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Comunicato EQUIVITA
9 febbraio 2022
UN ESALTANTE MOMENTO STORICO
La giornata dell'8 febbraio 2022 segna un momento storico importantissimo per la Democrazia italiana, e con molta probabilità anche per quella europea. Chi non lo avesse ancora letto può riempirsi di gioia leggendo queste poche righe, perchè le due frasi che hanno allungato l'articolo 9 e l'articolo 41 della nostra Costituzione Italiana avranno di certo un progressivo impatto sulla nostra politica e le aspettative future delle nuove generazioni. Ecco per voi i due articoli con le parti aggiunte evidenziate in grassetto.
Articolo 9 : tra i “principi fondamentali della Costituzione”:
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.
La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.
Articolo 41: tra i “diritti e doveri dei cittadini, settore Rapporti economici”
L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale, o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.
Ringraziamo di tutto cuore i nostri rappresentanti alla Camera che (TUTTI meno uno) hanno con il loro voto resa possibile la svolta per la quale il Comitato Scientifico EQUIVITA si è sempre assiduamente prodigato. Ciò nella convinzione che solo la difesa dei beni comuni racchiusi nelle parole ambiente, biodiversità ed ecosistemi può salvare la vita di ciascuno e può garantire la sopravvivenza della nostra specie.
Ringraziamo ugualmente i tanti movimenti che, da Porto Alegre in poi, hanno lottato insieme a noi per questa svolta, come pure in difesa di tutti i viventi.
Siamo certi che l’esempio dell’Italia non sarà il solo a contagiare il mondo.
UN’ALTRA NOTIZIA DI GRANDE RILIEVO si aggiunge infatti a sostegno della votazione italiana.
Essa viene da Basilea, capitale svizzera delle industriefarmaceutiche(Novartis, Roche, Sandoz, ecc.),dove Verdi e Socialisti hanno chiesto l’introduzione nella legge cantonale, che sarà votata domenica entrante, dei “diritti fondamentali per i primati”. Se accettata, essa comporterà il diritto alla vita e alla ”integrità fisica e mentale dei primati non umani”.
Ci auguriamo che i promotori della legge non esitino ad invocare, contemporaneamente alla tutela dei diritti fondamentali di questi animali, “altamente intelligenti, particolarmente sensibili al dolore e in grado di provare empatia”, la necessità, invocata da un numero crescente di scienziati, di sostituire il fallace modello animale nella ricerca scientifica. Oggi vi è infatti un ampio numero di metodi alternativi riconosciuti ben più validi, ed i produttori di farmaci restano spesso legati alla sperimentazione animale solo in quanto essa fornisce una facile copertura legale e la possibilità di pilotare i risultati (ad esempio, cambiando la specie o il ceppo dell’animale).
Comitato scientifico EQUIVITA
www.equivita.it - <[email protected]>
tel 06.32110421 – 335 8444949
ccp: Fondo Imperatrice Nuda contro la
Sperimentazione Animale-1026977056
COMUNICATO EQUIVITA
15.01.2022
Chimera uomo-animale? Una logica perversa
______________________________________________________________
Il Comitato Scientifico EQUIVITA esprime profondo sdegno e disapprovazione per una grave decisione presa dagli USA, con una incredibile speciale autorizzazione della FDA, Food and Drug Administration. Quella di procedere con la creazione di una chimera uomo-animale per risolvere la richiesta di un malato terminale che non aveva ricevuto alcuna donazione di organo umano.
Una decisione che scavalca ogni limite di logica e di correttezza scientifica, prima ancora che di etica, per non citare i numerosi trattati internazionali (vedi NOTA) che sono stati infranti con l’intervento, avvenuto il 7 gennaio scorso.
Una decisione che non tiene conto di come gli xenotrapianti siano già sempre miseramente falliti a causa dell’alto rischio che vi è in essi di diffusione nell’uomo di virus o retrovirus provenienti da altre specie. Questi virus, grazie alla immunosoppressione praticata per evitare il rigetto, troverebbero condizioni ideali, passando all’uomo, per tramutarsi in agenti patogeni umani!
Inoltre, la decisione del FDA avviene proprio oggi, nel momento in cui:
1) in tutto il mondo stiamo vivendo la pandemia del Covid, la cui diffusione è stata comunemente attribuita proprio ad un virus proveniente da altra specie animale!
