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MANIPOLAZIONE GENETICA
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02/10
India: moratoria a tempo indeterminato sulla melanzana Bt

Sventato, per ora, il pericolo della commercializzazione per la prima coltura gm destinata al consumo alimentare umano
Fonte: Rapporto del ministro dell'Ambiente, Navdanya

Il ministro dell’Ambiente Jairam Ramesh ha disposto una moratoria a tempo indeterminato sulla commercializzazione della melanzana Bt. Secondo quanto ha dichiarato il ministro, la moratoria resterà in vigore fino a quando studi scientifici indipendenti non avranno accertato la sicurezza del vegetale gm e chiarito i suoi effetti a lungo termine sulla salute, l’ambiente e la biodiversità del paese.
 
La Commissione per l’approvazione dell’ingegneria genetica (GEAC) ha dichiarato sicura la melanzana Bt a ottobre del 2009, ma ha rimesso al governo l’onere di autorizzarne definitivamente la commercializzazione in ragione delle sue importanti implicazioni politiche.
 
La protesta immediatamente seguita al via libera della GEAC, ha spinto il ministro dell’Ambiente ad avviare una vasta consultazione nazionale tesa a conoscere l’opinione delle parti interessate e a far luce sulle obiezioni sollevate dalla comunità scientifica e dalla società civile. Tra gennaio e febbraio 2010 Jairam Ramesh ha interpellato i governi degli stati federali (competenti in materia di agricoltura), sentito il parere degli organi istituzionali e organizzato consultazioni pubbliche in sette stati del paese selezionati in quanto maggiori produttori di melanzane, maggiormente avanzati dal punto di vista agricolo o, nel caso del Maharashtra e del Gujarat, in quanto regioni di intensa coltivazione del cotone Bt. In tutto, quasi 8.000 persone hanno preso parte agli incontri pubblici tra agricoltori e organizzazioni agricole, scienziati, organizzazioni di tutela dei consumatori, rappresentanti dei ministeri degli stati federali, Ong, medici ayurvedici e semplici cittadini.
 
Il confronto tra diversi settori della società ha portato all’individuazione di alcuni punti fermi e aperto la strada all'imposizione della moratoria. Falle notevoli sono state riscontrate nel processo di valutazione di sicurezza della melanzana Bt nel suo complesso, in particolare per l’assenza di importanti test di tossicità e di riscontri scientifici indipendenti sui dati di sicurezza forniti dagli sviluppatori. Il rischio della contaminazione genetica per le oltre 2.500 varietà naturali del paese, avvalorato dalla recente esperienza del cotone Bt, è venuto prepotentemente alla ribalta, ed è stato evidenziato a più riprese il pericolo che il controllo della filiera della melanzana diventi appannaggio di una sola azienda privata (la Mayco) controllata della Monsanto. Tale pericolo, secondo quanto attestano autorevoli scienziati (e lo stesso ministro dell'Ambiente sembra riconoscere), si è già trasformato in realtà per le sementi del cotone Bt, introdotte nel paese nel 2002 e oggi interamente controllate, per via diretta o indiretta, dalla Monsanto.
 
La direttrice di "Navdanya” Vandana Shiva saluta la moratoria sulla melanzana Bt come una vittoria della democrazia e della sovranità alimentare indiane sulle pressioni della Monsanto e del governo statunitense, presente nel paese nei giorni immediatamente precedenti la moratoria nella persona di Nina Federoff, consulente per la scienza e la tecnologia del segretario di Stato Hilary Clinton.
 
Spiega Vandana Shiva: “La moratoria si deve alla ferma opposizione dei governi degli stati federali, ma anche alla riconosciuta inefficacia della tecnologia Bt come mezzo di controllo dei parassiti. L’agricoltura ecologica e biologica, con il ricorso a sistemi di controllo dei parassiti non basati su pesticidi, è l’unica in grado di combattere realmente gli agenti nocivi e di produrre cibo libero da pesticidi. La moratoria deve essere utilizzata per sviluppare ulteriormente queste alternative”.
 



 

 

 

 
 
 
 
 

 

 
 

 

 

 

 
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