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Newsletter sperimentazione animale
Dicembre-Gennaio 2013

25 novembre 2012
La PETA smaschera tre marchi di cosmetici falsamente cruelty-free
FONTE: Attualissimo
La Avon, Estee Lauder e Mary kay, tre famose marche di cosmesi, hanno preferito aprirsi al mercato cinese e quindi testare i prodotti sugli animali (come ricorderete in Cina esiste l’obbligo di tali test) piuttosto che mantenere la loro credibilità di band cruelty-free.
Le tre case produttrici però hanno mantenuto sulla loro etichetta tale simbologia creando così una falsa sicurezza per i loro consumatori.La PETA ha perciò deciso non solo di smascherarle pubblicamente ma di sovvenzionare anche ricercatori e scienziati per insegnare agli scienziati sostitutivi siano migliori.

14 dicembre 2012
Primo farmaco testato solo su animali... e 326 umani!
Fonte: FDA

La FDA avrebbe approvato "il primo farmaco testato esclusivamente su animali", il raximacumab, un anticorpo monoclonale contro l'antrace, tuttavia la sicurezza è stata testata invece testata anche su 326 volontari sani.
Nonostante le acclamazioni dei vivisettori e dei vivisezionisti, il fatto  che sia stato testato anche su persone per la sicurezza non lo rende più "testato solo su animali", mentre l'efficacia non è stata provata sull'uomo solo perchè l'antrace è mortale.
Partire da questo per dire che è efficace sull'uomo è come dire che i test su animali gravidi sono efficaci perchè non si fanno trial clinici su donne incinte, ma episodi come il talidomide (che, sebbene non sia stato testato inizialmente su animali gravidi, li ha subiti dopo il ritiro, con scarsi risultati di predittività del modello animale) dovrebbero farci capire da subito che non è così e che ancora una volta, la sperimentazione animale sarà solo una scusa per testare sull'uomo senza alcuna protezione effettiva.

19 dicembre 2012
Louisiana – 100 scimpanzé – dalla vivisezione al santuario
Fonte: Geapress

 100 scimpanzé verranno trasferiti, grazie al nulla osta rilasciato dalle autorità governative, dai laboratori di vivisezione della New Iberia Research Center di Lafayette, in Louisiana, a Chimp Haven, un luogo costruito  per ospitare gli scimpanzé, nel nord ovest dello Stato americano.
Proprio l’Università della Louisiana, era stata oggetto nel 2009 di una indagine della HSUS che ne aveva documentato gli orrori.
Gli animali arriveranno nel santuario in più scaglioni. Il trasferimento dovrebbe essere completato nel giro di un anno e mezzo.

19 dicembre 2012
Vittoria o contentino? Senato e anestesia
Fonte: Green Report

Recentemente la 12esima Commissione - Igiene e sanità del Senato ha approvato una risoluzione presentata dalla Lega Nord e dal Partito radicale che obbligherebbe la somministrazione di anestesia per le procedure dolorose nella sperimentazione animale.
Tuttavia, c'è da ricordare che tale schema di risoluzione tratta comunque del recepimento della “direttiva vergogna” del 2010, senza contare che si tratta di un invito, di una raccomandazione al governo, dove vengono date linee guida IN ACCORDO alla suddetta direttiva.
Questo piccolo passo – nonostante possa apparire da molti come una salvezza o un miglioramento dell'attuale legislazione in maniera di vivisezione – sembra un invito all'accontentarsi e al legittimare una pratica antiscientifica e contraria ad ogni etica come la sperimentazione animale.
Ad un animale che viene “sacrificato” nel nome di questa falsa scienza, come può essere utile tutto ciò?
Ricordiamo poi che già la pulizia delle gabbie, lo spostamento di queste e degli animali, il prelievo di sangue e l'induzione di sonde oro-gastriche – pratiche abituali nei laboratori – creano un tale stress da causare variazioni del sistema immunitario tra il 20% ed il 100% ed oltre in più rispetto ai valori di base. Queste alterazioni hanno una durata minima di 30 minuti, e ciò significa che ogni tipo di esperimento su animali causa notevole stress negli stessi e che questi si riprendono solo dopo molto tempo.
Tutto ciò è etico?
Per questo motivo, Equivita non si arrende e invita chiunque a firmare la petizione “Stop Vivisection” (online su www.stopvivisection.eu ) contro l'attuale direttiva europea per abolire la vivisezione in Europa.

21 dicembre 2012
AirCanada: confermato lo stop al trasporto di primati per la sperimentazione animale
Fonte: Geapress

L’Autorità canadese dei trasporti (CTA) ha confermato la decisione di AIR Canada di sospendere le spedizioni riguardani i primati da destinare alla sperimentazione animale.
Lo ha annunciato poche ore addietro la BUAV (British Union for the Abolition of Vivisection) che ha ricordato come lo scorso anno la compagnia aerea canadese era stata interessata dalla spedizione di 48 scimmie dirette dalla Cina verso un laboratorio di Montreal. Da allora piovvero sulla compagnia canadese moltissime proteste e richieste di sospendere questi trasporti.
Seguì l’intenzione di Air Canada di dar corso al blocco, che doveva però essere confermata dalla CTA. Conferma che ora è arrivata. Niente più viaggi di povere scimmiette per la sperimentazione, dunque, e grande soddisfazione tra gli animalisti di tutto il mondo.
Secondo un elenco diffuso dalla BUAV queste sono le compagnie che hanno già aderito allo stop: British Airways, United Airlines, Northwest Airlines, South African Airways, Delta Airlines, Eva Air, China Airlines, American Airlines, Air China e Caribbean Airlines. Niente da fare, invece, per Air France, Vietnam Airlines, China Southern Airlines e China Eastern Airlines.

21 dicembre 2012
Divieto di sperimentazione sui randagi
Fonte: Geapress

Il Ministero della Salute ha trasmesso alla Commissione europea la nota con la quale l’Italia conferma il divieto totale di utilizzo di animali randagi a fini scientifici e sperimentali.
Lo Stato italiano ha, pertanto, confermato il preesistente divieto, rispetto alla Direttiva Europea 2010/63/UE, di sperimentare sui randagi.

31 dicembre 2012
Esperimenti su levrieri vivi in Australia
Fonte: SOS Levrieri

L’Università del Queensland, in Australia, pubblicizza l’"uso" di levrieri che, non più adatti alle corse, vengono presi dai canili, dove sono stati sottoposti ad eutanasia, per poterli dissezionare davanti agli studenti della facoltà veterinaria.
Spesso vengono operati e uccisi ma molte volte viene iniettata loro della formaldeide mentre sono ancora vivi.
Nonostante si sentano urlare dal dolore, li tengono in vita durante il processo poichè ciò permette al cuore di pompare il prodotto chimico in modo uniforme intorno al corpo del cane per preservarlo.