2) la diffusione della PSA, Peste Suina Africana, potrebbe contagiare ancor più facilmente chi ha subito uno xenotrapianto proprio da maiale.
Per chi non fosse informato, il progetto di usare nell’uomo organi provenienti da “chimere uomo-animale” (rilanciato a varie riprese e sempre fallito) prevede che vengano anzitutto introdotti dei geni umani negli animali destinati al trapianto, trasformando questi in chimere uomo-animale, come precisava il famoso promotore degli Xenotrapianti, il chirurgo Thomas Starzl (The Lancet. 1993,341,65-71). In quanto al trapiantato, definito da Starzl “chimera post-operatoria”, studi scientifici hanno dimostrato che le cellule dell’animale si diffondono poi in tutto il corpo (a tale punto che, secondo il dott. White, collega di Starzl, è utile trapiantare prima dell’intervento un poco di midollo osseo dell’animale donatore nel paziente destinato al trapianto, per renderlo più “compatibile”).
Nell’anno 2000 il governo britannico si accinse ad autorizzare la prima prova clinica di xenotrapianto, ma fu stabilito che il paziente che si sottoponeva a tale intervento dovesse impegnarsi per iscritto a non avere figli, a dichiarare tutti i suoi partner sessuali e conviventi, e a rendersi disponibile ad un confinamento nel caso dell’insorgere di qualche problema. E Il progetto misteriosamente fallì…
E’ necessario anche elencare il rischio che corre il paziente stesso, dovuto all’immensa differenza che intercorre, in ogni minima parte, tra lui e l’animale (la differenza che rende in generale le prove fatte sugli animali non predittive per l'uomo). Il rischio va dal rigetto iperacuto, in cui l’organo trapiantato si necrotizza, a quello dei frequenti tumori, causati dalle dosi massicce di immunosoppressori.
Vi sarebbero ancora vari altri argomenti, ma quelli elencati ci sembrano più che sufficienti.
Chiudiamo dunque con una domanda provocatoria ma di significato, rivolta a chi sostiene che gli xenotrapianti si debbano portare avanti: un malato bisognoso di trapianto multiplo, ad esempio cuore-fegato-reni potrà ricorrere allo xenotrapianto senza perdere i suoi diritti civili di “essere umano”?
Il Comitato Scientifico EQUIVITA, si è battuto per lunghi anni contro la brevettabilità della materia vivente, Tale brevettabilità, oggi messa sotto accusa da una vasta maggioranza, ha aperto la strada ad un uso improprio del nostro Bene Comune più prezioso: le piante, gli animali e il corpo umano stesso. EQUIVITA condanna una ricerca scientifica mossa da interessi di mercato e poco rispettosa dei principi etici e scientifici che dovrebbero guidarla.
NOTA: Ecco alcuni soltanto dei Trattati Internazionali disattesi:
- La Convenzione sulla Biodiversità di Rio de Janeiro (1992)
- La Convenzione sulla Bioetica del Consiglio d’Europa (1996)
- La Dichiarazione dell’Unesco in difesa del Genoma Umano (1997), fatta propria dall’Assemblea Generale dell’ONU e inserita in:
LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UMANI.
- Ecc, ecc.
Vi inoltriamo un comunicato di Europa Verde:
Bruxelles, 27 Agosto 2021
BRASILE, PROTESTE CONTRO ESPROPRIAZIONE DELLE TERRE INDIGENE. EVI E BONELLI (EUROPA VERDE): SERVE AZIONE INTERNAZIONALE A TUTELA DEGLI INDIOS
Continua a Brasilia la protesta degli indios che, con una mobilitazione di migliaia di partecipanti, che ha visto riunite le 176 diverse popolazioni provenienti da tutte le regioni del Paese, aspettano la sentenza della Corte Suprema federale sul futuro delle terre indigene protette.
“Questa sentenza ha una portata storica, perché un esito sfavorevole priverebbe di fatto non solo le popolazioni indigene, ma l’intero pianeta, di uno dei territori più ricchi di biodiversità al mondo, lasciandolo nelle mani delle grandi industrie alimentari, di sfruttamento minerario, e cercatori d’oro e rendendo ancora più drammatico il fenomeno della deforestazione dell’Amazzonia. La battaglia per l’Amazzonia significa difendere un ecosistema strategico per il futuro del pianeta, ma anche i diritti dei popoli indios che da millenni ci vivono preservandola. Si tratta in un polmone verde di capitale importanza per il futuro di tutti, un’area che, come dimostrano i dati ONU di quest’anno, proprio perché gestita dagli indios, presenta un tasso di disboscamento tre volte inferiore rispetto a quello degli altri territori”- dichiarano in una nota stampa Eleonora Evi e Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde.
