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Rischi derivanti

COMUNICATO 25/05/06 bis

I RISCHI DERIVANTI DALL’ATTUALE FORMA DI LOTTA ALLA ZANZARA TIGRE

WWF ed EQUIVITA fanno appello al principio di responsabilità in attesa

della regolamentazione europea sulle sostanze tossiche

 

WWF ed EQUIVITA portano a conoscenza della cittadinanza la lettera inviata al Sindaco Veltroni da 15 personalità del mondo della cultura e della scienza in merito ai rischi derivanti  per la salute dell’ambiente e delle persone che vi vivono, dall’uso delle sostanze oggi irrorate per combattere la presenza della Zanzara tigre.

Si legge in un importante passo della lettera, di cui è primo firmatario il Prof Luigi Campanella, ordinario di chimica all’Università “La Sapienza” e docente di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali, che: “Recenti ricerche in campo chimico, biochimico e medico, hanno dimostrato che questo tipo di sostanze è in grado di inibire alcune attività enzimatiche alla base

  • sia del corretto funzionamento degli organismi animali” … “e vegetali - con danni alla salute ed impoverimento di flora e fauna
  • sia al sistema di difesa di cui l’organismo umano è dotato: si pensi alla preziosa azione di alcuni enzimi (catalasi, perossidasi, superossidodismutasi) contro il pericolo di stress ossidativo, considerato origine e concausa di molte gravi malattie (Alzheimer, Parkinson, Creuzfeld - Jacob, diabete 2, sclerosi a placche, alcune forme di cancro).”

 

“Gli attuali metodi di lotta alle zanzare - dichiara Fabrizia de Ferrariis Pratesi, Coordinatrice del Comitato Scientifico EQUIVITA - in realtà rinforzano tali insetti, sterminandone i predatori e facendo in modo che esse diventino sempre più resistenti agli insetticidi. Questo adattamento ai veleni provoca l’uso di sostanze sempre più tossiche, di cui le prime vittime sono le specie in cima alla catena alimentare. Primo fra tutti l’uomo.”

I cittadini chiedono al Comune che gli interventi promossi per far fronte ad un disagio manifesto determinato dalla diffusione della Zanzara tigre forniscano garanzie per la loro incolumità. Evidenti elementi d’allarme vengono lanciati anche per gli animali d’affezione e per la fauna selvatica che frequenta i nostri giardini, a cui ormai, grazie alla maggiore sensibilità maturata per i temi ambientali, in molti guardano con attenzione.

In sostanza la richiesta che viene mossa è quella di una dovuta cautela nell’interesse della salute della collettività, che segua criteri di responsabilità e precauzione, ed eviti un problema potenzialmente ben più grave di quello che si cerca di risolvere, i cui immediati effetti sembrano ripercuotersi sui bambini quali soggetti più vulnerabili.

“Facciamo appello al Principio di Responsabilità - dichiara Raniero Maggini Presidente del WWF Lazio - che riteniamo d’obbligo rispettare nella prassi della buona amministrazione pubblica, affinché vengano adottati i metodi di lotta naturali, già noti ed efficaci, garantendo il territorio e i cittadini della Capitale, in attesa che entri in vigore il previsto regolamento europeo per la disciplina delle sostanze tossiche - REACH – che ci auguriamo consenta una programmazione più attenta e coerente”.



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