1 gennaio 2013
Stop ai test cosmetici su animali in Israele
Fonte: Nel Cuore

Dalla mezzanotte del 31 dicembre sono illegali in Israele la vendita e l'importazione di prodotti di cosmetici e per la pulizia realizzati con test su animali. Lo ha stabilito una legge approvata nel 2010 su iniziativa del deputato laburista Eitan Cabel.
Secondo la stampa locale, i test per questo tipo di prodotti costano la vita a circa 2000-3000 animali all'anno, che muoiono dopo atroci sofferenze.
"Si tratta - ha affermato Cabel -di una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda la difesa degli animali in Israele. È un mutamento di prospettiva rivoluzionario, che spero metterà fine alla pratica degli esperimenti".

5 gennaio 2013
Farmaco testato su animali contro la SLA si rivela fallimentare
Fonte: Affaritaliani.it

Un farmaco in sperimentazione contro la Sla da parte dell'azienda Biogen ha fallito il terzo stadio del trial, e la ricerca verrà probabilmente abbandonata. Lo riporta l'azienda in un comunicato sul suo sito. Il dexpramipexolo, spiega l'azienda, non riesce a migliorare nè la funzionalità dei pazienti nè la sopravvivenza, e sulla base dei test di fase 3 lo sviluppo del farmaco verrà abbandonato.
Il farmaco è stato testato su animali con effetti neuroprotettivi, che non hanno trovato riscontro sugli umani.

10 gennaio 2013
United Airlines dice no al trasporto di primati da laboratorio
Fonte: Agi.it

La compagnia statunitense United Airlines non trasporterà più primati destinati a centri di ricerca nel mondo. Lo hanno affermato gli attivisti della Peta.
Secondo il comunicato dell'associazione "la nuova policy aziendale della United Airlines proibisce il trasporto di primati verso laboratori o centri di ricerca, negli Usa o altrove, e il bando vale anche per zoo e altri luoghi con animali. Dopo la decisione della compagnia, a cui entro pochi mesi dovrebbe seguirne una simile di Air Canada, sono rimaste quattro le aziende che continuano a trasportare i primati: Air France, China Eastern Airlines, Philippine Airlines e Vietnam Airlines.

21 gennaio 2013
Il governo spagnolo proibirà la vivisezione sulle grandi scimmie
Fonte: All4animals

Il deputato Soraya Saenz de Santamaria, dichiarando che le nuove regolazioni sono ancora in discussione e che saranno presumibilmente approvate nelle prossime settimane, ha annunciato che la Spagna si prepara a varare una legge atta a proibire la vivisezione sulle grandi scimmie.
Il Consiglio dei Ministri spagnolo starebbe inoltre approvando la modifica della legislazione esistente in merito al trasporto e alla macellazione degli animali sul territorio nazionale.

 

 

EQUIVITA, Comitato Scientifico Antivivisezionista
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 Newsletter sperimentazione animale Settembre – Ottobre 2012

05 luglio 2012
La Cina e il primo esperimento senza l'utilizzo di animali
Fonte: PETA
Grazie all'impegno che contraddistingue da sempre l'associazione PETA ed i suoi scienziati, finalmente i laboratori cinesi potrebbero accettare l'uso di test sostitutivi rispetto alla vivisezione.
Il primo test - che ci auguriamo apra la strada anche ad altri - in vitro è il 3T3 Neutral RedOptake Phototoxicity Assay: esperimento per provare la tossicità di alcuni componenti chimici esposti alla luce solare, già ampiamente diffuso in USA ed EU.
Questa “missione” della PETA è stata portata avanti dopoché, la scorsa estate, alcune marche di cosmetici cruelty-free (Avon, Estée Lauder e Mary Kay) avevano deciso di esportare i loro prodotti anche in Cina con il conseguente obbligo di testare i cosmetici sugli animali.
L'associazione ha allora finanziato gli scienziati dell'Istituto In Vitro Sciences, per introdurre il loro know-how nei laboratori asiatici e permettere loro di conoscere metodi migliori sia scientificamente che eticamente.

10 settembre 2012
Nuovi aggiornamenti agghiaccianti sulla facoltà di veterinaria a Mansoura
Fonte: All 4 animals
L'organizzazione Occupy For Animals mantiene gli attivisti informati sulle ultime inchieste relative all'uso di animali nelle università di veterinaria in Egitto.L'allarme è cresciuto, in particolar modo, qualche tempo fa quando si è scoperto che gli asinelli (la cui foto in rete ha fatto il giro del mondo) utilizzati dagli studenti per sperimentazioni nella facoltà di Mansoura, non sono stati elettrizzati a morte.
Alcuni universitari egiziani hanno testimoniato su una fine (ancora?) più tragica.
Sembra che dal 1995 sia pratica comune un metodo di insegnamento davvero spietato e la cui motivazione d'essere non è affatto chiara: agli animali viene iniettata in vena una soluzione di formalina mentre sono ancora in vita, dopo qualche minuto gli viene tagliata la giugulare.
Le investigazioni continuano, quello che più ci sconvolge sono i motivi scientifici di questa violenza gratuita: se fino ad ora questa prassi è stata eseguita già su 130 asini cosa si vuole comprendere? Come giustificano questa tortura gratuita?

10 settembre 2012
La lotta italo-francese contro la vivisezione a Mézilles
Fonte: Geapress
L'otto settembre gli antivivisezionisti di Italia e Francia si sono battuti contro il CEDS, allevamento di cani beagle a Mézillas e probabile sostituto di GreenHill.
La campagna contro l'allevamento dura ormai da tre anni, ma complice anche l'arrivo internazionale degli attivisti, questa manifestazione, in particolar modo, ha raggiunto numeri mai visti prima: quasi 1500 partecipanti.
Dal nostro paese sono partiti da Torino, ma lì li aspettavano anche belgi e scozzesi, segno che la lotta alla vivisezione non conosce confini.
Durante il corteo molte le foto della chiusura del nostro Green Hill ( che speravamo fosse confermata ahimè) e un messaggio davvero toccante su uno striscione: “ Liberté, Egalité, Fraternité... pour les animaux!”
La tappa finale è stata alla Prefettura dove gli attivisti hanno consegnato una lettera per il Presidente Hollande e una dettagliata analisi sui metodi sostitutivi la vivisezione.

12 settembre 2012
In Germania non esistono più allevamenti per la vivisezione
Fonte: Geapress
L' allevamento a Eystrup, in Bassa Sassonia, era l'ultimo in Germania ed è stato chiuso, la notizia è confermata dal Coordinamento Fermare Green Hill.
Siamo ancora più felici nell'apprendere che in questo modo la multinazionale Harlan perde uno dei suoi centri in Europa.
Dopo Borchem e infine questo, gli animali allevati sono stati però trasferiti in Inghilterra.

