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Comunicato EQUIVITA - 26.5.2017
NUOVO ALLARME sul GLIFOSATO
lanciato da "Il SALVAGENTE"
Non serve vivere vicino ai campi, il rischio di essere contaminati dal glifosato è reale anche abitando al centro di una grande città come Roma. Lo sostengono le analisi condotte dal mensile "il Salvagente", in collaborazione con l'associazione "A Sud": 14 donne incinte su 14 esaminate sono risultate positive alla ricerca di glifosato nelle loro urine.
I quantitativi riscontrati vanno da 0,43 nanogrammi per millilitro di urina fino a 3,48 nanogrammi. "Impossibile dare un giudizio sulla pericolosità - spiega il Salvagente -, dal momento che non esistono quantità massime consentite. Quel che è certo è che il glifosato non dovrebbe mai essere presente nel nostro organismo, tanto meno in quello dei nascituri".
Con quali rischi? Patrizia Gentilini, oncologa e membro del comitato scientifico di ISDE - Medici per l'Ambiente, ha spiegato: "Ci sono numerosi dati sperimentali che dimostrano come il glifosato induca necrosi e favorisca la morte cellulare programmata. Quindi si tratta di una sostanza genotossica oltre che cancerogena, come ha stabilito la Iarc, non dimenticando che l'erbicida agisce anche come interferente endocrino".
Indiziata numero 1 è l'alimentazione. Non solo pane, pasta, farina e altri prodotti a base di farina. Oltre l'85% dei mangimi utilizzati in allevamenti sono costituiti da mais, soia, colza Ogm, resistenti al glifosato.
"Se non si cambia rotta nessuno può sentirsi al sicuro. Né può pensare che lo siano i propri figli, neppure se non hanno ancora visto la luce - spiega Riccardo Quintili, direttore de il Salvagente -. Tra le tante cose da cambiare c'è anche l'atteggiamento di chi dovrebbe istituzionalmente difendere i consumatori e invece spesso si macchia di conflitti di interessi che ne ottenebrano il giudizio".
Non serve vivere vicino ai campi, il rischio di essere contaminati dal glifosato è reale anche abitando al centro di una grande città come Roma. Lo sostengono le analisi condotte dal mensile "il Salvagente", in collaborazione con l'associazione "A Sud": 14 donne incinte su 14 esaminate sono risultate positive alla ricerca di glifosato nelle loro urine.
I quantitativi riscontrati vanno da 0,43 nanogrammi per millilitro di urina fino a 3,48 nanogrammi. "Impossibile dare un giudizio sulla pericolosità - spiega il Salvagente -, dal momento che non esistono quantità massime consentite. Quel che è certo è che il glifosato non dovrebbe mai essere presente nel nostro organismo, tanto meno in quello dei nascituri".
Con quali rischi? Patrizia Gentilini, oncologa e membro del comitato scientifico di ISDE - Medici per l'Ambiente, ha spiegato: "Ci sono numerosi dati sperimentali che dimostrano come il glifosato induca necrosi e favorisca la morte cellulare programmata. Quindi si tratta di una sostanza genotossica oltre che cancerogena, come ha stabilito la Iarc, non dimenticando che l'erbicida agisce anche come interferente endocrino".
Indiziata numero 1 è l'alimentazione. Non solo pane, pasta, farina e altri prodotti a base di farina. Oltre l'85% dei mangimi utilizzati in allevamenti sono costituiti da mais, soia, colza Ogm, resistenti al glifosato.
"Se non si cambia rotta nessuno può sentirsi al sicuro. Né può pensare che lo siano i propri figli, neppure se non hanno ancora visto la luce - spiega Riccardo Quintili, direttore de il Salvagente -. Tra le tante cose da cambiare c'è anche l'atteggiamento di chi dovrebbe istituzionalmente difendere i consumatori e invece spesso si macchia di conflitti di interessi che ne ottenebrano il giudizio".
