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Comunicato 11/11/10
Rinvio scadenza IV Edizione del Premio PIETRO CROCE per l’abolizione della sperimentazione animale
Il Comitato Scientifico EQUIVITA e il Movimento Ecologico Nazionale UNA informano che, per le richieste giunte, è stato deciso il rinvio della scadenza per la consegna degli elaborati al 15 febbraio 2011.
Con l’occasione inviamo nuovamente il bando del concorso:
BANDO
PREMIO ”PIETRO CROCE” PER L’ABOLIZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE
(IV edizione)
Il Comitato Scientifico EQUIVITA e il Movimento Ecologico Nazionale UNA bandiscono l’edizione 2010 del
Premio Pietro Croce per l’abolizione della sperimentazione animale* (IV edizione)
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Finalità:
il Premio Pietro Croce sarà destinato al:
“Migliore progetto di comunicazione sul tema dell’inattendibilità scientifica della sperimentazione animale (o vivisezione)”.
Nonostante i recenti straordinari progressi della scienza abbiano consentito l’uso di metodi di gran lunga più affidabili, nonostante il pensiero degli scienziati antivivisezionisti sia ormai condiviso da grandissima parte del mondo scientifico, la sperimentazione su animali è purtroppo ancora riconosciuta come metodo di base in grandissima parte degli studi biomedici e tossicologici.
Il perdurare di un vecchio paradigma e la difficoltà di far accettare - quando si tratta di applicazione pratica -un pensiero innovativo, è un problema che ha sempre caratterizzato la storia della scienza (come spiega molto bene lo storico Richard Kuhn).
Il nostro compito è, dunque, quello di dare un contributo al superamento sia degli ostacoli culturali e politici, sia degli interessi economici, oggi sempre più determinanti. Dare diffusione su larga scala ai principi sui quali si fonda il movimento antivivisezionista scientifico, non indugiando sull’aspetto etico, che pur avendo enorme rilevanza, troppo spesso è stato usato come schermo per evitare una seria valutazione scientifica (“meglio immolare un topo piuttosto che un bambino!”). Sfruttando, anche per quanto riguarda la comunicazione, le opportunità offerte dai nuovi media.
Destinatari:
tutti coloro che siano in grado di produrre un breve filmato, un cartone animato, o altra forma di video. In particolare coloro che sono desiderosi di contrastare un metodo di ricerca ormai generalmente considerato errato.
Requisiti del progetto:
Per partecipare occorre presentare video (che dovrà essere estremamente breve per facilitarne la diffusione) realizzato con qualsiasi tecnica audiovisiva e supportato da un DVD (o CD).
Il video dovrà veicolare in modo piacevole e possibilmente divertente i concetti chiave sui quali si batte il movimento scientifico antivivisezionista (vedi www.equivita.it <http://www.equivita.it> ).
Ai fini di un’eventuale trasmissione televisiva è possibile proporre lo stesso video in due versioni (una completa e una da 15” circa).
Presentazione del progetto:
Il video dovrà pervenire entro il 15 febbraio 2011 presso la sede del Comitato Scientifico Antivivisezionista al seguente indirizzo:
Via Pietro Antonio Micheli, 62 – 00197 Roma. Oppure all’indirizzo e-mail:
equivita@ equivita.it
Selezione e conferimento del Premio:
il Comitato per il Premio Pietro Croce (1) provvederà a selezionare il progetto più meritevole del premio. Successivamente sarà proclamato il vincitore e sarà stabilita la data della cerimonia di premiazione.
Nel caso siano stati presentati due progetti parimenti meritevoli il premio potrà essere suddiviso tra due concorrenti.
Il premio ammonta a € 2.000,00 ed è offerto dal Movimento Ecologico Nazionale UNA.
Nel momento in cui il video sarà premiato i suoi diritti saranno automaticamente ceduti al Comitato Scientifico EQUIVITA e al Movimento UNA.
Nota: chiunque desiderasse maggiori informazioni può telefonare a “EQUIVITA” al numero 06.3220720 (dalle ore 9,00 alle ore 13:30) oppure può scrivere a [email protected].