5 ottobre 2012
Flavio Rein, vittima della Bayer, vince la sua lotta in Argentina
Fonte: Coalizione anti Bayer
La casa farmaceutica Bayer ha perso un processo durato nove anni e dovrà pagare alla vittima di un suo medicinale ben 968000 pesos.
La cifra è alta, è vero, eppure Flavio Rein non riacquisterà mai la stessa salute di cui godeva prima dell'assunzione, durata nemmeno un mese, del Lipobay/Baycol, un farmaco per diminuire il colesterolo.
Medicinale prescritto nel 1998 all'argentino e che per cinque anni ha causato danni talmente profondi alla muscolatura da non permettergli di camminare, oggi Flavio è ancora disabile e la sua vista, da un occhio, è ridotta del 30%.
Lo scorso agosto la Corte di Appello di Buenos Aires ha confermato il giudizio precedente ribadendo che la Bayer non ha informato né i dottori né i malati dei rischi che correvano prescrivendo o assumendo tale medicinale.
Non tutte le vittime del Lipobay hanno avuto un minimo di giustizia, negli Stati Uniti non è stata emessa nessuna condanna definitiva, nemmeno di fronte alla morte dei malati.
La Bayer ha gestito solo accordi privati, intanto il medicinale circolava liberamente sul mercato.
Sembra che prima della fine del processo, forse sapendo di perdere, la multinazionale abbia offerto a Rein dei soldi, rifiutati con vigore.

11 ottobre 2012
La FDA americana vuole collaborare con l'Europa riguardo la tossicologia del 21esimo secolo
Fonte:Alt Web
Il documento “Toxicity testing in the XXI Century, a vision and a strategy” del 2007 potrebbe sbarcare in Europa, sembra infatti che la FDA statunitense si sia messa in contatto con la sua omonima europea, per una collaborazione scientifica.
Il testo, che finalmente rendeva pubblici i nuovi orizzonti della scienza, modifica anche il punto di vista degli scienziati. Donald Prater, dell'ufficio europeo della FDA, afferma: ” Il gold standard per i nuovi test sostitutivi non può essere più la sperimentazione animale.”
Il nuovo programma quadro di ricerca e innovazione europeo, “Horizon 2020” è in questi giorni sotto esame all'interno delle commissioni del Parlamento Europeo.

25 ottobre 2012
A Hartford, medici e residenti insieme a protestare contro l'uso di maiali nell'ospedale
Fonte: PCRM
Il 24 ottobre residenti e medici, supportati dalla Ong PCRM, sono scesi a manifestare uniti davanti all'Hartford Hospital, uno degli ultimi ospedali statunitensi che utilizza ancora animali per l'insegnamento in traumatologia.
La PCRM ha raggiunto, come abbiamo più volte ricordato, un successo notevole rispetto a questo tipo di sensibilizzazione, sia negli Stati Uniti che in Canada. Oggi  sono solo il 2% gli ospedali che utilizzano cavie per l'insegnamento in traumatologia.
Questa volta però sia i cittadini che i medici si erano già uniti creando per l'occasione una pagina informativa sul web ( http://www.pcrm.org/research/edtraining/ATLS/hartford-deserves-better) e una petizione che ha già raggiunto ben 500 firme.
In  questo caso (come in molti altri), i primi a sostenere che sia di gran lunga superiore per l'insegnamento la pratica su simulatori umani, piuttosto che su qualsiasi tipo di animale, sono gli stessi dottori.
Prestiamo loro ascolto!

27 ottobre 2012
Air India torna sui suoi passi
Fonte: PETA
Qualche giorno fa la PETA aveva festeggiato per gli esiti positivi dell'accordo con l'Air India per la cessazione dei trasporti di animali destinati alla vivisezione.
Purtroppo la nostra gioia è durata poco, le ultime notizie da parte dell'associazione parlano di un dietrofront della compagnia, i motivi sono tristemente sempre gli stessi: avidità economica e pressioni dal mondo scientifico.
Conferma invece la sua decisione la Jet Airways, la seconda compagnia di volo indiana, insieme ad altri nomi noti: FedEx, UPS, DHL, Cathay Pacific, Korean Airlines, Qantas e EVA Air.

Ottobre 2012
Workshop 29 e 30 ottobre a Berlino sui metodi sostitutivi
Fonte: Alt Web
Dal 29 ottobre, per due giorni, l'Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi  ( BfR) insieme con i Servizi di consultazione sui metodi alternativi (SECAM), ha organizzato un workshop internazionale sul HET-CAM (modalità di test sostitutivi), sponsorizzato dall' EPAA.
L'obiettivo dell'incontro era quello di discutere sulle modalità migliori per l'utilizzo del protocollo HET-CAM, in particolare:
a) L'approccio bottom-up per l'identificazione delle sostanze chimiche che non richiedono classificazione per irritazione degli occhi.

b) L'approccio top-down per l'identificazione di sostanze chimiche che inducono gravi lesioni oculari.
c) Lo screening, test e / o valutazione della sicurezza che dovranno essere discussi e raccomandazioni elaborate che dovrebbero facilitare il suo processo di accettazione a livello normativo.

Ottobre 2012
26 e 27 gennaio 2013 ad Almada, Conferenza sui metodi sostitutivi, ospite in Portogallo
Fonte: Alt Web
La Società Portoghese per l'Educazione Umana (SpeDH) ospiterà La Conferenza Internazionale sulle Alternative agli Esperimenti Animali (ICAAE) il 26 e 27 gennaio del 2013.
Un appuntamento importante,  che avrà come ospiti: scienziati, veterinari e medici che proporranno nuovi metodi sostitutivi, descriveranno i risultati raggiunti con quelli già esistenti analizzeranno la legislazione europea in materia, rispetto anche alle procedure ECVAM.
In particolar modo verrà analizzato durante uno degli incontri anche il sistema delle 3R, nei punti in cui può essere migliorato o del tutto modificato.
Parteciperanno tra gli altri: Il Prof Emerito Marc Bekoff, il Dr Andrew Knight, Il Dr. Andrew Bennett e la Dr. Valerie Zuang.