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Quasi 800 mila cittadini europei hanno già firmato l’Iniziativa ICE contro il glifosato, per costruire una legge ‘dal basso’ contro l’erbicida. L’Italia non ha ancora raggiunto il quorum: per farlo servono 20 mila firme entro la fine del mese.
“E’ importante che ci sia una mobilitazione generale delle persone che hanno a cuore la loro salute e quella dell’ambiente”, dice Mammuccini. L’appuntamento centrale della campagna è il 13 maggio, quando nelle piazze italiane ed europee ci saranno banchetti per la raccolta delle firme per l’ICE, la legge di iniziativa popolare per dire
#StopGlifosato,
che è comunque possibile
appoggiare mettendo la propria firma sul sito www.stopglifosato.it
Per essere sempre informato sulle attività della Campagna StopGlifosato seguici su Facebook, (hashtag #StopGlifosato)
Aderiscono alla Coalizione italiana #StopGlifosato:
ACP-ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI - AIAB - ANABIO- APINSIEME – ASSIS - ASSOCIAZIONE PER L’AGRICOLTURA BIODINAMICA - ASSO-CONSUM – ASUD – AVAAZ - CDCA – Centro Documentazione Conflitti Ambientali - CONSORZIO DELLA QUARANTINA - COSPE ONLUS - DONNE IN CAMPO CIA LOMBARDIA - EQUIVITA - FAI - FONDO AMBIENTE ITALIANO – FEDERBIO - FEDERAZIONE PRO NATURA - FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA - FIRAB - GREEN BIZ - GREEN ITALIA - GREENME – GREENPEACE - IBFAN- ITALIA - IL FATTO ALIMENTARE- IL TEST - ISDE Medici per l’Ambiente - ISTITUTO RAMAZZINI - ITALIA NOSTRA – LEGAMBIENTE – LIFEGATE - LIPU-BIRDLIFE ITALIA - MDC-MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO - NAVDANYA INTERNATIONAL - NUPA-NUTRIZIONISTI PER L’AMBIENTE - PAN ITALIA – Pesticide Action Network - REES-MARCHE - SLOW FOOD ITALIA - TERRA NUOVA - TOURING CLUB ITALIANO - UNAAPI-UNIONE NAZIONALE ASSOCIAZIONI APICOLTORI ITALIANI – UPBIO - VAS-VERDI AMBIENTE E SOCIETA’ - WWF ITALIA - WWOOF-ITALIA
La Portavoce del Tavolo delle associazioni:
Maria Grazia Mammuccini, 3357594514
UFFICI STAMPA:
AIAB Michela Mazzali - [email protected] – Cell. 348 2652565
Lipu Andrea Mazza - [email protected] - Cell.3403642091
WWF Cristina Maceroni - [email protected] – Cell. 329.8315725
Legambiente Milena Dominici - [email protected] - Cell. 349.0597187
Luisa Calderaro – [email protected] - 06.86268353
Associazione Biodinamica Francesca Biffi - [email protected] - cell: 333 2164430
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COMUNICATO STAMPA STOP VIVISECTION
19.04.2017
Il Mediatore Europeo, la sig.ra Emily O'Reilly, respinge la denuncia presentata dai cittadini europei promotori dell'iniziativa «Stop Vivisection».
In una risposta ufficiale ricevuta il 18 aprile dagli organizzatori di «Stop Vivisection» il Mediatore Europeo afferma che «la Commissione ha rispettato il suo dovere di spiegare, in maniera chiara, comprensibile e dettagliata, la sua posizione e le sue scelte politiche riguardanti gli obiettivi della ECI “Stop Vivisection”» (vedi link sotto).
Egli aggiunge anche "La Commissione sottolinea che, per il momento, la sperimentazione animale rimane importante per la protezione della salute umana e animale, e per il mantenimento di un ambiente intatto. Mentre si lavora verso l'obiettivo finale della piena sostituzione degli animali, la direttiva 2010/63 / UE è uno strumento indispensabile a livello UE per proteggere gli animali che sono ancora necessari."