*Il Premio prende il nome di Pietro Croce per rendere omaggio allo scienziato che, insieme allo scrittore e filosofo Hans Ruesch, autore di “Imperatrice Nuda”, ha maggiormente contribuito, in Europa e nel mondo - in particolare con il libro “Vivisezione o Scienza” - a fare luce su un metodo di indagine fallace e fuorviante: la sperimentazione animale. Con la sua opera e i suoi scritti, tradotti e conosciuti all’estero come in Italia, Pietro Croce ha dato un impulso determinante al movimento scientifico antivivisezionista. Tale movimento è oggi così esteso da rendere ormai prossima la fine della sperimentazione animale. Resta, tuttavia, la necessità di agire affinché siano accelerati i tempi della sua sostituzione con metodi scientificamente validi, in grado di tutelare effettivamente la salute umana, sia nell’ambito della medicina che della tossicologia. Resta la necessità di superare al più presto gli ostacoli posti dall’inerzia culturale di molti legislatori e ambienti scientifici, dalle lentezze e dagli ingranaggi burocratici delle istituzioni, e dagli interessi economici che oggi più che mai condizionano ogni ambito del nostro vivere. Il Premio Pietro Croce vuole essere, inoltre, un incitamento per tutti, anche per quelli che non concorrono al premio, affinché agiscano, ciascuno nella misura in cui è capace, per promuovere e accelerare questo indispensabile rinnovamento culturale, scegliendo di non essere conniventi (con il silenzio) di un “errore ed orrore metodologico”.
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(1) Il Comitato per il Premio Pietro Croce è composto da: Sylvia Croce (madrina), Fabrizia Pratesi (coordinatrice), Gianni Tamino (presidente Comitato Scientifico Antivivisezionista EQUIVITA), Ebe dalle Fabriche (presidente Movimento Ecologico Nazionale UNA), Valentina Stefutti (giurista), Carlo Alberto Pratesi (economista).
Comitato Scientifico EQUIVITA
Tel. + 39. 06.3220720, + 39. 335.8444949
E-mail: [email protected]
Sito internet: www.equivita.org <http://www.equivita.org
Comunicato 5/10/06
EQUIVITA: consegnate all’On. Guido Sacconi 1000 firme raccolte in Italia a sostegno dell’emendamento 152 nel testo finale di Reach
L’emendamento 152, art. 13 par. 1, del nuovo Regolamento REACH (per la regolamentazione delle sostanze chimiche in UE) fu votato in prima lettura, il 17/11/05 a Strasburgo (con il n° 549). Esso è stato tuttavia successivamente modificato dal Consiglio dei Ministri nell’ultima stesura del Regolamento, detta “Posizione comune”.
E’ di grande importanza che l’emendamento 152 venga votato in Commissione Ambiente il 10 ottobre, affinché figuri nella bozza finale di REACH, sulla quale il Parlamento intero voterà entro fine anno. L’emendamento 152 (vedi il testo di seguito) apre la strada - nella futura applicazione di REACH - ai metodi di sperimentazione realmente scientifici come la Tossicogenomica, che viene in esso citata.
E’ di estrema importanza, come dichiarato da numerosi scienziati e da fonti autorevoli quale la rivista NATURE, che il progetto REACH sia l’occasione in tutta l’UE, per un rinnovamento della tossicologia, oggi ancora legata ad un obsoleto e fuorviante metodo di sperimentazione su animali.
Emendamento 152
ARTICOLO 13, PARAGRAFO 1
presentato da Caroline Lucas, Carl Schlyter, Hiltrud Breyer e Jonas Sjostedt
1. Le informazioni relative alle proprietà intrinseche delle sostanze in particolare per quanto riguarda la tossicità umana, sono acquisite, ogniqualvolta sia possibile, con mezzi diversi dai test sugli animali vertebrati, in particolare utilizzando modelli di relazioni qualitative o quantitative struttura-attività o dati relativi a sostanze strutturalmente affini (raggruppamento o metodo del nesso esistente ("read across"), purché siano soddisfatte le condizioni di cui all'allegato XI, o la tossicogenomica. I test a norma dell'allegato VIII, punti 8.6 e 8.7 e degli allegati IX e X possono non essere effettuati se ciò e giustificato dalle informazioni sull'esposizione e le misure attuate in materia di gestione dei rischi, come specificato nell'allegato XI, punto 3.
Emendamento 549 - prima lettura
Motivazione
A parte le questioni etiche legate alla sperimentazione con animali vertebrati, sussistono numerosi problemi scientifici in merito alla validità dei test animali per gli esseri umani.
L'informazione sulle proprietà delle sostanze dovrebbe pertanto utilizzare non solo mezzi alternativi come i modelli di relazione qualitativa o quantitativa struttura-attività, ma anche strumenti nuovi e promettenti di sperimentazione chimica valutando gli effetti attraverso le reazioni di geni marcatori.
