COMUNICATO EQUIVITA
25.04.2014
L’ORA della RESA
Il TAR boccia il ricorso del Friuli al decreto del Governo Letta che nel 2013 ha bloccato per 18 mesi ogni coltivazione transgenica in Italia
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Il Comitato scientifico EQUIVITA si augura che infine sia giunta l’ora della resa per l’associazione Futuragra che da almeno cinque anni si ostina a voler ostacolare la scelta di una nazione, l’Italia, che ha deciso: NO agli Ogm.
L’Italia ha fatto resistenza agli Ogm da lungo tempo (pure all’epoca della “direttiva sui brevetti sul vivente”, la 98/44, facendo ricorso contro di essa) e ha saputo farsi largo in Europa: ha influenzato e determinato la scelta di una percentuale sempre più vasta dei cittadini dell’intero continente, con argomenti fortemente documentati che spaziano dalla scienza alla politica, dalla tutela della salute a quella della propria sovranità alimentare e dell’economia della nazione (vedi www.equivita.it)
Il Comitato scientifico Equivita - che fu il primo a svelare e far naufragare il progetto di semina del mais modificato Mon810 dell’associazione friulana, rivelando l’imminente pubblicazione in Friuli delle linee guida per la coesistenza tra Ogm e colture tradizionali - esprime grande soddisfazione per il NO di risposta del TAR del Lazio alla richiesta proveniente dal Friuli di abrogare il decreto del Governo Letta, in quanto esso ha, nel luglio scorso, vietato la coltivazione di Ogm in tutta Italia.
Difficile ricordare tutti gli alti e bassi di questa strategia di conquista, guidata delle multinazionali biotech e durata almeno cinque anni. In questi cinque anni abbiamo visto minacciati – dall’inquinamento genetico che avrebbe prodotto l’adozione degli Ogm – alcuni dei nostri beni naturali più importanti: la produzione agricola ovunque apprezzata per la sua qualità e specificità, strettamente legata al territorio d’origine e alle tradizioni e culture locali. (vedi NOTA qui sotto)
Il comitato scientifico EQUIVITA si augura che, da ora in poi, nessuno voglia più in Italia o altrove prevalere sul benessere generale, sulla salute, sulla sovranità e autodeterminazione alimentare dei cittadini.
Non vogliamo pagare i brevetti ad ogni raccolto e vogliamo disporre delle scelte del nostro futuro.
NOTA:
Il primo molto tempestivo intervento di Governo fu quello nel 2010 del Ministro delle Politiche Agricole Zaia, che del resto si limitò ad applicare la normativa italiana per la coesistenza (ddl 212/2001) annullando un’assurda sentenza del Consiglio di Stato, al quale era ricorsa Futuragra, e che aveva al contrario spalancato le porte alle semine Ogm.
Nel 2011 l’associazione fece ancora ricorso al TAR, contro una nuova legge sulla coesistenza del Friuli -Venezia Giulia, poco gradita perchè “di fatto vietava la coltivazione di Ogm” ... Quest’ultimo ricorso fu - incredibilmente - accolto dal TAR e arrivò ad annullare il decreto del Ministro Zaia!
Nel 2013 il Governo Letta vietò per 18 mesi le coltivazioni Ogm in tutta Italia.
Nuovo ricorso dell’associazione, che questa volta è - fortunatamente - lo stesso TAR a bocciare. Speriamo che questa sentenza metta la parola fine ad una storia troppo lunga di arroganza e di egoismi.
EQUIVITA
Comitato Scientifico
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