Tali dichiarazioni sono un insulto all'intelligenza di ogni cittadino UE informato su quello che succede veramente nei laboratori di sperimentazione animale.
L'ECI «Stop Vivisection» è stata lanciata nel 2012 ed è diventata una delle sole tre Iniziative storiche che hanno superato il milione di firme richiesto. La Commissione europea ha quindi invitato gli organizzatori di «Stop Vivisection» ad un'audizione parlamentare in cui gli organizzatori sono stati autorizzati a parlare, a nome di 1.200.000 cittadini europei, per un totale di soli 34 minuti in un'udienza che è durata tre ore e mezza.
Lo scopo principale di «Stop Vivisection» è stato quello di evidenziare il danno catastrofico per la salute umana e l'ambiente derivanti dalla ricerca e sperimentazione animale. La debole risposta da parte della Commissione europea e ora la bocciatura da parte del Mediatore Europeo illustrano la necessità di portare il dibattito ad un altro livello, ad esempio quello di un'inchiesta parlamentare o giudiziaria pubblica.
La nostra salute e il nostro ambiente dipendono da ciò.
Il Comitato Promotore di Stop Vivisection
www.stopvivisection.eu
English version:
STOP VIVISECTION PRESS RELEASE
19.04. 2017
European Ombudsman, Ms Emily O’Reilly, rejects complaint submitted by European Citizens’ Initiative « Stop Vivisection ».
In an official response received April 18 by the organisers of « Stop Vivisection » the European Ombudsman states that « the Commission has complied with its duty to explain, in a clear, comprehensible and detailed manner, its position and political choices regarding the objectives of the ECI “Stop Vivisection” » (see link below).
Further, that “The Commission underlines that, for the time being, animal experimentation remains important for protecting human and animal health, and for maintaining an intact environment. While working towards the ultimate goal of full replacement of animals, Directive 2010/63/EU is an indispensable tool at the EU level to protect those animals still required. »
Such statements are an insult to the intelligence of any EU citizen informed of what really goes on in animal laboratories.
The ECI « Stop Vivisection » was launched in 2012 and became one of only three historic Initiatives to attain the required one million signatures. The European Commission subsequently invited the organisers of « Stop Vivisection » to a parliamentary hearing in which the organisers were allowed to speak, on behalf of 1.200.000 european citizens, for a total of just 34 minutes in a hearing that lasted three and a half hours.
The principal aim of « Stop Vivisection » was to highlight the catastrophic damage to human health and the environment resulting from animal research and testing. The weak response by the European Commission and now the rejection by the European Ombudsman illustrate the need to take the debate to another level, for example a Parliamentary or Public Judicial Inquiry.
Our health and our environment depend on it.
The Stop Vivisection Promoting Committee
WWW.stopvivisection.eu
Inoltro da parte di EQUIVITA del
Comunicato GREENPEACE del 15.3.2017
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l’ECHA ignora le prove che il glifosato potrebbe causare il cancro
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ROMA, 15.03.17 - L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha deciso di respingere le evidenze scientifiche che mostrano che il controverso diserbante glifosato potrebbe causare il cancro. La valutazione dell’ECHA potrebbe ora aprire la strada al rinnovo per ulteriori 15 anni dell’autorizzazione per l’uso in Ue di questo diserbante, classificato come "probabilmente cancerogeno per l'uomo" dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC).
Greenpeace sottolinea che questa conclusione dell’ECHA arriva nonostante lampanti evidenze di cancerogenicità emerse e il parere contrario di oltre 90 scienziati indipendenti. Inoltre, la valutazione dell’ECHA si basa anche su studi non pubblicati, commissionati dagli stessi produttori di questo diserbante.
«L’ECHA ha fatto un gran lavoro per spazzare sotto il tappeto le prove che il glifosato potrebbe causare il cancro», dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia.
