Comunicato 26/11/09
Il pensiero precursore di Pietro Croce e il premio a lui intitolato, ieri in Campidoglio

L’assegnazione della 3° edizione del “PREMIO PIETRO CROCE per l’abolizione della sperimentazione animale”, attribuito ad “Antidote Europe” per uno studio di tossicogenomica sui pesticidi presenti nell’alimentazione umana, è avvenuta ieri nel corso di una Conferenza in Campidoglio intitolata:
“Salute umana: il futuro dei test e della prevenzione”,
presenziata dall’Assessore all’Ambiente Fabio de Lillo, che rappresentava il sindaco Alemanno.
Associazioni promotrici: Comitato Scientifico EQUIVITA e Movimento Ecologico Nazionale UNA.

Le relazioni di: Gianni Tamino, presidente del Comitato Scientifico EQUIVITA,
Luigi Campanella, presidente Società della Chimica Italiana e vincitore del Premio Croce 2°                    
André Ménache, direttore dell’associazione “Antidote Europe” premiata quest’anno,
Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia … e svariati altri,
hanno fatto emergere due temi principali:

1) L’era dei prodotti chimici, di cui i pesticidi sono il settore più imponente, ha visto dagli anni ’50 una crescita esponenziale della loro diffusione. Oggi si usano 2,3 milioni di tonnellate di pesticidi ogni anno, e sono 3 milioni i lavoratori agricoli colpiti da Intossicazione Acuta da Pesticidi (IAP). “Studi scientifici e statistiche hanno dimostrato che i pesticidi sono anche concausa di numerosi tipi di cancro (linfoma non-Hodgkin, leucemia, cancro alla prostata, ecc …) e di malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer, malattie tutte in crescita nei paesi industrializzati” ha detto Fabrizia Pratesi, coordinatrice del Comitato EQUIVITA. Sono anche, in svariati casi, interferenti endocrini che danneggiano il sistema riproduttivo.
“Altre sostanze chimiche molto tossiche sono quelle che migrano negli alimenti dagli imballaggi di plastica. Il più pericoloso di questi è il Bisfenolo A (BPA), presente anche nei biberon dei bambini e prodotto in ragione di 3 miliardi di kg per anno. Assimiliamo mediamente ogni giorno, da 1 a 15 microgrammi di BPA per kg di peso corporeo!” ha spiegato André Ménache, riportando uno studio effettuato da Antidote.
2) La decisione presa dall’Unione europea, fin dagli anni’80, di mettere un termine a questa sotterranea guerra chimica con l’ausilio di nuove leggi, come il progetto REACH (per la valutazione e regolamentazione delle sostanze chimiche) ha trovato grande sostegno presso le associazioni che, come EQUIVITA e UNA, difendono la salute e l’ambiente. Tuttavia:

EQUIVITA e UNA denunciano l’inadeguatezza del testo di REACH, in quanto:
prevede ancora, come metodo di base per valutare la tossicità, quello che fa ricorso al “modello animale”.

Ciò malgrado sia nato infine, negli USA, un nuovo pensiero scientifico che proprio di questo modello vuole sbarazzarsi al più presto. Lo ha annunciato il NRC (Consiglio Nazionale delle Ricerche), con la pubblicazione nel 2007 del Rapporto intitolato “Tossicologia del XXI secolo: una visione e una strategia”, commissionato dall’EPA (Agenzia per l’Ambiente), definito da Thomas Hartung, della Johns Hopkins University, “l’ingresso della tossicologia nell’era moderna”, e seguito pochi mesi dopo dalla firma di un protocollo d’intesa tra le principali agenzie americane per uno studio quinquennale di tossicologia cellulare applicata all’ambiente. Questo nuovo pensiero è sovrapponibile con quello di EQUIVITA, di ANTIDOTE, del movimento internazionale dell’antivivisezionismo scientifico, ovvero di Pietro Croce, illustrato nel libro “Vivisezione o scienza”; esso sostiene l’inaffidabilità del metodo di sperimentazione animale e l’assoluta necessità di sostituirlo con i metodi di alto valore scientifico che oggi sono a nostra disposizione e si basano sulle nuove conquiste della scienza. Un esempio è proprio la tossicogenomica - usata da Antidote nel lavoro premiato, “Effetti dei pesticidi sulla salute umana”. La tossicogenomica studia il modo in cui una sostanza altera la funzione dei geni in una cellula umana.

“I risultati che si ottengono con la tossicogenomica sono milioni di volte superiori a quelli dei test su animali, sia per l’affidabilità delle risposte (pertinenti all’organismo umano) sia per la rapidità (10.000 risposte in un giorno in un normale laboratorio), sia per i costi (estremamente inferiori), sia per la possibilità di valutare gli effetti cumulativi delle sostanze. REACH non può astenersi dal tenere conto dell’effetto cumulativo delle varie sostanze”, ha dichiarato Gianni Tamino, presidente di EQUIVITA.


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