Ottobre 2012
La CPSC statunitense pubblica la sua linea-guida rispetto ai test su animali
Fonte: Alt Web
La Consumer Product Safety Commission americana ha immesso una nuova sezione sul suo sito web dal nome: “Recommended Procedures Regarding the CPSC's Policy on Animal Testing.”, che sottolinea la scelta importante della Commissione di favorire i test sostitutivi.
Proprio in questa pagina troviamo una lista di metodi che non utilizzano animali, approvati dalla stessa: si parte da i test di tossicologia fino a quelli per testare l'irritazione oculare o della pelle.
La CPSC è un'agenzia membro dell'ICVAMM, per visitare la nuova pagina, il link è: http://www.cpsc.gov/library/animaltesting.html

 

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Newsletter sperimentazione animale aprile- maggio 2012

 Aprile 2012
Furetti salvi all’Università di Washington
FONTE: PFRM (Physician for responsabile medicine)

L’Università di Washington informa che ha sostituito l’uso dei furetti con simulatori medici basati sull’uomo nell’insegnamento pediatrico.
Questo cambiamento è il risultato della campagna PCRM e del duro lavoro del gruppo della Lega di Difesa Animale di Seattle.
Per questo obiettivo 59000 sostenitori della PCRM hanno inondato gli amministratori della scuola di e-mail e petizioni. I furetti erano sottoposti a multiple intubazioni endotracheali e usati per più sezioni, la loro fine dopo tante sofferenze era spesso la morte. Fortunatamente la scuola ha aderito al 95% dei programmi americani pediatrici che utilizzano il metodo
antivivisezionista, con risultati superiori sia a livello umano che educativo.
Il prossimo obiettivo della campagna sarà l’Università di Virginia che ancora utilizza i gatti nella prova di intubazione endotracheale.

26 aprile 2012
Il marchio cosmetico della Lush ci apre gli occhi sui test di bellezza
FONTE: All4animals

Non è solo una metafora in questo caso, il famoso marchio di cosmetici che nasce proprio come brand antivivisezionista decide di mettere in vetrina una ragazza vestita solo di una tuta color carne in un suo negozio a Londra.
Jacqueline Traide, la modella, si è sottoposta a dieci ore a sevizie che, in modo molto più “soft” e ovviamente non dannose per la salute della vittima, riproducessero quello che ogni giorno le cavie da laboratorio sono costrette a subire.
Questo è davvero un appello a tutti i consumatori di prodotti sia di igiene per la casa che di cosmetici (dal dentifricio al rossetto) che la Lush produce, spesso totalmente naturali, per coloro che non vogliono rinunciare alla cura di se stessi senza però sacrificare altri esseri viventi. Oltre alla Lush, potete conoscere il nome delle aziende cosmetiche crueltly-free consultando la lista resa pubblica dall’ICEA.
Vogliamo ricordare in una nota che questa idea è stata progettata per la campagna mondiale (che include 47 Paesi tra cui Canada,U.S.A. e Australia) della Lush durante la settimana mondiale per gli animali, e che questa marca ha vinto premi prestigiosi, per la sua attenzione al rispetto dei diritti animali, tra cui il premio RSPCA di buon business e il premio indetto dalla PETA.

aprile 2012
Il Manifesto per un’etica interspecifica ha vinto
FONTE: G.L.E.A. (Gruppo di lavoro per l’etica antispecista)

Il Manifesto per un’etica interspecista, a cui Equivita ha aderito, è arrivato al risultato di 40 adesioni con l’ultima sottoscrizione dell’associazione ARCA 2000 onlus (Diritti dell’animale malato) in data 16 aprile 2012.
Tale documento è stato sviluppato in sostituzione della Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali del 1978, specista e poco coerente ed è stato sottoscritto da personalità del calibro di: Tom Regan, Margherita Hack, Stefano Cagno, Bruno Fedi, Valerio Pocar e Giulio Tarro. La versione del 1 febbraio del 2002 verte su cinque punti:

1) Gli animali umani e non- umani –in quanto esseri senzienti, ossia coscienti e sensibili-hanno uguali diritti alla vita, alla libertà, al rispetto, al benessere ed alla non discriminazione nell’ambito delle esigenze della specie di appartenenza.

2) Nei confronti delle altre specie gli umani,come potenziali”agenti morali”, sono tenuti a rispettare i suddetti diritti rinunciando ad ogni ideologia antropocentrica e specista.

3) Eventuali alimenti o prodotti che debbano derivare da altre specie vanno ottenuti senza causarne la morte, sofferenze alterazioni biologiche, o pregiudizio delle esigenze etologiche. Ove possibile vanno sostituite con sostanze di origine vegetale.

4) Uccidere o far soffrire individui delle altre specie, ovvero sperimentare su individui sani e/o nell’interesse di altre specie o altri individui, causare loro danni fisici o psicologici, detenere specie naturalmente autonome o danneggiare il loro habitat naturale, o eccedere in legittima difesa, è una violazione dei suddetti diritti e va considerata un crimine.

5) La ricerca scientifica va sottoposta a severi controlli per assicurare l’aderenza ai suddetti          

5 aprile 2012
Israele: novanta scimmie potrebbero salvarsi
FONTE: The Jerusalem post

Un “carico” di novanta macachi lunga-coda femmina destinati ai laboratori di ricerca USA rimarranno in Israele per le prossime settimane in quanto l’Autorità della Natura e dei Parchi si è avvalsa della possibilità di riesaminare infatti la licenza di esportazione della Mazor Farm (allevamento di scimmie vicino Petah Tikva).
A seguito delle pressioni del gruppo animalista “Let the Animals Live”.
Nella sua risposta formale il procuratore generale informa che 70 dei 90 macachi sono stati catturati nel loro stato naturale e quindi è necessario bloccare il loro commercio perché illegale, senza contare il fatto che non si ha nessuna informazione sul loro utilizzo futuro nei laboratori statunitensi.
Robert Fishman avvocato della Mazor Farm, invoca il tempo come prezioso alleato della ricerca, per fortuna il giudice Melcer gli ricorda che l’azienda che rappresenta si sta muovendo nell’illegalità.

