Lettera al Corriere della Sera pubblicata il 21/12/05

I FARMACI E IL MODELLO ANIMALE

In riferimento al dibattito tra il professor Silvio Garattini  e Dacia Maraini sul modello animale (Corriere, 17 e 18 dicembre) vorremmo fare due precisazioni.

Circa la validità del modello animale, come dice lo stesso Garattini, è necessario riflettere su come migliorare la ricerca (infatti le cure mediche risultano essere la 4a causa di morte sia in US che in Germania).

Come fare? Ce lo spiega Nature nell' articolo di Alison Abbott, che dice: “I test di tossicità sono bloccati su metodi da tempo superati che si basano in grande maggioranza sulla sperimentazione animale, dispendiosamente inutile e spesso ben poco predittiva.”. Spiega come ormai sia “riconosciuta la cattiva qualità della maggior parte dei test su animali, che non sono mai stati sottoposti ai rigori della validazione imposta ai metodi alternativi in vitro. La maggior parte dei test su animali sovrastimano o sottostimano la tossicità, o semplicemente non sono in grado di fornire dati precisi sulla tossicità riferita all’uomo.”

Thomas Hartung (direttore del ECVAM, European Centre for the Validation of Alternative Methods), dice in un'intervista, riferendosi al progetto Europeo REACH per la regolamentazione delle sostanze tossiche: “una opportunità per far diventare la tossicologia finalmente una scienza rispettabile” e aggiunge “I test di tossicità che abbiamo utilizzato per decenni sono semplicemente ‘cattiva scienza’. Oggi abbiamo la possibilità di ripartire da zero e di sviluppare dei test basati su prove evidenti, che forniscono un reale valore predittivo”.

Horst Spielman (tossicologo del Federal Institute for Risk Assessment, Berlino) aggiunge: “I test di tossicologia embrionale fatti su animali non sono affidabili per la previsione nell’uomo: quando scopriamo che il cortisone è tossico per gli embrioni di tutte le specie testate, eccetto quella umana, cosa dobbiamo fare?”

Altre riviste importanti, (British Medical Journal, New Scientist, ecc) hanno, l’anno scorso, espresso uguali critiche.

E’ forse superfluo aggiungere che nelle ricerche sul cancro gli animali più impiegati, i ratti e i topi, pur se imparentati, danno risultati al 46% diversi gli uni dagli altri; che l’arsenico, la stricnina, e tante altre sostanze per noi velenose, sono innocue per molti animali da laboratorio.

L’uso del modello animale porta la ricerca fuori strada, mentre le cosiddette “alternative” , sempre più numerose grazie ai progressi della scienza, che danno risultati riferibili all’uomo, non vengono adeguatamente sfruttate.

La seconda precisazione riguarda la proposta di legge Schmidt sulla revisione della legge 116/92 sulla sperimentazione animale. Il Comitato Scientifico EQUIVITA, l’associazione “Animalisti Italiani”, e il “Movimento Ecologico nazionale UNA”, già facenti parte del “tavolo di lavoro”, si sono ritirate il 30/3/04 per profondi dissensi, mentre il “Movimento Antispecista" si è ritirato il 29/11/04, non firmando la bozza finale. Tali associazioni hanno già diffidato i promotori della pdl 5442, firmata da Schmidt, dal dichiarare che “le società per la protezione degli animali” abbiano espresso il loro accordo sulla pdl 5442. Se ciò dovesse ripetersi ancora adiranno alle vie legali.

La pdl 5442 rilancia la vivisezione senza fare cenno alla necessità di una validazione del metodo, espressa da tante parti. Offre ben pochi miglioramenti, ma notevoli peggioramenti (ufficializza la “produzione” di animali transgenici per la ricerca, estende il silenzio-assenso a tutti gli esperimenti, anche quelli su cani, gatti, primati, e quelli senza anestesia, o molto dolorosi, che tutti richiedono oggi l’autorizzazione scritta, ecc.).

Comitato Scientifico EQUIVITA

Animalisti Italiani

Movimento ecologista UNA

Movimento Antispecista