco sporco .
Fonte: Genet.
Nel corso del comunicato sulla contaminazione da parte del mais Bt10, la Syngenta ha deliberatamente tentato di ingannare il pubblico omettendo di menzionare, tra l’altro, il fatto che il Bt10 contiene un gene che provoca resistenza agli antibiotici. Persino l’ EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, che raramente critica gli Ogm, ha dichiarato che “bisogna scongiurare la presenza di tale tipo di geni da Ogm destinati ai mercati mondiali”. L’episodio di contaminazione da parte del Bt10 è solo l’ultima delle conferme di quanto gli Ogm si sviluppino in maniera del tutto imprevedibile, della totale inefficienza delle procedure di sicurezza della Syngenta, della completa assenza di controlli sugli Ogm negli USA e dell’inefficacia dei controlli in Europa.