«I dati a disposizione sono più che sufficienti per vietare il glifosato in via cautelativa, ma l'ECHA ha preferito voltare lo sguardo dall'altra parte. Ora spetta quindi all’Italia rimuovere subito il glifosato dai nostri campi, a cominciare dai disciplinari agronomici di produzione integrata, dato che persone e ambiente non possono diventare topi da laboratorio dell'industria chimica», conclude Ferrario.
Come avvenuto per il parere dell’EFSA, anche la valutazione dell’ECHA è stata preparata sulla base di un dossier iniziale redatto dall'Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (BfR). La valutazione sul glifosato effettuata da questo istituto è stata pesantemente criticata da ONG e scienziati indipendenti, secondo i quali è in contraddizione con le evidenze scientifiche.
Diverse organizzazioni per la tutela di salute e ambiente hanno inoltre sollevato preoccupazioni circa possibili conflitti di interesse all’interno della commissione incaricata della valutazione del glifosato dell’ECHA, e all’utilizzo per la propria valutazione anche di studi non pubblicati forniti dalle aziende.
Quasi 500.000 cittadini dell'Unione europea hanno firmato in sole cinque settimane la petizione che chiede alla Commissione europea di vietare il glifosato in Ue, riformare il processo di approvazione dei pesticidi, e fissare obiettivi vincolanti per ridurre l'uso dei pesticidi nell’Unione europea.
Link Iniziativa dei cittadini europei per vietare il glifosato:
http://www.greenpeace.org/italy/it/Cosa-puoi-fare-tu/partecipa/stop-glifosato/
CONTATTI:
Ufficio stampa, 06.68136061 int. 203/123
Felice Moramarco, ufficio stampa, 348.7630682
Federica Ferrario, campagna Agricoltura sostenibile, 348.3988616
Comunicato EQUIVITA
10.03.2017
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Quello che tutti devono sapere
Come recentemente diffuso da GREENPEACE e poi da molti scienziati e molte Ong, il glifosato, diserbante utilizzato in agricoltura, è stato classificato dalla IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) come "probabilmente cancerogeno".
l’International society of doctors for environment (ISDE, in italiano "Medici per l' Ambiente") ha recentemente chiesto all’Europarlamento e alla Commissione europea di bandire immediatamente e permanentemente la produzione, il commercio e l’utilizzo del glifosato su tutto il territorio europeo. Questa sostanza è presente ovunque, nei prodotti da forno, nelle acque superficiali e di falda, nel latte materno e in quasi la metà dei campioni di urine di abitanti di molte città europee.
Stiamo quindi assistendo a una vera e propria alterazione dell’equilibrio ambientale, ad una inconsapevole sperimentazione planetaria su di noi di una sostanza potenzialmente molto tossica.
Tra i principali rischi: il linfoma, il carcinoma della mammella, i tumori della sfera riproduttiva, l’infertilità maschile, la disbiosi intestinale.
Alcuni stati europei ne hanno da tempo vietato la vendita (Russia e Danimarca), l’Olanda lo ha fatto qualche mese fa e la Francia ci sta lavorando.
Va detto che l'attuale battaglia contro il glifosato (il diserbante più diffuso, ma solo uno dei molti in uso, che rappresentano una sola categoria dei tanti pesticidi in uso) è una battaglia assai importante, anche perchè emblematica: serve a mettere in evidenza il rischio assai grave di un modello di sviluppo agricolo industriale errato, che favorisce i profitti economici di alcuni produttori (in particolare le aziende che, attraverso i brevetti sulla materia vivente hanno "conquistato" immensi territori agricoli con le colture Ogm) e trascura la sicurezza di tutti, in particolare dei più deboli, come i bambini.
Il Comitato Scientifico EQUIVITA ha sin dagli anni '90 intrapreso la battaglia contro i pesticidi, in particolare contro:
- I diserbanti (come il Glifosato) il cui uso viene quadruplicato nelle colture Ogm (vedi rapporto IAASTD dell'ONU)
- Gli insetticidi, il cui uso è autorizzato e promosso con disinvoltura da molti Comuni, nei luoghi maggiormente abitati - per le disinfestazioni antizanzare in particolare - il più delle volte senza la minima logica scientifica e senza le più elementari precauzioni per gli abitanti.
