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Roma, 22 aprile 2008
Gentile dottoressa, gentile dottore,
spesso ci viene chiesto: come è possibile che esista ancora la sperimentazione animale? Come Lei saprà, l'obbligo delle prove sugli animali venne legalizzato in tutto il mondo nel secolo scorso quando le nuove conquiste della scienza e le scoperte dei prodotti di sintesi avevano creato l'illusione che ogni fenomeno naturale potesse essere ricreato in laboratorio. Oggi sappiamo che, a causa della complessità di ogni essere vivente, strettamente legato al suo ambiente di vita e sul quale agiscono un numero infinito di variabili, una specie animale non può in nessun caso essere modello sperimentale di un'altra specie.
La sperimentazione animale è un grave errore metodologico che inquina la ricerca medica senza dare alcuna indicazione utile per l'uomo.
La legge che impone la sperimentazione animale viene oggi conservata, da un lato per l'inerzia mentale che ha sempre ritardato un rinnovamento culturale e, dall'altro, per gli enormi interessi economici e professionali ad essa collegati, interessi che vanno ben oltre il commercio di animali da laboratorio:
- la prova sull'animale è lo strumento principe per costruire voluminosi curriculum e pubblicazioni dette "scientifiche".
-la prova sull’animale, il cui risultato varia totalmente da specie a specie, consente alle aziende chimiche, con la scelta della specie da usare, di introdurre sul mercato qualsiasi sostanza, fornendo prove di tossicità tranquillizzanti (e avranno sempre prevalenza le sostanze più funzionali agli interessi economici dei produttori).
- la sperimentazione animale fornisce inoltre ai produttori , con l’incertezza della prova” un ottimo strumento per sottrarsi alla responsabilità civile nei numerosi casi di danni accertati alla salute umana.
- è anche lo strumento principe per immettere sul mercato quantità sempre maggiori di farmaci, spesso causa di nuove malattie, e per creare in questo modo una crescita esponenziale di domanda ed offerta, in un'ottica di profitto anziché di ricerca della salute.
I farmaci così prodotti sono talvolta tossici o teratogeni e causano catastrofi farmacologiche spesso tenute segrete, ed anche danni più minuti, striscianti e diffusi, di cui tutti siamo vittime.
La sperimentazione animale deve essere abolita perché è l'alibi per una sperimentazione sull'uomo senza adeguate garanzie (è l'uomo la vera cavia per ogni nuovo prodotto immesso sul mercato) ed induce il medico ad avvicinare l'ammalato con visione meccanicista e settoriale anziché nella sua globalità, facendogli dimenticare che la medicina è, molto più che scienza sperimentale, scienza dell'osservazione.
Sperando vivamente in questa Sua adesione, Le inviamo i nostri migliori saluti
Arch. Fabrizia Pratesi