24 aprile 2012
In Inghilterra (come in Italia) i fondi pubblici per la medicina sono a favore degli esperimenti sugli animali
FONTE: Lifestyle

Anche se si utilizzano fondi pubblici, non è affatto pubblico che la London Medical Research per cercare soluzioni al Parkinson inietta ogni giorno, per cinque giorni, un potente veleno su 22 scimmie cercando di ricreare una così orribile malattia degenerativa in animali sani, che alla fine della terapia per essere alimentati vanno imboccati perché completamente rigidi nelle loro gabbie.
Questo è solo uno dei centri di ricerca a cui arrivano i fondi, ma ce ne sono altri: British Heart Foundation, Cancer Research UK, the Alzaimer’s Society, nomi altisonanti in Inghilterra.
I soldi pubblici inglesi dove vanno? Finanziano esperimenti dentro queste società per centinaia di migliaia di pounds, test che l’82% degli inglesi non vuole e che nemmeno sa di finanziare con le nostre tasse.
Purtroppo sì, avete letto bene, non ci sono resoconti pubblici sui risultati di queste ricerche, non ci sono numeri, dichiarazioni d’intenti, morti, risultati, nulla, tutto viaggia nell’oscurità.
Animal Aid ha richiesto a tale proposito la creazione di un tavolo comune per parlare, commentare, discutere i risultati ma nessuno si è degnato di rispondere all’invito.
L’informazione è necessaria per combattere l’ignoranza, soprattutto quando in gioco ci sono troppe vite, non solo degli animali cavia, ma anche le nostre.

aprile 2012
A Trieste i fondi devono andare alla ricerca, quella vera però
FONTE: www.thepetitionsite.com

A Trieste studenti e laureati nel campo della scienza biomedica raccolgono firme per una petizione contro l'utilizzo dei fondi pubblici per l'ampliamento del reparto sulla sperimentazione animale (per il nuovo stabulario). Propongono invece di investire tale somma (459,458 Euro) per metodi di ricerca alternativi, (per contatti: [email protected])
La petizione popolare ci ricorda che la sperimentazione animale non è un metodo scientifico tollerabile nel 2012 perchè mai validato, è fuorviante per la ricerca umana così come testimoniano ricercatori, medici e veterinari e tanti,troppi danni alla salute umana causati da catastrofi farmaceutiche che hanno da sempre basato i loro risultati su test animali (in Unione Europea solamente nel 2008 si contano 197000 decessi per reazioni avverse al farmaco). Tale errore non è solo fonte di danni così terribili ma anche ostacolo all'avanzamento biomedico. Chiedono inoltre che nel rispetto della loro attività di ricerca e per la tutela della salute umana i fondi previsti per lo stabulario siano invece destinati ai metodi sostitutivi (che sono una realtà scientifica dal 1959) quali modelli informatici, organi bioartificiali, microchip al DNA e microcircuiti con cellule umane che si sono dimostrati veloci, affidabili e decisamente meno costosi. Inoltre lo stabulario piuttosto che rinnovato dovrebbe essere riconvertito in un vero luogo di ricerca.

aprile 2012
La GAIA chiede che i Machachi vengano salvati dal Corpo Forestale
FONTE: GAIA

A Correzzana ( di nuovo la Brianza) il 21 marzo 2012 un tir anonimo ha scaricato le casse di legno che trasporteranno i 104 machachi dalla Harlan ai laboratori italiani ed europei per la vivisezione,dopo il periodo di quarantena. La GAIA insieme ad altre associazioni si sta muovendo e ha già depositato denunce con richieste di sequestro.
Intanto Edgar Meyer, presidente dell’associazione, ha presentato al Corpo Forestale dello Stato di Milano un intervento urgente per l'accertamento della salute degli animali, la regolarità della struttura e dei permessi, la presenza dei visti per l'ingresso in Italia. La lettera, oltre a presentare i motivi scientifici per cui l'umanità intera si dovrebbe indignare di fronte all'utilizzo di animali nella sperimentazione, ricorda che i primati provengono dalla Cina e dall'Isola di Mauritius, Stati ai quali non sono applicate le norme vigenti nell'UE.
Proprio a tale proposito è necessario sottolineare che la multinazionale era già stata controllata dai NAS ministeriali pochi mesi fa e durante l'ispezione sono state riscontrate irregolarità al suo interno. Inoltre l'associazione in caso di sequestro da parte dell'autorità è già in contatto con strutture che potrebbero prendersi cura degli animali.

aprile 2012
Le lobby americane filo-sperimentazione attaccano, “Fermare Green Hill” risponde
FONTE: Fermare Green Hill

Purtroppo sì, esattamente lo stesso giorno della fatidica manifestazione a Montichiari contro il lager Green Hill, ci giunge la notizia che al Senato italiano è arrivata una missiva che mette in guardia il nostro Paese dal non creare precedenti incoraggiando le leghe anti-vivisezione a manifestare il loro dissenso, con la possibilità inoltre che ciò produca un'eco in altri Paesi.
La notizia è arrivata al Coordinamento “Fermare Green Hill” che imputa lo scritto alla Foundation for Biomedical Research (che sostiene il ruolo centrale della sperimentazione animale nella ricerca biomedica), ricordando quali siano oggi i risultati di tale pratica, tra l’altro, scientificamente mai validata.

30 maggio 2012
A Milano la vivisezione è praticata anche dai dentisti
FONTE: Nemesi Animale 
Gli attivisti di “Nemesi Animale”, dopo aver documentato nel dossier “Vivisezione nei laboratori di Milano” gli esperimenti che avvengono nel capoluogo lombardo presso il Dipartimento di Odontoiatria dell’Ospedale Policlinico, invitano tutti gli oppositori della vivisezione giovedì 7 giugno per un presidio a Milano, in via della Commenda 10 (dove sorge il centro di ricerca).
Il documento presentato (che potete trovare su www.issuu.com/nemesianimale/docs/dossier_vivisezione <http://www.issuu.com/nemesianimale/docs/dossier_vivisezione> ) è un lungo elenco di atrocità: asportazioni di denti, mascelle trapanate, inserimenti di impianti dentari o di collagene, infine soppressione e autopsia. Ai conigli gli impianti dentari vengono inseriti nelle ossa delle zampe, fino a 8 per zampa per testare la ricrescita dell’osso.
Una notizia che insospettisce i ragazzi ( ed anche noi) è che il team che si crea per questi test  non cambia quasi mai: dentisti, odontoiatri e chirurghi plastici di note e stimate cliniche.

appuntamenti giugno 2012
*Nemesi Animale:
 presidio contro le torture praticate dai dentisti
 Milano 7 giugno:
 ore 16.00/17.30- Policlinico di Milano,Via della commenda 10, Milano
 ore 18.00/19.30- Foro Buonaparte 59, Milano ( davanti la clinica AestheticsOrthodontics)
 
*Coordinamento Antispecista del Lazio e Occupy Green Hill:
 manifestazione nazionale contro la vivisezione
Roma 16 giugno:
 ore 15.00 Piazza della Repubblica, Roma
 
*Fermare Green Hill:
corteo nazionale contro la vivisezione
Montichiari (BS) 30 giugno
ore 15.30 luogo da definire
e-mail: [email protected] per permettere il coordinamento dell’organizzazione degli spostamenti e della mobilitazione. Qualora verranno organizzati pullman saranno pubblicati i riferimenti sul sito e sulla pagina facebook del coordinamento Fermare Green Hill.