“È una lotta per la vita che ci riguarda tutti, un esito sfavorevole alle popolazioni indigene sarebbe un evidente controsenso proprio nel momento in cui la comunità internazionale è chiamata ad intervenire urgentemente sulla questione climatica con il vertice di Glasgow a novembre.
E’ necessaria una mobilitazione internazionale affinché i diritti sanciti dalle Nazioni Unite verso i popoli indigeni vengano tutelati, e allo stesso modo è indispensabile fermare accordi commerciali scellerati come quello con i Paesi del Mercosur, che di fatto cancellerebbe con un colpo di spugna tutti gli obiettivi previsti dal Green Deal, provocando una vera e propria devastazione ambientale, con un aumento vertiginoso delle emissioni di gas serra, l’incremento dell’agricoltura industriale per la produzione di carni di bassa qualità e andando ad aggravare il già serissimo fenomeno della deforestazione, con un impatto sul clima senza precedenti.
Non c’è tempo da perdere, dobbiamo agire ora e con fermezza per salvaguardare i diritti dei nativi e il futuro del nostro pianeta.
Eleonora Evi
Member of the European Parliament
Europa Verde
Committee on Environment, Health and Food Safety
Committee on Petitions
Tel +32(0)2 28 45290
Ufficio stampa + 39 3291104014
EQUIVITA,
Comitato Scientifico Antivivisezionista
rilancia il seguente
Comunicato Stampa
30.5.2021
Oggi, nella Giornata STOP PESTICIDi
il WWF Italia
sostiene il sindaco di Nepi
per difendere la sua ordinanza
CONTRO I PESTICIDI
E PER CONTESTARE l'immediato ricorso di ASSOFRUTTI !
Un'altra agricoltura è possibile e sarà lo strumento primario per mettere fine all'attuale pandemia, che trae origine dallo sconvolgimento degli equilibri naturali
Il WWF difende il disegno di legge 988 sull'agricoltura biologica e chiede alla Camera dei Deputati di approvare rapidamente il testo licenziato al Senato a larghissima maggioranza, con un solo voto contrario e un voto astenuto.
La UE ha già indicato la strada da percorrere con le sue strategie "FARM TO FORK" e "BIODIVERSITA' 2030", ovvero:
- RIDURRE del 50% l'uso dei pesticidi e del 20% dei fertilizzanti chimici ,
- DESTINARE il 10% della superficie agricola alla tutela della natura e il 25 % all'agricoltura biologica .
Nella UE è anche stata presentata una Risoluzione per indurre la Commissione a proporre analoga percorso nella futura legislazione agraria UE.
Al momento dobbiamo sostenere il sindaco di Nepi nella sua battaglia contro i pesticidi.
La vera transizione ecologica deve partire dall'abolizione del nostro uso indiscriminato di veleni !
WWF Italia
Via Po, 25, Roma
3 maggio 2021
EQUIVITA
Comitato Scientifico Antivivisezionista
RILANCIA l’appello della
LIPU
(Lega Italiana Protezione Uccelli)
“NATURA ITALIANA ADDIO ?”
Con la nuova versione del Recovery Plan tutti i timori si stanno confermando. La biodiversità è dimenticata. Un esempio su tutti: “Natura 2000, la grande rete delle zone di natura più preziosa, da difendere e conservare, non viene nemmeno citata.
Non mancano invece strade, valichi, trafori, impianti sciistici, impianti di rinnovabili senza alcuna pianificazione, il tutto favorito dal prossimo Decreto Semplificazioni, che depotenzierà la normativa di tutela.
È un vero assalto agli ultimi territori naturali del Paese. Ci hanno provato per trent'anni, ora sono a un passo dal riuscirci.
Non dobbiamo permetterlo! La LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli, sta facendo pressione sulla Commissione europea perché intervenga, chiedendo almeno una parziale correzione del Piano.
Inoltre stiamo facendo arrivare il messaggio al Presidente Draghi e al Ministro Cingolani.
Potete aiutarci firmando, andando sul nostro sito.
Il Comitato Scientifico Antivivisezionista sostiene questo appello della LIPU
Lipu
www.lipu.it
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