Comitato Scientifico EQUIVITA
Tel. +39.06.3220720, +39.335.8444949
email: [email protected], www.equivita.org
Comunicato 15/03/11
Manifestazione unitaria antivivisezione (a Parigi)
di tutte le associazioni che si battono per porre fine alla sperimentazione animale
il 23 aprile 2011 alle ore 13,30
Per iniziativa delle associazioni:
Fondazione Brigitte Bardot * Antidote Europe * International Campaigns
Ore 13:30: Parigi, Place de l’Hôtel de Ville*, raduno dei partecipanti
Ore 14:30: marcia della manifestazione dalla Place de l’Hôtel de Ville alla Place des Vosges. Il corteo si fermerà davanti alla casa di Victor Hugo, primo responsabile di un’associazione antivivisezionsita.
La fine è prevista per le ore 16:00 circa
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Le associazioni promotrici, avendo constatato che con il voto alla Direttiva 2010/63, il Parlamento Europeo ha rilanciato ilmetodo della sperimentazione animale quale metodo di ricerca ufficiale dell’Unione Europea, denunciano il fatto che in tale occasione la UE ha perso l’ultima preziosa occasione per:
un rinnovamento – auspicato negli ambienti più accreditati della scienza – dei metodi di ricerca biomedica, che tenga conto dell’inaffidabilità (ormai ovunque denunciata) del modello animale;
una sostituzione della sperimentazione animale con i metodi scientifici che i recenti progressi della scienza ci hanno messo a disposizione;
una tutela della salute umana e dell’ambiente che di un simile rinnovamento non può fare a meno;
il rispetto del comune sentire della grande maggioranza dei cittadini europei che desiderano sia tutelato il benessere degli animali e
propongono a tutti un’azione congiunta per liberarsi presto della “cattiva scienza”
Il Comitato Scientifico EQUIVITA si schiera con le associazioni promotrici, che a Parigi si riuniranno.
Equivita chiede a tutti coloro che possono partecipare di unirsi a loro per costruire un movimento capace di portare avanti, con la voce della società civile, le istanze di pace, di solidarietà, di tutela dei beni comuni e di ogni forma di vita sulla terra; capace di costruire quella nuova civiltà non più della competizione ma dell’empatia, senza la quale non sarà possibile uscire dalle tante crisi che attanagliano questo mondo.
Per informazioni: Comitato Scientifico EQUIVITA
Tel. + 39. 06.3220720, + 39. 335.8444949
E-mail: [email protected] <[email protected]>
Sito internet: www.equivita.org
La Grande Manifestazione unitaria contro la vivisezione si svolge nel contesto della Giornata Mondiale degli Animali da Laboratorio.
*Metropolitana per raggiungere Place de l’Hôtel de Ville: Hôtel de Ville o Châtelet
Comunicato 24/02/11
" L'ULTIMA FRONTIERA" di una lunga guerra di conquista chiamata Ogm
Da Bruxelles il primo via libera alla contaminazione dei mangimiLa segreta guerra economica per la conquista dei mercati alimentari che in tutto il mondo ha usato come armi le sementi brevettate (con il pretesto di una modifica genetica) chiamate Ogm … sta sparando le sue ultime cartucce, con il sostegno, ancora una volta, della Commissione europea.
Non vi è dunque da stupirsi se oggi a Bruxelles, con una un popolazione europea contraria agli Ogm al 61%, si cerca di eliminare il principio della “tolleranza 0” e di aprire le frontiere agli Ogm non autorizzati con una tolleranza fino allo 0,1%.
Il Comitato Scientifico EQUIVITA non accetta che si imbocchi questa strada perché:
* Ci è stata promessa maggiore produttività, ma si è verificato il contrario (-10%)
* Ci è stata promessa maggiore sostenibilità in agricoltura, ma l’inquinamento chimico è aumentato di 4 volte
* Ci è stato detto “gli Ogm continueranno la loro espansione nel mondo”, ma si deve ricordare che le aziende sementiere sono in mano alle stesse aziende biotech e che in Europa la diffusione degli Ogm sta comunque diminuendo (1)
* Ci è stato detto “non portano danno all’ambiente o alla salute”, ma i problemi relativi ad ambiente e salute hanno invaso i media: fenomeno della resistenza agli erbicidi che tormenta gli USA, moria delle api, aumento delle “malattie del secolo” (tumori e malattie neurodegenerative) di cui i pesticidi sono in gran parte responsabili, ecc …
* Ci è stato detto che avrebbero sconfitto la fame nel mondo, ma il loro effetto è stato opposto e lo spiega anche l’Osservatore Romano (01.05.09) riportando l’opinione di Benedetto XVI: “Le aziende biotecnologiche, dopo la sentenza della Corte suprema statunitense che nel 1980 ha aperto le porte alla brevettabilità degli organismi viventi, incassano profitti non solo dalla vendita ma anche dalla riproduzione e dal riutilizzo delle sementi geneticamente modificate […] Dal 2007 l'esercito degli affamati è cresciuto di 115 milioni di unità, giungendo alla cifra record di quasi un miliardo di persone. E questo nonostante le risorse attuali del pianeta siano sufficienti a nutrire in modo adeguato la sua popolazione, come ha riconosciuto il direttore esecutivo del programma alimentare mondiale dell'Onu, smentendo così uno dei cavalli di battaglia dei supporter degli Ogm e confermando invece che la crisi alimentare - secondo quanto afferma anche il messaggio pontificio per la Giornata mondiale della pace 2009 - non deriva in primo luogo dalla scarsezza di cibo ma dalla sua iniqua distribuzione. E dalle difficoltà di accesso ai generi di prima necessità provocate da fenomeni speculativi internazionali”.