 

 

 

newsletter 6/12

 
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 Newsletter sperimentazione animale
Giugno 2012

15 giugno 2012
Continua la campagna della PCRM negli USA per fermare l’utilizzo di animali in traumatologia
Fonte: PCRM
Se ci appare impossibile concepire la pratica della vivisezione nella ricerca medica che così tanti errori ha commesso fin dai suoi esordi, ancor più grottesco e ridicolo giudicheremo l’utilizzo di animali nell’insegnamento di procedure d’emergenza ai futuri medici.
Negli Stati Uniti siamo arrivati al 95% di ospedali, università e centri di ricerca che preferiscono per tale attività simulatori umani. Il motivo è semplice: sono meno costosi, assomigliano sicuramente di più ad un paziente (elevando il livello di apprendimento degli studenti), possono essere riutilizzati più volte e da ultimo ma non meno importante non  si tortura, non si apre, non si esamina e infine non si uccide nessun essere vivente.
Eppure le eccezioni ci sono, a Philadelphia nel Centro Medico “Albert Einstein” (lo scienziato antivivisezionista si starà rivoltando nella tomba) durante il praticantato di pediatria si effettuano inutili procedure invasive per l’apprendimento dell’intubazione endotracheale sui gatti nella più totale violazione dell’Animal Welfare Act.
Un altro esempio è l’ospedale di Hartford che viola lo Statuto anti-cruelty del Connecticut che preferisce i maiali, i quali, dopo essere stati anestetizzati (sia ben chiaro il sarcasmo) divengono le cavie perfette per l’insegnamento della medicina traumatologica.
 
8 giugno 2012
La violenza dei militari in USA
Fonte: PETA
Il vice-presidente della PETA Guillermo si appella al Segretario per la Difesa statunitense Leon Panetta: “Basta laboratori militari che utilizzano animali! Smettiamola con l’uso di cavie per insegnare ai medici militari come curare i traumi sul campo di battaglia.”
L’appello è motivato e documentato da un video davvero violento che l’associazione animalista mostra sul suo sito, che denuncia come dei militari si divertono a mozzare gli arti di una capretta, non anestetizzata, la svuotano dei suoi organi interni e infine la prendono a calci se si lamenta.
Quest’atrocità è mascherata dall’”insegnamento medico”!
A questo punto è bene sottolineare che sono 22 gli Stati appartenenti alla NATO che non utilizzano animali ma simulatori umani per questi scopi, gli Stati Uniti non ne fanno parte.
 
4 giugno 2012
Il tabacco fa male, anche agli animali
Fonte: PETA
La PETA si rivolge alla Food and Drug Administration (FDA) riguardo i nuovi test sulla nocività del fumo che vengono attivati ogni qualvolta sul mercato si immettono nuovi tipi di sigarette.
L’organizzazione ricorda che per decenni l’industria del tabacco ha messo a tacere chi li accusava, infatti proprio a causa di tanti esperimenti animali (che hanno riempito di nicotina i polmoni di migliaia di cavie) finanziati da agenzie governative, non è mai stato assicurato un collegamento tra il fumo e il cancro.
Ora la verità si conosce ma ancora si preferiscono i test su animali piuttosto di metodi più sicuri di ricerca: dai simulatori informatici agli studi clinici sui fumatori umani come già applicato in Canada, Germania, Belgio e U.K.

29 maggio 2012                                                                                                                             
Metodo alternativo per saggiare la tossicità dei crostacei in America:costa di meno e non usa gli animali                                                                                                                          
Fonte: PETA
Finalmente le industrie peschiere del Connecticut potranno sperimentare la tossicità dei frutti di mare destinati al mercato alimentare senza paralizzare e avvelenare topi da laboratorio. L’associazione animalista ha infatti sostenuto economicamente una ricerca scientifica della FDA che si basa sul test di vari elementi chimici sul tessuto animale.
Il risultato è stato sorprendente e con nessuna vittima: i ricercatori hanno  analizzato e catalogato le varie sostanze tossiche presenti nella fauna marina delle coste del nord-America.
Sarà sicuramente molto più semplice e più conveniente (si stima che la spesa diminuirà di un terzo) far convertire le industrie peschiere ai nuovi test. Noi ci auguriamo che lo stesso sia fatto per ogni altro tipo di test di tossicità.

17 maggio2012                                                                                                                           

Nuovo appello della PETA contro i viaggi della morte dell’Air China                             
Fonte: PETA                                                                                                                                     
In aprile la compagnia aerea Air China era stata citata Dall’USDA, il Dipartimento dell’Agricoltura statunitense, a causa dell’ennesimo trasporto di scimmie come cavie da laboratorio statunitensi, per aver violato l’Animal Welfare Act.
Nuove ispezioni hanno trovato un carico di 110 macachi pronti per il viaggio della morte. Possiamo dire che sono ormai moltissime le società che si sono opposte al trasporto dei primati e al loro commercio, ma la PETA si appella a tutte quelle compagnie che ancora si fanno tramite di questa terribile violenza. Air France, China Eastern Airlines, Philippine Airlines, e Vietnam Airlines potrebbero nascondere i poveri animali proprio durante il vostro volo passeggeri.
 
05.07.2012
L'oscuro mondo della vivisezione a Green Hill
Fonte: Fermare Green Hill
Dipendenti ed ex collaboratori dell'allevamento di Montichiari hanno contattato gli attivisti, che da tempo lottano per la chiusura di Green Hill, per metterli a conoscenza della reale condizione dei beagle su cui si sperimenta. Le voci di corridoio, che si accusano a qualsiasi allevamento di cavie da laboratorio, sono verificate proprio da queste testimonianze.
Soppressioni illegali svolte dai non addetti senza neanche la supervisione di un veterinario, eliminazione di cani cosiddetti “di seconda scelta”, cioè con piccole anomalie, il taglio delle corde vocali da parte della Marshall.
Su questo link potete ascoltare la registrazione di un dialogo tra operatori, non veterinari, dell'allevamento lager:
http://youtu.be/9Nju6V-GzLo <http://youtu.be/9Nju6V-GzLo>
 Per conoscere invece le richieste dei clienti di Green Hill sui cani e leggere la testimonianza dell'ex custode dei capannoni (che ha deciso di licenziarsi dopo aver scoperto a quale atrocità faceva la guardia): http://www.fermaregreenhill.net/wp/rivelazioni-dallinterno-di-green-hill <http://www.fermaregreenhill.net/wp/rivelazioni-dallinterno-di-green-hill> .
 