EQUIVITA, allo stesso modo di altri scienziati sollecitamente intervenuti, ritiene importantissimo che la UE non autorizzi il rinnovo del brevetto al Glifosate, ma tiene a precisare che la lotta dei cittadini europei ha un target più elevato:
- Impedire che gli interessi commerciali delle aziende chimiche-biotec abbiano il sopravvento sulla tutela della salute e dell'ambiente,
- Impedire che gli organismi europei che detengono potere decisionale sul nostro futuro siano inquinati da conflitti d'interesse.
A tale fine accludiamo la lettera inviata da Greenpeace al direttore dell'ECHA (la traduzione in italiano entro breve):
http://www.greenpeace.org/eu-unit/Global/eu-unit/reports-briefings/2017/20170306_Open_Letter_ECHA_CoI_Concerns.pdf
Il glifosato viene usato in grandi quantità non solo nelle zone agricole, ma anche all'interno di parchi e riserve naturali, in giardini, laghetti, aiuole, bordi di marciapiedi, strade, ferrovie, verde scolastico e anche, ovviamente, nel verde privato come le zone condominiali.
Quello che potete fare:
A)
Firmare e far firmare a tutti l'Iniziativa dei Cittadini Europei (ECI) "Stop Glifosato" su: <https://stopglyphosate.org/it>
in modo che la UE venga sommersa da un numero mai raggiunto prima di firme.
B)
Rivolgervi ai sindaci del vostro comune diffidandolo dal fare o proseguire la lotta insetticida alle zanzare adulte (con irrorazione di insetticidi) in quanto essa non solo rende tossico l'ambiente in cui vivono i cittadini, ma produce l'effetto contrario a quello desiderato: rendere le zanzare in breve tempo più numerose e aggressive. Avendo un ciclo di vita brevissimo esse sviluppano infatti assai rapidamente una "resistenza" tale che le dosi di veleno utilizzato devono essere aumentate di anno in anno (l'unica lotta efficace alle zanzare è quella larvicida con sostanze naturali).
I cittadini, soprattutto i bambini - ma anche gli animali domestici e selvatici - vengono infatti esposti ad un micidiale cocktail fatto di diserbanti, insetticidi, polveri sottili, benzene e altri composti della combustione. I grafici che illustrano l'aumento impressionante dell'incidenza dei tumori nei bambini non vengono mai pubblicati. Eppure, basterebbe applicare le leggi più elementari e basilari di tutela della salute - quelle basate sul Principio di Precauzione - per prevenire un numero molto esteso di tragedie.
C)
Non dare alcun valore alle prove di tossicità delle sostanze, se fatte su animali. Sono sempre più numerose le testimonianze scientifiche che dimostrano la non preditività del metodo di sperimentazione animale (www.equivita.it), mentre esso costituisce un buon alibi per una maggiore libertà nella commercializzazione delle sostanze potenzialmente tossiche per noi (e delle loro molteplici combinazioni che ci colpiscono ogni giorno). I metodi d'indagine tossicologica eseguiti su materiale umano, come cellule e tessuti, poi utilizzati in sistemi computerizzati, risultano assai più predittivi e affidabili, nonchè esaustivi (con essi si possono, ad esempio, valutare gli effetti combinatidi un erbicida e di un insetticida). Sono anche immensamente più rapidi ed economici e ci consentono di ottenere una assai maggiore tutela della salute e dell'ambiente.
Comitato scientifico EQUIVITA
Tel: 06 32110421/ 335.8444949 -www.equivita.it
ccp: 1026977056 intest "Fondo Imperatrice
nuda contro la sperimentazione animale"
FIRMATE TUTTI per l'Iniziativa dei Cittadini Europei : <https://stopglyphosate.org/it>