* Ci sono state, infine, rese molto comprensibili grazie alle REGISTRAZIONI DI WIKILEAKS (vedi l’Espresso 19.2.2011) … le ragioni che hanno motivato, contro ogni ragionevolezza e contro ogni tutela dei diritti, la pressione a favore degli Ogm.
Oggi siamo noi che rivolgiamo un appello al ministro Galan, cui spetta (insieme agli altri ministri) la responsabilità assai grande dell’ultima decisione: non accettiamo che il principio della “tolleranza 0” agli Ogm non autorizzati in UE sia abolito, permettendo la contaminazione di tutta la filiera alimentare. Il popolo europeo ha espresso a vasta maggioranza il suo desiderio di ritornare ad un’alimentazione sana, che risulta anche essere, da molti approfonditi studi, la più produttiva (e la UE ha già deciso di sostenerla con ulteriori incentivi).
Le colture biologiche, in rapido aumento in tutto il mondo, stanno restituendo salute ai consumatori, dignità di vita agli agricoltori, e, insieme ad un’agricoltura di sussistenza, l’irrinunciabile Sovranità alimentare ad intere popolazioni. L’agricoltura biologica è la sola che potrà, in questo senso, dare un forte contributo a debellare la fame nel mondo (2).
(1) Rapporto “Who benefits from GM Crops? An industry built on myths”, Friends of the Earth Europe, febbraio 2011.
(2) Rapporto “World of organic agricolture”, IFOAM e FiBL, febbraio 2011.
Comitato Scientifico EQUIVITA
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Comunicato 11/02/11
NO alla politica del fatto compiuto
No alla tolleranza agli Ogm non autorizzati nei mangimi
Il Comitato Scientifico EQUIVITA si rallegra per il rinvio della decisione riguardante la modifica del Regolamento 882/2004 proposta dalla Commissione europea e discussa a Bruxelles lo scorso 9 febbraio. Tale modifica comporterebbe, infatti, un nuovo rischio per la salute dei cittadini europei.
Richiedendo l’introduzione di una soglia di tolleranza sugli Ogm non autorizzati presenti nei mangimi, la Commissione europea ha mostrato nuovamente la sua incredibile propensione a soddisfare le richieste delle aziende biotech e ha nuovamente, deliberatamente, messo in secondo piano la salute dei suoi cittadini, incurante dei possibili danni alla salute, incurante dei danni all’economia.
Con la richiesta fatta, la Commissione si presta a sostenere ancora una volta la strada già percorsa delle aziende, “la strada del fatto compiuto”, oppure “la strada del prima inquini e poi regolamenti”. Il piano strategico che si trova dietro a ciò è il raggiungimento della contaminazione dell’intera filiera alimentare, per giungere, attraverso il brevetto che copre gli Ogm, al controllo dell’intera produzione di cibo in Europa.
Le perplessità sollevate dai vari Stati membri e la contestazione delle associazioni che da tempo si battono in difesa dei più deboli (sia popoli, che uomini e animali), hanno portato al rinvio della decisione. Noi speriamo che ciò non significhi “attendere un momento più opportuno per agire”.
Il Comitato scientifico EQUIVITA si schiera con la campagna alimentare di Friends of the Earth Europe: denuncia l’inconsistenza dell’allarme sollevato strumentalmente sulla carenza di cibo per gli allevamenti, denuncia altresì l’illegalità della modifica proposta per il Regolamento 882/20004 (documentata dallo studio dell’avv. Achim Willand) e chiede alla Commissione di ritirare l’intera proposta.
Il Comitato scientifico EQUIVITA spera infine che le modifiche da proporre ai regolamenti europei che riguardano gli allevamenti siano destinate in futuro a modificare la visione di sfruttamento intensivo degli altri esseri viventi oggi imperante, in un’ottica di rispetto della dignità di ogni vita.
Comitato Scientifico EQUIVITA
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