Comitato Scientifico EQUIVITA
:
Via P.A. Micheli, 62 – 00197, ROMA

+ 39.06.3220720, + 39.335.8444949
Email:  [email protected] <[email protected]>  
 

 

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Newsletter sperimentazione animale gennaio-marzo 2012


Scienziati contestano la validità degli esperimenti sulle scimmie
6 dicembre 2011
FONTE:Medicolegal and Bioethics
<http://www.dovepress.com/medicolegal-and-bioethics-journal>
Un gruppo di scienziati, tra cui un professore di neuroscienze all’Università della California di San Diego, un medico e un veterinario, hanno appena pubblicato un’analisi approfondita che contesta la validità degli esperimenti fatti su delle scimmie utilizzate come modello biologico dell’uomo. Lo studio mette in dubbio i presupposti scientifici che sottendono all’utilizzo degli animali come modelli per le malattie umane.
Questa rigorosa critica scientifica molto rigorosa è indirizzata in primo luogo ai ricercatori che utilizzano gli animali, ma anche al grande pubblico e ai singoli e alle organizzazioni che finanziano la sperimentazione animale. “Le prove scientifiche si orientano contro l’utilizzo degli animali, e in particolare delle scimmie, nella ricerca biomedica” , dice Ray Greek, medico anestesista e principale autore dell’articolo.  “Questo ha delle importanti implicazioni legali e etiche.”
Alcuni sondaggi d’opinione hanno mostrato che il grande pubblico è reticente rispetto l’utilizzo dei primati non umani per la ricerca scientifica. Per esempio, l’80% delle persone che hanno risposto alla consultazione pubblica della Commissione Europea sulla revisione della direttiva 89/609/CEE (sulla protezione degli animali da laboratorio) pensano che l’utilizzo dei primati nei laboratori “non è accettabile”. Questo tasso sarebbe probabilmente maggiore se l’opinione pubblica fosse informata del fatto che i risultati ottenuti sugli animali non permettono di predire le reazioni fisiologiche e patologiche umane.

Trovato un laboratorio abusivo di sperimentazione animale: imprenditore condannato a 4 mesi di reclusione
gennaio 2012
FONTE:MODENA TODAY
Un imprenditore mirandolese è stato condannato dal Tribunale di Modena per maltrattamento e uccisione di animali. L’uomo, riferisce la LAV, ha patteggiato una pena di 4 mesi di reclusione. Nel laboratorio abusivo sarebbero state effettuate più di 1300 sperimentazioni di biocompatibilità e test su 566 tipologie di prodotti farmaceutici su cavie, conigli e criceti.
Condanna, questa, molto importante sotto vari punti di vista: in primis perché è la prima emessa in Italia per un caso di sperimentazione illegale sugli animali; in secondo luogo perché conferma il fatto che tutti gli animali sono oggetto della normativa penale numero 189 del 2004 sul maltrattamento, senza distinzione alcuna; e, infine, perché è stata la conseguenza diretta di uno dei rari casi di controllo all’interno dello stabilimento. Se questi fossero più frequenti si scoprirebbero molte più azioni illegali.

Mars, la cioccolata che uccide gli animali
gennaio 2012
FONTE: PETA
Prima di concedervi un dolce snack controllatene la provenienza: alcuni di questi sono prodotti con atroci sofferenze di innocenti animali. È il caso della Mars Inc. che, come annuncia la Peta (People for Ethical Treatment of Animals), ha finanziato la University of California per un esperimento sui ratti per determinare gli effetti della cioccolata sul sistema vascolare.
Gli esperimenti, denunciati dalla PETA già dal 2007, consistono  nell’alimentazione forzata di animali con cacao e cioccolata, per sondare, gli effetti del cacao sulla pressione sanguinea ed i tessuti muscolari.
Test, dunque, assolutamente inutili per determinare  gli effetti della cioccolata sull’uomo.  
Il Comitato Scientifico Antivivisezionista EQUIVITA ricorda che le risposte ad una data sostanza sono, nel mondo animale, specie-specifiche, tanto che la cioccolata risulta tossica per alcuni animali, quali i cani.

Sperimentazione sugli animali, azienda farmaceutica dice basta
gennaio 2012
FONTE: PHARMA TIMES
Esistono metodi più efficaci della vivisezione per valutare gli effetti dei farmaci? Secondo la Novo Nordisk, azienda farmaceutica con sede in Danimarca, sì.
Tanto che è stato annunciato lo stop a esperimenti condotti su cavie da laboratorio per i controlli di qualità dei loro prodotti. La Novo Nordisk ha annunciato anche che i nuovi test verranno condotti su cellule prelevate da animali ma non più direttamente su animali vivi. Questa tipologia di esperimento potrà dare risultati più attendibili evitando inutili sofferenze agli animali.
Secondo il Comitato Scientifico Antivivisezionista EQUIVITA , tale decisione rappresenta un avanzamento etico verso il rispetto dell’animale quale essere senziente .
Ma un vero avanzamento deve essere anche scientifico, e questo sarà possibile solo quando si escluderà completamente il confronto con il modello animale e, per studiare l’uomo, si utilizzeranno cellule provenienti dall’uomo stesso.

Italiani contrari alla vivisezione: l’86% dice no
gennaio 2012
GREEN STYLE
Secondo i dati diffusi da Eurispes ben l’86,3% degli italiani intervistati si dichiara contrario alla vivisezione: 4 italiani su 5 sono contrari alla sperimentazione animale e solo un 12,1% la ammette a soli scopi scientifici. Ottimo risultato per tutte quelle associazioni che da anni sono impegnate nella lotta alla vivisezione e alla sensibilizzazione della popolazione su questa tematica.
In leggera flessione, invece, il numero di coloro che scelgono una dieta vegetariana o vegana: tra le ragioni principali di coloro che fanno questa scelta rientrano l’attenzione per la salute (43,2%), il rispetto per gli animali, la lotta al loro sfruttamento (29,5%), e solo un 4,5% motiva questa scelta con il rispetto e la tutela per l’ambiente.

L’EFSA lancia linee guida per la valutazione dei rischi relativi al benessere animale
26 gennaio 2012
FONTE: ANIMALIEANIMALI, EFSA
L’Autorità europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha pubblicato per la prima volta delle linee guida che definiscono una metodologia standard, applicabile a tutte le specie animali, che dovrebbe servire a valutare i rischi correlati al loro benessere.
La metodologia proposta si compone di quattro fasi successive: la prima è la formulazione della portata e dell’oggetto della valutazione del rischio correlato al benessere animale. Successivamente, vi è la valutazione del livello e della durata dell’esposizione ai fattori di rischio; si prosegue, poi, con la descrizione degli effetti che l’esposizione al pericolo avrà sul benessere; e, infine, la stima delle probabilità di avere effetti avversi.
Secondo il Comitato Scientifico Antivivisezionista EQUIVITA , ciò che non si evince da queste dichiarazioni è che non si può parlare di benessere animale all’interno degli stabulari degli istituti di ricerca scientifica. In questi luoghi gli animali, privati della loro libertà e lontani dal loro ambiente naturale, subiscono uno stress e un’alterazione delle loro funzioni metaboliche tale da non riuscire a rappresentare un modello biologico neanche per la loro stessa specie.
A maggior ragione  essi non potranno mai fornire dati utili per una specie diversa: quella umana.


Nestea continua con i test sugli animali
19 febbraio 2012
FONTE: PETA
Nonostante sia stato confermato che gli esperimenti sugli animali non siano in grado di dimostrare nulla circa la sicurezza alimentare di un prodotto, alcune aziende continuano a utilizzare questi metodi crudeli e inutili.
È il caso della Nestea che ha fatto condurre test mortali e dolorosi su ratti e topi per comprendere i possibili benefici legati al tè.
I topi, alimentati forzatamente con del tè con dei tubi di gomma infilati in gola, chiusi in camere oscure, isolati, ricevono scariche elettriche, gli vengono tagliate le zampe per studiarne i muscoli, vengono sezionati e, dopo innumerevoli sofferenze uccisi.
Ciò senza che tali esperimenti siano richiesti e senza che abbiano efficacia e  utilità provate:

Fukushima: scimmie e cinghiali inviati nelle no man’s land per stabilire il livello di radioattività
22 febbraio 2012
FONTE: VIRGILIO NOTIZIE
Secondo  “Le Parisien”, giornale francese, scimmie e cinghiali equipaggiati di GPS e dosimetri saranno inviati nelle aree contaminate dalle fuoriuscite radioattive dI Fukushima.
Il vice-Presidente dell’Università, Takayuki Takahashi ha affermato che “utilizzare questi animali ci permetterà di stabilire i livelli di radiazioni nel cuore delle foreste, difficilmente accessibili, che coprono il 71% della prefettura di Fukushima”.
In realtà qualcosa del genere è già stato tentato nell’ottobre 2011 ma con pessimi risultati: il sacrificio di tanti animali è stato praticamente inutile.
 
I vivisettori ci dicono come colpirli meglio
2 marzo 2012
FONTE: NEMESI ANIMALE
Dal 18 al 21 marzo alcuni rappresentanti della vivisezione si sono riuniti a Vancouver, Canada, per un meeting internazionale dell’ATA (associazione internazionale trasporto animali) dove si sono tenute conferenze sui maggiori problemi che affiggono il mondo della vivisezione.
Già a partire dalla conferenza dell’anno passato sembra che uno di questi sia stato proprio il trasporto degli animali reso più difficoltoso dalle proteste degli animalisti e dal sollevamento dell’opinione pubblica sempre più interessata a questa tematica.
Lo stesso Morgan della ditta inglese Impex specializzata nel trasporto di animali da laboratorio (tra cui i beagle di Green Hill) ha dichiarato che, ormai, pochissime linee aeree accettano animali destinati alla vivisezione e che, addirittura, alcuni aeroporti rifiutano il loro transito. È stato, così, necessario affittare voli charter che hanno però fatto aumentare i costi di gestione.
Un altro caso in cui il ruolo dell’opinione pubblica è stato di fondamentale importanza riuscendo a salvare centinaia di animali è stato quello recente delle 900 scimmie destinate allo stabilimento Harlan di Correzzana (MB): i manager dell’azienda americana hanno, infatti, dovuto dichiarare la loro disponibilità ad annullare le importazione per tutto il 2012 a seguito di numerose proteste.
È possibile, quindi, fare qualcosa per evitare questo commercio assurdo di animali: boicottare queste compagnie puntando a ridimensionarne l’immagine positiva che propongono. Una volta che, infatti, non ci sarà più nessun vettore disposto a trasportare gli animali, gli allevamenti e i laboratori non avranno più ragion d’esistere.
 

Dalla pelle al sangue
marzo 2012
FONTE: GAIA NEWS
Dalla rivista scientifica “NATURE” arriva la notizia di una grande scoperta degli scienziati della Mc Master University, in Canada: il sangue umano può essere riprodotto dalle cellule staminali.
Inoltre i passi in avanti sono altri: la trasformazione è diretta senza il passaggio intermedio delle cellule pluripotenti e ovviamente il lavoro continua e non solo sulle cellule della pelle.
I pazienti malati di cancro, oppure che necessitano di sangue per un intervento chirurgico, o ancora coloro che hanno bisogno di continue trasfusioni, ringraziano

La cosmesi in Cina ci toglie altre marche
marzo 2012
FONTE: INFORMAZIONE LIBERA
Le tre case di cosmesi: Yves Rocher, l’Occitane e Mary Kay che avevano firmato l’accordo internazionale Human Cosmetics Standard in cui si dichiara di non condurre, commissionare ed effettuare test sugli animali né sui singoli ingredienti né sul prodotto finito, ora ne escono.
La coalizione europea spiega questa scelta per questioni di mercato, le tre marche infatti si vogliono estendere al mercato cinese, dove purtroppo è obbligatorio per legge effettuare questi tipi di test.
L’associazione Gaia insieme alla ECEAE intende dialogare con le autorità cinesi per convincerli a rivedere tali normative.

2013 speriamo sia l’anno della svolta
marzo 2012
FONTE: INFORMAZIONE LIBERA
Ma chiediamo ancora ai consumatori di non comprare i marchi di case al di fuori della lista cruelty free (che potete trovare sul sito Go Cruelty Free).
Il motivo è semplice: gli standard previsti a livello internazionale prevedono solamente che la sperimentazione non sia fatta su prodotto finito ma ogni volta che sul mercato si immettono nuovi principi attivi o ingredienti questi vanno testati (se guardiamo le pubblicità in TV sappiamo che ciò accade quasi ogni giorno).
Dal prossimo anno dovrebbe scattare il divieto assoluto, purtroppo stiamo combattendo contro colossi del mercato.
Ribadiamo perciò di firmare la petizione internazionale.

Manca ancora l’Airfrance
marzo 2012
FONTE: SALVIAMO I CANI DI GREEN HILL
All’inizio dell’anno l’associazione BUAV aveva informato il sistema sul trasporto di scimmie dal Brasile ad un laboratorio americano da parte della TAM LINHAS AEREAS (la più grande linea aerea del Brasile).
Finalmente in queste settimane la società insieme alla HAIAN AIRLINES (cinese) ha comunicato che bloccherà ogni trasporto di scimmie dirette ai laboratori di vivisezione.
Questo è un risultato importante per le nostre associazioni, infatti il numero dei primati imprigionati nel Jingang Laboratori Animal co. è di 13.000.
Molte sono le linee aeree che si sono opposte a questi trasporti, per fortuna le più importanti a livello internazionale.
Ancora una però manca all’appello: l’AIR FRANCE.
Per ulteriore informazioni: http://antivivisection.info/airfrance/it/




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